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22/11/2013 - BILANCIO E PRECARI Governo in emergenza A caccia di 400 mln per i conti e di 310 mln per le proroghe
PALERMO. Bilancio e precari sono le due
emergenze prioritarie del governo Crocetta.
Per chiudere i conti in pareggio mancano all'
appello circa 400 milioni di euro, mentre la
Ragioneria centrale dello Stato attende di
sapere dove la Regione troverà ulteriori 310
milioni con i quali finanziare la proroga dei
contratti ai 18 mila precari dell' Isola.
Oggi il governatore Rosario Crocetta proverà
a trovare la quadra riunendo d' urgenza tutti gli
a s s e s s o r i , a i q u a l i i l r e s p o n s a b i l e d e l l '
Economia, Luca Bianchi, con una circolare ha
chiesto di indicare tutti i possibili tagli alla
s p e s a p u b b l i c a r e g i o n a l e p e r u n t o t a l e
complessivo, appunto, di 710 milioni.
Sul tavolo di Crocetta saranno messe tutte le
voci del bilancio. Vedremo quali risposte
daranno gli assessori. Possibilmente nella
collegialità, bisognerà trovare il modo di
recuperare queste risorse, mentre a Palazzo
dei Normanni qualcuno già fa serpeggiare l'
ipotesi di ricorso all' esercizio provvisorio.
Una situazione che ha reso interlocutorio l'
incontro convocato ieri dall' assessore alle
Autonomie locali, Patrizia Valenti, con l' Anci e
i sindacati per fare il punto sulla vertenza del
personale precario degli enti locali. Dopo un'
ora e mezza di discussioni spesso accese, è stato necessario aggiornare tutto a martedì prossimo.
Non poteva essere diversamente. Come era stato ampiamente preventivato, l' annuncio del via libera
da Roma ai prepensionamenti negli organici della Regione, delle sue aziende controllate e degli enti
locali dell' Isola non può avere alcun effetto sulla proroga dei contratti dei 18mila precari siciliani. Il
ministero della Funzione pubblica è stato chiaro in merito: i precari non possono prendere il posto degli
impiegati che andranno in pensione.
Il ministro D' Alia, per dare una mano all' esecutivo Crocetta, ha bisogno, così come prevede la norma
approvata recentemente, che vi sia un piano dei tagli alla spesa pubblica della Regione. La legge
stabilisce che le proroghe siano finanziate non da ulteriori uscite, ma da tagli alle spese.
E senza l' invio del piano, difficilmente sarà emanata l' attesa circolare ministeriale che dovrà dettare le
regole con le quali sarà possibile determinare queste proroghe.
Ragione per la quale l' Anci Sicilia, come spiega il presidente facente funzioni Paolo Amenta, chiede
che, da un lato, «sia riaperta l' interlocuzione col governo nazionale, perchè il precariato siciliano ha
delle sue peculiarità e non può essere paragonato a quello nazionale; dall' altro, il governo regionale
abbandoni questo percorso difficilmente attuabile e accolga la nostra proposta» L' associazione dei
Comuni ritiene che la strada migliore sia quella di «costituire un bacino unico ad esaurimento spiega
Amenta magari
diviso in due liste. E' un progetto più credibile agli occhi del governo centrale, anche
se va comunque sostenuto da un piano di razionalizzazione della spesa pubblica che si concretizzi in
risparmi reali».
Da parte loro, i sindacati parlano di un «nulla di fatto», sono molto critici nei confronti del governo
regionale e proclamano lo stato d' agitazione, pronti a scendere in piazza entro la metà di dicembre.
Dicono Michele Palazzotto della FpCgil,
Gigi Caracausi della CislFp
ed Enzo Tango della UilFpl:
«Non possiamo che dichiararci insoddisfatti per l' inconsistenza dell' azione di governo nella risoluzione
di una vertenza tanto delicata quanto urgente. Alla fine, l' unico risultato raggiunto grazie alla forte
contrapposizione messa in atto da Cgil, Cisl e Uil è stato l' impegno assunto dal presidente della
Regione di riconvocare il tavolo trattante con le parti sociali martedì 26 per presentare una proposta
organica che contempli gli strumenti legislativi e amministrativi tali da consentire proroghe e
stabilizzazioni. Solo l' esito favorevole del prossimo incontro potrebbe evitare la mobilitazione che,
diversamente, metteremo in atto senza esitazione».
La Sicilia edizione del 22/11/2013
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