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01/11/2013 - Precari, Crocetta e sindacati d' accordo I contratti devono essere prorogati

PALERMO. Precari degli enti locali, ovvero, primo nodo al pettine del Governo Crocetta, che martedì scorso ha ottenuto una fiducia piena dal Parlamento, ma ora deve fare i salti mortali per meritarla. E non sarà facile, considerato che Roma, dove si pensava che il problema dei precari d' annata dei comuni siciliani sarebbe stato risolto definitivamente, lo ha rimpallato al mittente, con l' aggravante che alla scadenza del 31 dicembre quei contratti a tempo che hanno consentito ai 18.500 precari ( ma a questi vanno aggiunte altre 1500 unità) di sopravvivere, in molti casi, per oltre vent' anni, non potranno essere rinnovati. Ieri il presidente della Regione Rosario Crocetta ha incontrato, per oltre due ore, i sindacalisti della Funzione pubblica per concertare una strategia d' azione ed è stato deciso di costituire una unità di crisi di cui, oltre al presidente della Regione Fanno parte l' assessore alla Funzione pubblica Patrizia Valenti, l' assessore al Lavoro Ester Bonafede, l' assessore all' Economia Luca Bianchi, i rappresentanti dei sindacati di categoria e un rappresentante dell' Anci. Crocetta incontrerà il presidente del Consiglio Letta e il ministro per la Funzione pubblica D' A l i a p e r c h i e d e r l o r o d i i n s e r i r e l ' emendamento salva precari bocciato dalla Cameri primae dal Ragioniere generale dello Stato quando è stato riproposto al Senato nella legge di stabilità. In quanto al progetto da presentare al governo centrale si parla di un piano triennale dei servizi in attuazione dell' art.16 de decreto legge n.98 del 2011. Il governo regionale, inoltre, manterrà l' impegno di spesa di 310 milioni per il prossimo anno, che però si andrà riducendo nei due anni a seguire. Continuano intanto le polemiche scaturite dal dibattito sulla fiducia al presidente della Regione. Il deputato Carmelo Currenti, posto pesantemente sotto accusa da Nello Musumeci per non aver anche lui votato la sfiducia a Crocetta ha così replicato: «Per mia formazione etico politica non uso aggettivi denigrativi nei confronti di alcuno e non lo farò neanche in questa occasione, nello specifico nei confronti dell' on. Musumeci. Questo non vuol dire che accetto gli epiteti e quanto dichiarato dal deputato su richiamato, anzi intendo chiarire e ribadire che la mia posizione è stata chiara e coerente sin dall' inizio della ''vicenda mozione''. Trovo infatti quanto mai inopportuno e foriero di fraintendimenti oltre che offensivo, il solo ritenere di poter comunicare pubblicamen te una decisione strategica e politicamente rilevante, quale della presentazione della mozione di sfiducia al Presidente della Regione, da parte di un gruppo parlamentare senza preliminarmente discuterne con i componenti del gruppo stesso. Missione peraltro molto semplice in un gruppo composto tra 4 deputati. A parte l' errore grossolano e formale di cui sopra, ribadisco che ho sempre sostenuto di non essere d' accordo alla mozione in quanto convinto che prima andasse aperto un dibattito politico che possa semmai portare alla mozione di sfiducia, e comunque consapevole che un anno è un lasso di tempo troppo breve per sentenziare una condanna in via definitiva. Oltre a ritenere che il momento fosse il meno opportuno, e non per conservare posizioni e poltrone, ma per affrontare con responsabilità e coerenza gli impegni assunti con l' incarico politico che ricopriamo. L' imminenza della fine dell' anno impone rigore ed impegno per affrontare le scadenze, una per tutte il bilancio, e programmare almeno le linee di indirizzo per il 2014. Ritengo altresì che una mozione della quale ognuno di noi conosceva preliminarmente l' esito e di cui anche i giornali si beffavanoha concluso vada interpretata non come uno strumento risolutore ma come una presa in giro al popolo siciliano. A questo non mi sono voluto prestare, convinto che tra i tacchini che non vogliono essere sacrificati anzitempo ci siano, ahimè, anche i colleghi del gruppo Lista Musumeci».4. Gazzetta del Sud edizione 01/11/2013


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