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25/10/2013 - PRECARI, RISCHIO DI “DRAMMA SOCIALE” “ORA IL GOVERNO AGISCA”

“Il Governo deve adesso dire con chiarezza cosa intende fare per i precari. Sono passati meno di 20 giorni da quando il ministro D’Alia assieme al Governo regionale ha strombazzato un’intesa che risolveva tutti i problemi dei precari degli Enti locali siciliani e oggi pare saltare tutto e gli impegni presi venir meno. Un fatto inaccettabile rispetto al quale il sindacato e’ pronto alla mobilitazione, anche in Sicilia”. Lo dicono Michele Pagliaro, segretario della Cgil Sicilia, e Michele Palazzotto, segretario della Funzione pubblica, a proposito del testo votato dalla Camera che esclude la possibilita’ per i Comuni che assumono precari di derogare dal Patto di stabilita’ introducendo anzi nuovi vincoli e limiti. “Rischia cosi’ di saltare tutto, stabilizzazioni e proroghe – osservano Pagliaro e Palazzotto – creando, anziche’ risolverlo, un dramma sociale e nuovi problemi negli enti locali in cui i precari assolvono ai loro compiti”. Dalla Cgil e dalla Funzione pubblica viene dunque la richiesta “al Governo di pronunciarsi in merito e al presidente della Regione di intervenire aprendo un tavolo di confronto per risolvere questo grave problema che si e’ creato e affinche’ questa storia infinita del precariato siciliano possa avviarsi una volta per tutte a soluzione”. “Che una legge non fosse, da sola, sufficiente a dare soluzione definitiva e strutturale alla vicenda siciliana del precariato, lo avevamo detto. Il rischio c’era. Era prevedibile. E puntualmente e’ arrivato”. Cosi’ il segretario della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, e quello della Funzione pubblica, Gigi Caracausi, alla notizia delle modifiche apportate dalla Camera dei deputati, agli emendamenti proposti dal governo della Regione per la particolare situazione dei 25 mila precari siciliani. La Cisl si rivolge al Governo regionale, e insiste sulla “urgenza di una strategia su tre livelli d’azione: negoziale con il sindacato; amministrativa relativamente alla spending review negli enti locali. E normativa, con riferimento all’iter legislativo in corso”. “Sulla necessita’ di deroghe di legge, raccogliamo l’appello di chi invita a fare pressing sul Parlamento – affermano Bernava e Caracausi -. Consapevoli pero’ che questo da solo non basta. Sarebbe sbagliato limitarsi al pressing sul Parlamento se si punta davvero a risolvere, radicalmente, la questione”. Cosi’, il sindacato lancia a sua volta un appello e chiede al governo regionale di aprire subito il confronto. E con riferimento alle modifiche apportate ieri alla Camera per le Regioni a Statuto speciale (comma 9 bis), i due sindacalisti precisano che “le ultime righe del 9 bis sono una conferma di quanto chiediamo da mesi. Cioe’, che vanno trovate risorse aggiuntive attraverso un piano di risparmi, riorganizzazione e razionalizzazione degli enti, da destinare alla copertura di un programma complessivo, pluriennale, di stabilizzazione dei precari. Il piano di risparmi deve essere fatto entro il 31 dicembre e a predisporlo deve essere la Regione. E’ questo piano la precondizione necessaria per ottenere proroghe e stabilizzazioni”. “In questo senso – rimarcano Bernava e Caracausi – la strategia su tre livelli contestuali, che la Cisl ha sin dal primo momento indicato, risulta l’unica percorribile e vincente. Invece, ha sbagliato il governo regionale a puntare tutto sulle deroghe di legge. Questa e’ la strada che per anni ha battuto, con errori e false promesse, un ceto politico irresponsabile e colpevole della situazione”. http://www.siciliainformazioni.com/sicilia-informazioni/59625/precari-rischio-di-dramma-sociale-ora-il-governo-agisca


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