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14/12/2013 - I sindacati incontrano Crocetta ''Le parole non bastano''
PALERMO - Il presidente Crocetta avrebbe accennato all'emendamento ''salva-precari'' e a una intesa col governo nazionale. E avrebbe rassicurato sui tagli agli sprechi chiesti dal governo nazionale alla Sicilia. Ma quell'emendamento alla legge di stabilità nazionale, che dovrebbe, di fatto, consentire una deroga al patto di stabilità per le proroghe dei precari, ancora non è stato depositato. E anche le riduzioni di spesa, al momento, sono solo affidate alle parole, agli annunci. Visto che la Finanziaria è arrivata all'Ars solo ieri. E sarà molto difficile riuscire ad approvare i documenti contabili entro il 31 dicembre. Anche per questo motivo, le parti sociali confermano il proprio stato d'agitazione, al termine della manifestazione che oggi ha coinvolto migliaia di lavoratori.
“La grande mobilitazione di oggi dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni siciliane - dicono i segretari generali Michele Palazzotto (Fp Cgil Sicilia), Luigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl) - ha dimostrato la determinazione di Cgil, Cisl e Uil nel chiedere ai governi nazionale e regionale una risposta chiara e definitiva per prorogare e stabilizzare definitivamente i rapporti di lavoro precari. Abbiamo rappresentato al presidente della Regione - aggiungono i sindacalisti in una nota - la gravità di una situazione che é vincolata ad una serie di condizioni ancora da realizzarsi e che impongono l'assunzione di responsabilità politica tanto a Roma quanto a Palermo”.
Nel corso dell'incontro svoltosi in tarda mattinata a palazzo d'Orleans, mentre fuori migliaia di lavoratori continuavano a manifestare, Crocetta ha comunicato ai sindacati di aver concordato con il governo nazionale un emendamento al ddl di stabilità nazionale che supererebbe i vincoli normativi e finanziari per consentire le proroghe a tutti i precari siciliani. Al contempo deve continuare l'iter di approvazione del ddl regionale all'Ars in concomitanza con l'approvazione dei documenti finanziari regionali.
''Le rassicurazioni - spiega Caracausi - non bastano. Non abbiamo fiducia in nessuno dei due governi: quello regionale e quello nazionale. Saranno decisivi i prossimi giorni''. La discussione della legge di stabilità nazionale, alla quale andrebbe agganciato l'emendamento salva-precari, infatti, è prevista per il 19 dicembre.
“Solo la realizzazione di queste ipotesi di legge - sostengono i sindacati -può garantire maggiore serenità ai lavoratori, quanto meno per ciò che riguarda le proroghe, ma si devono realizzare le condizioni politiche favorevoli diversamente da quanto è avvenuto all'atto dell'approvazione del decreto legge 101 dove sia il governo nazionale che gran parte della deputazione siciliana sono stati colpevolmente disattenti”.
Per questo motivo, Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto a Crocetta di “farsi carico di un'intesa politica con il governo nazionale per ottenere l'approvazione della norma necessaria a garantire un futuro più sereno ai lavoratori”.
Allo stato attuale delle cose, i sindacati, uscendo fuori dalla Presidenza e parlando ai lavoratori, hanno confermato il proseguimento dello stato di agitazione per tenere alta l'attenzione sulla vertenza e mettere in atto tutti gli strumenti di pressione possibile sia a Roma che a Palermo per ottenere che i percorsi legislativi arrivino a compimento. A partire da lunedì sono previste “assemblee in tutti i posti di lavoro di un'ora” fino a quando non ci saranno chiari segnali che la norma venga approvata; diversamente, verranno intraprese forme di lotta più incisive per garantire i diritti dei lavoratori.
http://livesicilia.it/2013/12/13/i-sindacati-incontrano-crocetta-la-protesta-continua_417334/
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