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21/11/2013 - Via libera a 1,4 miliardi da Roma la Regione taglia spese per 400 milioni
DA ROMA arriva il via libera alla spesa di 1,4
miliardi di euro senza il rischio di sforare il
patto di stabilità: «Una boccata d' ossigeno
che premia gli sforzi fatti», dice l' assessore
all' Economia Luca Bianchi, alle prese però
con una grana di non poco conto: il varo del
bilancio 2014 che prevede tagli per circa 400
milioni. Minori spese necessarie a garantire il
futuro ai precari degli enti locali, e il governo
Crocetta è già al lavoro per approvare in
giunta un pacchetto d' iniziative: tagli in arrivo
per i regionali, per il personale delle società
partecipate, per i forestali ma anche per l'
Assemblea regionale. Previsto inoltre un
nuovo piano di «valorizzazione degli immobili»
con nuove vendite di beni della Regione,
mentre sul fronte sviluppo sarà rimpinguato
con 40 milioni di euro il fondo per il credito d'
imposta destinato alle imprese e quello per il
sociale e le fasce deboli.
La buona notizia è comunque l' innalzamento
d e l p a t t o d i s t a b i l i t à c o n c o r d a t o c o n i l
ministero dell' Economia: da 4,4 miliardi di
euro il tetto salirà a 5,8 miliardi.
Una boccata d' ossigeno per i Comuni, con i
sindaci che attendono ancora altre due tranche
di trasferimenti, per i 24 mila precari degli enti
locali, alcuni dei quali da mesi senza stipendio, e per i forestali che attendono il pagamento delle
giornate arretrate.
Ma se il 2013 si chiude bene, per il 2014 si annunciano altri sacrifici.
Confermata la cifra del taglio alla spesa che la Regione deve varare per avere da Roma l' ok alla
proroga dei precari: 400 milioni di euro.
Soldi da trovare in un bilancio già ridotto all' osso. Il governo è quindi al lavoro su un pacchetto di
riforme e tagli. Bianchi sta curando la parte che riguarda le società partecipate: previsto un taglio lineare
a tutti i contratti di servizio che si ripercuoterà sul personale.
In arrivo riduzione dell' orario di lavoro, tagli a straordinari e salario accessorio e non è escluso anche il
ricorso ai contratti di solidarietà.
Saranno comunque i singoli amministratori a decidere come rispettare i tetti di spesa fissati dalla
Regione. Altra azione alla quale sta lavorando l' assessorato Economia è un piano di «valorizzazione
del patrimonio»: prevista la cessione di beni immobili, a partire dal palazzo di Mondello in via Cerere e
dall' area del Cral dei regionali a Bonagia, che ha campi da tennis e piscina.
A un secondo pacchetto di riforme sta lavorando invece l' assessore alla Funzione pubblica Patrizia
Valenti. Confermata l' ipotesi dei prepensionamenti in deroga alla legge Fornero per i 18 mila regionali.
Da Roma poi si è fatto insistente il pressing per «equiparare» le pensioni dei regionali a quelle degli
statali: in questo caso la norma riguarderebbe anche gli assunti prima del 1986, che oggi vanno in
pensione con il metodo retributivo anziché contributivo. Mentreper gli assunti dopo l' 86 cambierà il
calcolo del Tfr (che sarà fissato in base agli stipendi degli ultimi 5 anni come per gli statali) e della
pensione di reversibilità (oggi pari al 90 per cento, per gli statali è all' 80 per cento). «Ancora non
abbiamo deciso se inserire questo pacchetto subito nella Finanziaria o con un ddl a parte», dice la
Valenti. Un terzo capitolo di tagli riguarderà invece i forestali: prevista la riduzione del budget, circa 250
milioni di euro quest' anno. Il resto delle giornate lavorative dovrebbe essere garantito attraverso
convenzioni con altri enti. Altri 20 milioni di euro di tagli riguarderanno all' Ars: sempre che i deputati si
riducano lo stipendio come prevede il decreto Monti. E intanto è allarme per Riscossione Sicilia:
occorrono 60 milioni ''cash'' per garantire l' operatività della società che si occupa di incamerare le
tasse.
Repubblica Palermo ed. 21/11/2013
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