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30/11/2013 - Rep. Palermo : Grana precari, Crocetta nel guado caos in giunta e la legge si blocca

DA ROMA avvertono i precari siciliani degli enti locali: «Non ci sarà alcuna sanatoria», dice il ministro Delrio, mentre il collega siciliano Gianpiero D' Alia fa sapere che «Palazzo Chigi ha già fatto tutto il possibile, adesso spetta alla Regione». E nell' Isola la giunta è costretta a rinviare il varo del ddl per le proroghe alla prossima settimana con Crocetta che proverà a trovare un accordo con partiti e sindacati sulla bozza alla quale hanno lavorato sia l' assessore Patrizia Valenti sia i tecnici di Palazzo d' Orleans. Convocato quindi per lunedì un vertice con i partitiche lo sostengono nella speranza di ricucire con l' Udc di D' Alia e trovare un accordo su un testo il più possibile blindato e che garantisca almeno le proroghe. Insomma, il governatore vuole evitare di restare da solo con il cerino in mano e una bomba sociale che potrebbe scoppiare da qui a pochi giorni. In bilico rimane così il futuro di 22.400 lavoratori degli enti locali e i sindacati sono pronti alla mobilitazione sia contro il governo nazionale che «ha abbandonato la Sicilia», sia contro la maggioranza che «litiga sulle spalle dei precari». Ieri Crocetta ha convocato per la seconda giornata consecutivala giunta per lavorare al disegno di legge sulle proroghe e le stabilizzazioni. Il testo è quasi pronto e consentirebbe la proroga per tre anni di tutti i lavoratori del bacino dei precari sia degli enti locali sia della sanità, altre 2.200 persone, e l' avvio delle procedure di stabilizzazione. È previsto un albo unico regionale, con forme d' incentivazione per l' esodo dei lavoratori, attraverso borse di auto impiego e contributi alle imprese private che li assumono a tempo indeterminato. «È un ottimo disegno di legge», assicura Crocetta che però, visti i rapporti tesi con Roma, vuole trovare una accordo «politico» e ha convocato per lunedì un vertice di maggioranza. Il ministro della Funzione pubblica Gianpiero D' Alia è più che irritato per la gestione del caso precari da parte di Palazzo d' Orleans e ha già fatto sapere che «Palazzo Chigi ha già fatto tutto il possibile », approvando nella norma sui precari votata in parlamento la possibilità per la Sicilia di varare le proroghe «a patto di tagli in bilancio per almeno 300 milioni di euro e il contestuale avvio di percorsi di stabilizzazione nei limiti delle piante organiche e del patto di stabilità». Vincoli stringenti, insomma. «Hanno aiutato la Calabria e mollato al Sicilia», dice Crocetta. Ma a gelarlo è il ministro degli Affari regionali Graziano Delrio: «Come sappiamo la questione del precariato è molto grave dice in un dibattito a Catania abbiamo cercato di aiutare, per quello che possibile, la Regione, ma la risposta ai precari è la creazione di nuovi posti di lavoro. Questa è la vera risposta. Non ci sono sanatorie che possano risolvere la questione». Insomma il clima tra Roma e Palermo sui precari rimane teso e il governatore prende tempo prima di approvare un ddl che rischia di naufragare al vaglio del commissario dello Stato. Anche perché nella maggioranza si continua a litigare, con il Pd che risponde a muso duro al partito di Casini a D' Alia: «È incomprensibile in questo contesto la posizione dell' Udc regionale sui diversi temi oggi in campo, dal precariato alle riforme istituzionali, che invece di valutare l' operato dei propri assessori di riferimento immagina forse di aggirare l' ostacolo liquidando e scaricando genericamente i problemi», dice il capogruppo all' Ars, Baldo Gucciardi. In questo scenario d' incertezza i sindacati annunciano manifestazioni di piazza: «Che Crocetta si dica al fianco dei precari siciliani è un bene dicono i segretari generali della Cgil Sicilia edella Funzione pubblica regionale, Michele Pagliaro e Michele Palazzotto ma registriamo il fallimento del rapporto politico tra due partiti importanti per il governo Crocetta, il Pd e l' Udc». Il sindacato conferma la data delle manifestazioni unitarie del 2 dicembre davanti alle prefetture dell' Isola e dello sciopero generale dei precari deciso per il 13 dicembre. «La legge D' Alia non ha tutelato in nessun modo i ventimila lavoratori degli enti locali siciliani, i più deboli della nostra Regione», dicono Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Gianni Borrelli. Repubblica Palermo ed. 30/11/2013


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