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14/12/2013 - Soldi a Comuni, famiglie e precari: la Regione a caccia di 400 milioni
BEN 400 milioni di euro che senza un accordo con lo Stato la Sicilia non può spendere, facendo così mancare la copertura finanziaria a una miriade di spese, da quelle per i Comuni a quelli per teatri, buoni scuola ed enti agricoli. E l'incognita dei precari: il 31 dicembre scadono i contratti degli oltre 20 mila ex lsu dei Comuni e, se a Roma non passerà l'emendamento alla legge di stabilità che garantisce le proroghe, la Regione dovrà approvare il bilancio entro l'anno. Una missione praticamente impossibile. Per il governo Crocetta sono queste le due grandi grane che rischiano di ingarbugliare i testi di bilancio e Finanziaria appena consegnati all'Ars. L'assessore Luca Bianchi la prossima settimana volerà a Roma per parlare con il ministro Fabrizio Saccomanni. Un incontro tenuto quasi segreto perché considerato ''molto delicato''.
Bianchi chiederà al ministro dell'Economia una deroga ai tagli alla spesa per un miliardo di euro imposti alla Sicilia sia nel 2013 sia nel 2014 e, senza un accordo, molti capitoli di bilancio inseriti nel testo consegnato all'Ars non avranno copertura. Non a caso nelle pieghe della Finanziaria all'articolo 4 si legge che ''nelle more della definizione in sede d'intesa tra Stato e Regione le autorizzazioni di spesa riepilogate nell'allegato 2 sono ridotte''. Ed ecco le spese a rischio: senza un accordo con Palazzo Chigi mancherebbero 110 milioni di euro per i Comuni, 8,4 milioni per il ricovero minori nelle case famiglia, 6,3 milioni per le comunità alloggio destinate ai disabili psichici, 4,2 milioni di euro per le Province, 16 milioni di euro per le società partecipate e gli stipendi dei dipendenti, 56 milioni di euro per i forestali, 3,3 milioni per i Consorzi di bonifica, 2,2 milioni per i trattoristi dell'Esa, 7,7 milioni per l'Esa, 2 milioni per i dissalatori, 843 mila euro per il nuovo fondo destinato agli inquilini ''morosi incolpevoli'', 4,2 milioni per l'iniziativa annunciata di aiuto alle giovani coppie, anche di fatto, che vogliono acquistare casa. E, ancora, a rischio sono 6 milioni di euro per il reddito minimo, 3,1 milioni di euro per il fondo dei teatri e 1,6 milioni per le attività sportive. A rischio poi 70 milioni di euro destinati alla spesa corrente degli assessorati: ad esempio per il trasporto pubblico locale e i centri antiviolenza.
Senza un accordo con lo Stato, insomma, il bilancio è a rischio e occorrerebbe tagliare ulteriormente i capitoli in bilico. Una grana, questa, che si aggiunge però alla corsa contro il tempo che Palazzo d'Orleans rischia di dover fare per garantire il rinnovo dei contratti dei precari degli enti locali. Ieri Cgil, Cisl e Uil hanno portato in piazza Indipendenza migliaia di precari e i segretari confederali hanno incontrato il governatore Crocetta insieme al deputato di Sel, Erasmo Palazzotto: ''La sintesi è che se a Roma non sarà approvato l'emendamento che garantisce la deroga al patto di stabilità per i Comuni che hanno i precari - dice Palazzotto - la Regione dovrà approvare contestualmente il bilancio, che taglia spese per 350 milioni di euro, e la legge regionale sui precari per prorogare i contratti. Il tutto entro il 31 dicembre''.
Ma l'approvazione di bilancio e finanziaria entro il 31 dicembre sembra davvero difficile, viste le resistenze nella maggioranza e i lavori a Palazzo dei Normanni che in commissione non cominceranno prima di mercoledì, con il Natale alle porte. ''Lo stato di agitazione continua, vogliamo certezze'', avvertono i sindacati.
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/12/14/news/soldi_a_comuni_famiglie_e_precari_la_regione_a_caccia_di_400_milioni-73555499/
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