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07/01/2014 - Giornale di Sicilia.D'Alia: scandalose stabilizzazioni all'Ars
Agli 86 dipendenti stabilizzati e ai portaborse colf,
si aggiungono gli esperti esterni assunti
direttamente dai gruppi: finora a quota 38,
verranno pagati attingendo a un fondo da 700
mila euro per le spese dei gruppi.
...«Un atto di ingiustizia», li ha definiti così. E
senza mezzi termini ha aggiunto: «Penso che
non meritino quel posto». Il ministro della
Pubblica amministrazione, Giampiero D' Alia,
ha puntato ieri il dito contro gli stabilizzati dell'
Ars, ottantasei dipendenti a disposizione dei
gruppi parlamentari, entrati nelle scorse
legislature e sempre confermati.
«Sono un atto di ingiustizia ha
dichiarato il
ministro .
Sono stati stabilizzati per meriti
p o l i t i c i e n o n p r o f e s s i o n a l i , n o n h a n n o
sostenuto alcun concorso pubblico e penso
che non meritino quel posto». Un j' accuse che
si inserisce nell' ambito di una più ampia
battaglia dell' Udc, partito di cui D' Alia è
leader in Sicilia, contro raccomandazioni e
sprechi e che lo scorso ottobre ha portato all'
approvazione in Senato della conversione in
l e g g e d e l d e c r e t o 1 0 1 , p r o p r i o s u l l a
r a z i o n a l i z z a z i o n e n e l l e p u b b l i c h e
amministrazioni.
Gli stabilizzati di palazzo dei Normanni, che
costano alla casse regionali circa 4 milioni e
mezzo di euro all' anno, svolgono mansioni di tipo istituzionale: dalla preparazione dei disegni di legge
e delle interrogazioni, alle attività di comunicazione. «Quanto al rapporto di fiducia con i parlamentari ha
aggiunto il ministro D' Alia ,
ritengo che la strada giusta sia proprio quella del collaboratore
personale legato al deputato. Chi è all' Ars per raccomandazione, non può lamentarsi troppo».
Da qui al caso di alcuni deputati regionali che hanno deciso di assumere assistenti parlamentari come
se fossero colf, per risparmiare sui contributi contrattuali, il passo è breve. A rendere noto il particolare
trattamento contrattuale, svelato nei giorni era stata la deputata dell' Udc, Alice Anselmo: «Mi pare ha
sottolineato D' Alia che
abbia chiarito che non si tratta di contratti per collabo scorsi dal Giornale di
Sicilia, razione domestica. Il contratto che ho visto io parla di collaboratore amministrativo. Il problema
vero, anche a livello nazionale ha
aggiunto il ministro della Pubblica amministrazione,
è che non
esiste la figura giuridica di assistente parlamentare. Noi ci affidiamo ai consulenti dellavoro che offrono
le soluzioni più idonee per le garanzie contrattuali e perla rendicontazione delle spese che è
obbligatoria». Così, regolamentare la figura dell' assistente parlamentare potrebbe essere la giusta via
da percorrere: «Magari è giunto il momento di intervenire con una normativa che regolamenti queste
collaborazioni ha
concluso Giampiero D' Alia per
evitare inconvenienti, incomprensioni o speculazioni
giornalistiche».
Intanto, alla lista degli 86 dipendenti stabilizzati e dei portaborse colf,
si aggiungono anche gli esperti
esterni assunti direttamente dai gruppi parlamentari: ad oggi a quota 38, verranno pagati attingendo a
un fondo da 700 mila euro annui destinato alle spese dei gruppi. Tutto personale, questo, che dalla
prossima legislatura potrà essere pagato con «appena» 4,2 milioni di euro, contro gli oltre 8 attualmente
a disposizione.
Giornale di Sicilia 7 gennaio 2014
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