|
New
|
|
|
22/11/2013 - Precari, trovati i soldi fino a dicembre
M i s s i o n e f r u t t u o s a d e l l ' a s s e s s o r e a l l '
Economia Luca Bianchi a Roma. In soccorso
della giunta Crocetta sono in arrivo un miliardo
e 400 milioni per pagare gli stipendi ai precari
e far fronte alle altre necessità finanziarie di
fine anno. Non si tratta, però, di una deroga al
patto di stabilizzazione. Si tratta di fondi di
p e r t i n e n z a d e a S i c i l i a c h e e r a n o s t a t e
congelate ed ora sono state sbloccate perché,
come ha spiegato l' assessore Bianchi,
''garantiscono al Mef il conseguimento dei
target di riduzione di spesa e a noi la capacità
di copertura delle spese che avevamo previsto
per il 2013. La Regione, così, potrà procedere
a i p a g a m e n t i d e g l i s t i p e n d i d e i p r o p r i
dipendenti, dei precari degli enti locali, alcuni
dei quali sono in attesa dello stipendio dallo
scorso maggio, dei forestali e al pagamento
delle fatture ai propri fornitori. Gli uffici dell'
assessore Bianchi, intanto, sono al lavoro per l'
elaborazione del nuovo bilancio e della relativa
finanziaria. Anzi, sono agli ultimi ritocchi e già
la prossima settimana dovrebbe occuparsene
la giunta di governo. Si sa già, comunque, che
rispetto all' anno scorso è previsto un taglio di
400 milioni. I due provvedimenti dovrebbero
essere approvati entro l' anno in corso, ma a
quanto pare, come peraltro è emerso dall'
incontro dell' altro giorno tra il presidente della Regione Crocetta e i vertici del Pd, nella scala delle
priorità, il bilancio è all' ultimo posto, motivo per cui in molti danno per scontato il ricorso all' esercizio
provvisorio per uno o due mesi. Prima dei documenti finanziari, infatti, l' Ars dovrebbe esaminare e
approvare la riforma dei Liberi consorzi, quella sulle città metropolitane, il provvedimento per i precari
degli enti locali che, col 31 dicembre rischiano di perdere il lavoro, la legge per la pubblicizzazione dell'
acqua e la spending review. Il tutto, per poter varare il nuovo bilancio entro i termini, dovrebbe essere
esaminato e approvato prima delle ferie di Natale, cioè entro un mese o poco più. Ma già in partenza si
sa che sulla riforma delle province e sulla legge per i precari ci sarà battaglia all' Ars. Ecco perché si
ritiene inevitabile il ricorso all' esercizio provvisorio, anche se il presidente della Regione era
inizialmente intenzionato, per evitare pressioni esterne, a non far coincidere il dibattito sul bilancio della
Regione con la campagna elettorale per le europee.
Intanto c' è già chi preme perché, approvato il bilancio, si apra la crisi di governo e si proceda al tanto
auspicato rimpasto della giunta di governo. L' ultimo a proporre il quesito del rimpasto è stato il leader
di ''Articolo 4'' Lino Leanza, che ha già anticipato, ''dopo l' approvazione della legge di stabilità'', ''un
confronto all' interno del Governo regionale.
'' L' auspicata crisi di governo, peraltro, dovrebbe servire, dati i continui spostamenti di tanti deputati da
un gruppo all' altro, per ''capire qual è la maggioranza e decidere di darsi una nuova mission, sul
progetto e sugli uomini.'' ''Tutto è talmente in movimento ha
spiegato che
può succedere qualsiasi
cosa, ci sono alcune date fondamentali da qui alla fine dell' anno'', ma, ha affermato ''con il 2014 sono
convinto che ci sarà una stabilizzazione del quadro politico, sia nazionale che regionale.'' E il governo
deve essere in grado, fin da subito, di darsi ''un grande piano straordinario per il lavoro; un' intelligente
programmazione dei fondi europei 2014/2020 che sia corrispondente ai bisogni della Sicilia; una lotta
senza se e senza ma alla povertà.'' Ed ha ricordato, poi, che Crocetta, ''all' inizio ha trovato una Regione
messa male, così come l' aveva trovata Lombardo e in parte Cuffaro, messa male perché le difficoltà di
bilancio erano sotto gli occhi di tutti. Lui (Crocetta, ndr), però, se n' è reso conto e ha attuato una serie di
denunce. Ora, però ha
proseguito è
il momento della concretezza.
E ha concluso ricordando che ''servono poche misure, ma importanti, su alcuni settori. Il lavoro ha
sottolineato deve
essere messo al centro. Non facciamo 100.000 cose, ma poche cose e buone.
'' ''Credogli
ha fatto subito eco il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo che
non sia sufficiente un
piccolo aggiustamento, ma considerata la gravità della situazione economica e sociale dell' Isola e l'
esigenza di accelerare sulle riforme, ma il rafforzamento politico della giunta che il Pd chiede da luglio
per aiutare Crocetta a governare meglio la Sicilia''. Cioè, fuori dalla giunta i laici e dentro i parlamentari.
Gazzetta del sud edizione del 22/11/2013
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|