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01/11/2013 - Precari a un passo dal baratro La Regione: Roma cambi la legge
Crocetta: «La legge nata per avviare le
stabilizzazioni rende impossibili anche le
proroghe. Dobbiamo lavorare per cambiarla».
La prossima settimana vertice con Letta e D'
Alia. ...«Quella legge era nata per avviare le
s t a b i l i z z a z i o n i e h a f i n i t o p e r r e n d e r e
impossibili anche le proroghe. Dobbiamo
lavorare per cambiarla»: Rosario Crocetta
accoglie le proteste di sindaci e sindacati e
annuncia chela Regione non proverà a seguire
il percorso indicato dal Parlamento nazionale e
dal ministero della Pubblica amministrazione.
È l' esito di un vertice a Palazzo d' Orleans con
Cgil, Cisl e Uil. Il risultato pratico è che al
momento non c' è alcuna legge che possa
essere utile a salvarei 18.500 contrattisti degli
enti locali dal primo gennaio. Il risultato politico
è che Regione, sindaci e sindacati hanno
scelto la linea dura e ora scatta una nuova
trattativa con Roma. Un passaggio che irrita il
ministro Gianpiero D' Alia: «La prossima
s e t t i m a n a i n c o n t r e r ò C r o c e t t a , c o n c u i
concorderemo tempi e modi di attuazione
delle norme e gli ulteriori adempimenti che
sono ad esclusivo carico della Regione».
La legge appena approvata non ha concesso
l a d e r o g a a l p a t t o d i s t a b i l i t à : i s i n d a c i
dovranno quindi computare all' interno dei tetti
di spesa i 300 milioni assicurati ogni anno dalla Regione per i precari. E perchè la Regione possa
continuare ad assistere finanziariamente i Comuni occorre prevedere tagli alle spese. Infine, potranno
essere coperti solo i posti disponibi li in pianta organica (e la metà va assegnata all' esterno). Il
ministero nei giorni scorsi ha suggerito di avviare formalmente il percorso attraverso una legge
regionale che crei anche un bacino unico del precariato, sorta di graduatoria per le stabilizzazioni: nell'
attesa si può almeno partire con le proroghe.
Ma Crocetta ieri ha detto ai sindacati che la Regione non crede che questo percorso sia risolutivo: «La
lista unica è un' ipotesi da valutare molto attentamente. E in ogni caso bisognerebbe trovare risorse
aggiuntive che oggi la Regione non ha. L' unica soluzione è lavorare tutti insieme per un emendamento
alla legge di Stabilità nazionale che superi le difficoltà della legge appena approvata. Il 5 vedrò Letta a
Roma e in settimana anche il ministro per la Funzione pubblica Gianpiero D' Alia. Gli spiegherò un
paradosso: per il blocco delle assunzioni non possiamo ricorrere a esterni e per effetto di questa legge
non possiamo confermare i precari».
Nell' attesa di una nuova trattativa con Roma, scatterà in Sicilia una unità di crisi: «Crocetta istituirà da
lunedì spiegano
Mimma Argurio della Cgil e Maurizio Bernava della Cislun tavolo con sindacati e
sindaci per cercare soluzioni che consentano almeno le proroghe.
Poi sottoporremo le nostre proposte a Roma. Lo Stato non può lavarsi le mani del problema dei
precari». Anche la Uil, con Claudio Barone e Giorgio Maccadino, si augura che «questa volta da parte
del governo nazionale e in particolare del ministro, il siciliano D' Alia, ci sia uno scatto d' orgoglio e si
presti più attenzione ai problemi dell' Isola. Senza deroga al patto di stabilità non c' è soluzione».
...Il piano del governo nazionale sui precari non piace alla Regione e ai comuni siciliani, proroghe e
stabilizzazioni sarebbero più difficili. Nei primi commenti sul nostro sito, lettori divisi tra chi chiede
concorsi per tutti e chi sostiene che sarebbe giusto dare un riconoscimento ai precari. Il dibattito è
aperto su www.gds.it.
E i partiti scelgono lalinea sindacale. Per Antonello Cracolici del Pd «i precari non possono essere
lasciati soli. Se serve, siamo pronti a manifestare con loro a Roma». Mentre Roberto Di Mauro dell' Mpa
attacca «l' assoluta incosistenza politica di D' Alia che ignorala realtà dei nostri Comuni». Di Mauro
ritiene anche che «il governo regionale si dimostra del tutto inadeguato». Parole a cui D' Alia risponde
atono: «Non si risponde a chi è responsabile di una politica criminale che ha devastato le finanze
regionali, alimentando clientele e aspettative impossibili da realizzare per tanta gente. Fossiunprecario
andrei a prendere a calci nel sedere quei politici e quei sindacalisti che hanno concorso a creare questo
sistema fatto di bugie, ricatti e collusione». Critiche a Crocetta arrivano invece dal Movimento giovani
lavoratori, la sigla autonoma più rappresentativa, non ammesso all' incontro.
Giornale di Sicilia edizione 01/11/2013
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