|
New
|
|
|
06/11/2013 - Repubblica Palermo : Spiragli dal vertice sui precari ''Circolare, leggina ed è fatta''
UNA legge regionale di riordino del precariato
per avviare le procedure di stabilizzazione e
quindi consentire le proroghe. Dal faccia a
faccia tra il governatore Rosario Crocetta e il
ministro della Pubblica amministrazione
Gianpiero D' Alia emerge un percorso che
potrebbe dare il via libera al rinnovo dei
contratti dei 24 mila precari degli enti locali
siciliani, la maggior parte dei quali in scadenza
il 31 dicembre. Ma sulla soluzione annunciata
da Roma i sindacati sollevano dubbi, e anche
l' Anci avverte: «Si passa dall' allarme assoluto
a una semplificazione del problema dice
il
vice presidente vicario Paolo Amenta Non
ci
sono solo il ministero e la Regione ma anche
la Corte dei conti. Restiamo prudenti ».
La missione romana di Crocetta inizia da un
incontro con D' Alia e i tecnici del ministero,
che annunciano l' emanazione entro pochi
giorni di una circolare esplicativa sui passaggi
a t t u a t i v i d e l d e c r e t o s u i p r e c a r i . U n '
interpretazione che aprirebbe la strada alla
soluzione interna: una legge regionale da
approvare entrol' anno per riorganizzare i
precari e garantire le coperture finanziare per l'
a v v i o d e l l e s t a b i l i z z a z i o n i , c h e
a u t o m a t i c a m e n t e p e r m e t t e r e b b e r o l e
proroghe. La norma nazionale prevede infatti che, se si avviano i percorsi per le assunzioni a tempo
indeterminato, e quindi anche i relativi concorsi, il rinnovo dei contratti può essere garantito a tutti quelli
che hanno i requisiti per partecipare alle selezioni pubbliche. «È un percorso che prevede da una parte
la proroga sino al 2016 di tutti i contratti in corso e dall' altra l' avvio dei processi di stabilizzazione per
un numero di lavoratori che tenga conto dei posti e delle risorse disponibili», spiegano da Palazzo d'
Orleans.
Così la Regione avrebbe a disposizione tre anni per trovare una soluzione definitiva. Il pianoprevede la
creazione di due bacini separati: uno per i precari delle categorie inferiori A e B e uno per quelli di
fascia superiore. Una riorganizzazione cui affiancare incentivi ai Comuni per le stabilizzazioni e altre
forme di finanziamento.
Della vicenda precari Crocetta ha discusso anche con il premier Letta, che l' ha ricevuto assieme al
sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini per discutere delle misure di compensazione a favore dell' isola
per l' emergenza immigrazione. Un incontro avvenuto nelle stesse ore in cui scoppiava in Parlamento
un nuovo scontro sui precari tutto interno al Movimento 5Stelle. Mentre alla Camera il deputato
palermitano Riccardo Nuti ha predisposto un emendamento alla legge di stabilità che taglierebbe i fondi
di 99 milioni di euro previsti per gli lsu di Napoli e Palermo, dal Senato arriva la replica di un altro dei
grillini siciliani, Francesco Campanella: «Questi non sono problemi che si risolvono a sciabolate».
Per i precari degli enti locali si apre ora una corsa contro il tempo sulla quale però le altre parti coinvolte
nell' unità di crisi messa in piedi dalla Regione sollevano dubbi. «Con questa soluzione si ripeterebbe la
stessa procedura applicata per le proroghe degli anni scorsi spiega
Amenta dell' Anci ma
sarebbe
un' interpretazione ad hoc per la Sicilia. Dal governo vogliamo chiarezza».
Un percorso, quello prospettato da Palazzo d' Orleans, che lascia freddi anche i sindacati. «Il ministro
D' Alia continua a sfuggire alle sue responsabilità attacca
il segretario regionale della Uil, Claudio
Barone senza
laderoga al patto di stabilità, infatti, non si potranno prorogare i contratti ai precari né
tantomeno stabilizzarli». Critici anche gli autonomi: «Fino a ieri il ministro diceva che le proroghe non si
potevano fare, mentre ora sembrano possibili fino al 2016 dice
Massimo Bontempo dell' Mgl restiamo
cauti, anche perché una circolare non può stravolgere la legge».
Le incertezze sull' esito del percorso individuato dalla Regione agitano anche la politica. Con la vice
presidente della commissione Lavoro dell' Ars, Mariella Maggio, il Pd parla di «passo avanti» ma
ammette: «Senza ulteriori interventi, restiamo preoccupati circa il percorso di stabilizzazione. A
legislazione invariata e con le attuali condizioni finanziarie dei Comuni dell' Isola, se non si allentano
alcuni vincoli, la piena soluzione di questa vicenda resta incerta». Più duro il commento dell'
opposizione: «C' è bisogno di un piano articolato del quale ancora la Regione siciliana non si è dotata dice
il capogruppo del Pdl all' Ars, Nino D' Asero non
si può andare di deroga in deroga, bisogna
mettere un punto fermo ».
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|