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30/09/2013 - Riceviamo e Pubblichiamo la lettera di un cittadino solidale alle problematiche dei lavoratori socialmente utili
In questi giorni ho letto, con attenzione e cura, vari documenti provenienti da più parti di organizzazioni e movimenti autonomi della sicilia che riguardano per l'appunto la vostra precarissima condizione.
La criticità sta assumendo un rischio a mio avviso altissimo ,fatto solo salvo il pagamento dell'irrisorio sussidio mensile e forse fino al 2013 o nella migliore ipotesi quella di una ulteriore proroga che ancora è prova delle istituzioni di un condizionamento psicologico e, perchè no ,legato anche ai potenziali voti in occasione delle elezioni che in maniera precipitosa sono direi... prossime.
Io, in questi anni, per mia scelta e anche per espressa richiesta di molti lavoratori, sommessamente ,senza alcun scopo, e senza alcun fine mi sono intestato di assumere iniziative sempre nel rispetto dei singoli e/o dei raggruppamenti,cordinamenti e movimenti a cui avete aderito,e sempre, o quasi, partecipando e adoperandomi ,collegialmente, per la riuscita di manifestazioni,assemblee,ecc. sia nel territorio,quanto nel capoluogo e in gruppo, presenti alla riunioni svoltesi in tutti i luoghi della sicilia.
Ha ragione chi dice che io sia un intruso e che ogni mia attività o sollecitazione non può essere intercettata al pari di chi vive terribilmente e tragicamente questa diretta esperienza di lavoratore'' in nero '' a servire uno stato che antepone agli interessi del lavoro ,quelli di rigidi formalismi e meccanismi di ingresso nella p.a.,lasciando migliaia di famiglie appese ad una speranza che sempre di più si allontana.
Una vergona tutta italiana( e siciliana).
Dicevo questo è vero, ma lo condivido in parte, perchè io credo che quando si ha una concezione non corporativista, della propria appartenenza ed a questa si aggiunge qualunque risorsa,questa dovrebbe essere interpretata come valore aggiunto ovvero quel plus che non mortifica nessuno, anzi, dovrebbe solo fortificare.
Comunque sia, sono tendenze le une e le altre sulle quali, attraverso un sereno confronto, si può decidere a quali aggrapparsi. In questo preciso momento quello che mi sta a cuore da semplice osservatore, è dover dire che :
1 bisogna che il movimento sia unito fortemente da un unico interesse;
2 che non via siano tendenze a divisioni e scissioni;
2 che esistano regole precise per il funzionamento dell'apparato che governi e diriga le decisioni da prendere con tutto il corpo(gli asu tutti) interessato;
3 che si assumano urgenti iniziative di lotta durissime per la drammaticità della situazione che vedano la partecipazione in massa di tutti i lavoratori asu della sicilia ;
4 che si intrattengano rapporti politici con le istituzioni /deputazioni,ecc., coi partiti, e con tutti quegli altri soggetti che hanno a cuore la soluzione del precariato siciliano.
Per concludere, io ritengo che senza una classe dirigente di questo movimento votata a dare indicazioni precise, di tipo tecnico,giuridico e legislativo e ovviamente politico,ogni iniziativa rimane fine a se stessa senza sbocchi concreti ,effetttivi e risolutivi,ovvero, svuotate della loro vera significazione e cioè a dire :superamento del precariato e stabilizzazione,come intervenuto negli anni 80 con leggi 37, 285,ecc.,e non si dica che è colpa della crisi o che non vi siano sufficienti risorse,atteso , tra l'altro, che questa terra siciliana è stata delapidata, dalla classe politica di questi ultimi ventanni.
Io la penso così!!!, auspicando che questa mia lettera, possa giovare davvero per una riflessione interna singola e/o collettiva che sia.
La mia modesta esperienza nel movimento sindacale, dove mi sono formato, a difesa dei lavoratori,mi suggeriscono che questa è l'unica via maestra,con il supporto di tutti voi, anzi con la partecipazione essenziale di tutti voi,convinta e di forte coesione anche morale, evitando che quelli che lottano devono subire il disimpegno non certamente onorevole di molte altre centinaia che attendono certezze e garanzie da quelli e sono tantissimi che in trincea lottano per l'unico obiettivo. Mi auguro davvero che ciò fosse fortemente scongiurato.
Per il resto sono sempre disponibile ad essere insieme tra voi per colpire civilmente ma duramente questo stato padrone senza se e senza ma.
Un caro affettuoso saluto Salvatore Mezzopane .
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