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10/12/2013 - Deroga al patto di stabilità per salvare i 20 mila precari siciliani
Passa dalla deroga al patto di stabilità il destino dei 20 mila precari degli enti locali in Sicilia. Alcuni parlamentari del Pd alla Camera hanno predisposto emendamenti da sottoporre alla commissione Bilancio per tentare di trovare una soluzione, alcuni sono stati firmati dal deputato Angelo Capodicasa, componente della commissione. Le norme sono state illustrate stamani all'assessore all'Economia, Luca Bianchi, a Roma proprio per affrontare il nodo dei precari, col sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta.
''Occorre trovare una formula per non compromettere gli equilibri finanziari e prorogare i contratti dei precari siciliani: senza una deroga al patto di stabilità non penso si possa procedere'', dice Capodicasa. Anche Bianchi è convinto che la strada giusta sia quella della deroga. Molti comuni siciliani infatti hanno sforato il tetto del patto. ''Torneremo a incontrarci nel pomeriggio - aggiunge Capodicasa - riunioni sono previste nel corso di tutta la settimana''. Si lavora alla riscrittura del testo che era 'bloccato' in Senato dalla Ragioneria generale.
MISURACA: EMENDAMENTI PER I PRECARI SICILIANI - «L'obiettivo principale del Parlamento e del Governo è dare una risposta concreta ai bisogni ed alle legittime aspettative delle famiglie italiane e rilanciare l'economia». Lo afferma Dore Misuraca, deputato del Nuovo Centro Destra, annunciando in una nota che la Commissione Bilancio della Camera «ha ritenuto ammissibili due emendamenti, da me presentati, finalizzati a tutelare i diritti dei lavoratori precari siciliani». «In particolare - commenta Misuraca- saranno prorogati, alla scadenza, i rapporti di lavoro a tempo determinato, in deroga alla normativa vigente e, soprattutto, si consentirà di procedere alla loro stabilizzazione. La suddetta misura opererà in favore dei lavoratori precari della Regione Sicilia e del Comune di Palermo». «L'approvazione definitiva degli emendamenti alla Legge - osserva Misuraca - consentirà ai Comuni e alla Regione di non attingere più al contributo erogato dallo Stato alle Regioni, per sostenere le spese del personale, e consentirà di investire tali somme per il rilancio economico dell'Isola, per le infrastrutture e per tutti quei settori, che in questi anni, sono stati trascurati per carenza di fondi». «Le nostre proposte - conclude il Parlamentare del Ncd - mirano, in primo luogo, a tutelare gli italiani. È una scelta importante per dare certezze ai numerosi precari che, quotidianamente, svolgono, con grandissima dignità, il proprio lavoro, garantendo i servizi ai siciliani e a tutta la Sicilia». gds
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