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13/12/2013 - Palermo oltre 10mila precari in piazza per chiedere garanzie sul loro futuro occupazionale
Palermo, 13 dic. - (Adnkronos) - Sono oltre 10mila, secondo le stime dei sindacati, i precari degli Enti locali siciliani, i cui contratti scadono tra qualche giorno, scesi in piazza stamani per chiedere garanzie sul loro futuro occupazionale. Una protesta imponente, a cui si sono uniti anche migliaia di edili in corteo dopo la rottura della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. ''Almeno 15 mila persone di ogni parte della Sicilia hanno dato voce alla loro rabbia e denunciato la crisi del lavoro che l'Isola vive. Ma lo hanno fatto in modo civile e composto: rivendicando, proponendo e chiedendo risposte'' ha detto *Maurizio Bernava*, segretario della Cisl Sicilia. Il leader sindacale, prima ha sfilato a fianco degli edili assieme a Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, poi si è spostato a piazza Indipendenza, dove ha concluso davanti a Palazzo d'Orleans, sede della Presidenza della Regione, la manifestazione dei precari organizzata da Cisl Fp, Fp Cgil e Uil Fpl. Assieme a lui hanno parlato *Claudio Barone* (Uil) e *Mimma Argurio* (Cgil). Per il numero uno della Cisl Sicilia che domani mattina sarà a Messina in occasione della mobilitazione di Cgil Cisl Uil perché ''cambi musica'' in tema di legge nazionale e regionale di Stabilità e di politiche economiche e sociali, ''servono misure straordinarie per lo sviluppo e il lavoro. Vanno tagliate drasticamente le tasse nazionali e le addizionali locali. E vanno cancellate senza Sul fronte dei precari, ''governo nazionale e regionale trovino insieme - ha detto Bernava - risposte alla specificità siciliana che ha a che fare con la vita di 22 mila persone. Servono un piano pluriennale, una legge regionale, deroghe del Parlamento nazionale''. E vanno ridotti, strategicamente, i fattori del deficit degli enti locali: un passaggio necessario per la quantificazione dei risparmi possibili e per permettere vere stabilizzazioni. ''Il sindacato - ha affermato il segretario - è pronto, ente per ente, a definire un piano che tagli sprechi e ogni cosa superflua per aiutare concretamente produttività e lavoro. Ma anche i sindaci devono dimostrare responsabilità''. Il rappresentante della Cisl ha inoltre lamentato che ''in Aula, all'Ars, non c'è ancora alcun avvio di discussione sul ddl che riguarda i precari''. Riguardo poi al settore delle costruzioni, Bernava ha insistito sulla ''necessità di politiche che consentano la riapertura dei cantieri e facciano uscire il settore dalla crisi. L'edilizia è in agonia - ha detto - e se non riparte, non riparte tutta l'economia. Semmai, anche per questo verso rischia di montare sempre più, in Sicilia, una preoccupante tensione sociale''. Il segretario ha pure chiesto all'Ance e all'associazione Cooperative edili (Coop), un ''confronto costruttivo e positivo'' con le associazioni dei lavoratori, senza rimettere in discussione ''diritti e tutele che rappresentano da tempo conquiste di civiltà''.perdere tempo rendite, clientele, inefficienze, sprechi''.
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