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08/01/2014 - Sanità, contratto per 2.200 precari Ma è scontro su altri cento ex Asu
Per quanto riguarda i medici precari non c' è
n e s s u n a p r e v i s i o n e n e l l a F i n a n z i a r i a .
Sammartano: «Dopo la rimodulazione dei
posti letto, si valuteranno eccedenze e
fabbisogni».
...Si partirà con le proroghe triennali, poi anche
per i 2.200 precari della sanità pubblica
scatterà la corsa al posto fisso.
Lo prevede la norma della Finanziaria che ha
individuato il percorso per la stabilizzazione
dei 18.500 contrattisti degli enti locali: la platea
dunque si allarga perché entrano pure gli ex
Lsu e tutti i precari diAsp e ospedali inquadrati
oggi nelle fasce basse.
Mentre si apre uno scontro che riguarda un'
altra norma che ripesca un altro centinaio di
precari in servizio nei tre Policlinici.
L' assessorato regionale alla Sanità, guidato
da Lucia Borsellino, ha previsto che i 2.200 ex
Lsu e contrattisti della sanità abbianolo stesso
trattamento dei precari degli enti locali: «Si
trattaspiega Salvatore Sammartano, dirigente
dell' assessorato di
tutti quelli inquadrati nelle
categorie basse, A e B, che hanno avuto fino a
ora contratti dalla durata variabile, a volte
anche quinquennali». Questo personale è
stato impiegato come infermiere o anche per
servizi non sanitari (è il caso delle pulizie). Un
provvedimento amministrativo ha già previsto per queste figure la proroga ma ora scattano legaranzie
di legge: «Questi precari verranno inseriti nell' elenco unicoda cui attingere perle stabilizzazioni in fasce
basse ogni volta che si libererà un posto».
Ma se sui 2.200 di Asp e ospedali c' è un accordo ampio, su altri cento precari in servizio nei Policlinici
si è aperto uno scontro violento fra governo e Parlamento. Durante l' esame della legge in commissione
Bilancio è stato approvato un emendamento di poche righe che allarga ancora di più le maglie.
L' emendamento permette la nuova contrattualizzazione e poi anche la stabilizzazione di un centinaio di
precari della categoria Asu (Attività socialmente utili). Viene quindi prevista la «contrattualizzazione dei
soggetti utilizzati in convenzioni, entro il termine perentorio del 31 dicembre 2008, presso le Aziende
ospedaliere universitarie». Per pagare questi contratti si attingerà al fondo regionale per l' occupazione:
cioè ai 300 milioni circa destinati a tutti gli altri precari. E proprio per questo motivo l' assessore all'
Economia, Luca Bianchi, ha molto criticato questo emendamento arrivando a presentarne un altro per
sopprimerlo. Secondo il governo non c' è una indicazione precisa della spesa per questi nuovi contratti
e dunque la norma non ha copertura finanziaria.
Un percorso diverso avranno i medici precari: nulla è previsto nella Finanziaria regionale che l' Ars
approverà entro fine settimana. «Una circolare di giugno precisa
ancora Sammartanoaveva già
previsto le stabilizzazioni, soprattutto per chi lavora nelle aree dell' emergenzaurgenza.
Ma a settembre
ci siamo fermati in attesa della rimodulazione della rete di posti letto negli ospedali con cui potremo
valutare eventuali eccedenze e reali fabbisogni. Nel frattempo arriverà anche un decreto della
Presidenza del consiglio dei ministri che, alla luce della recente legge D' Alia, ci darà indicazioni su
come procedere per queste categorie».
8 gennaio 2014
Giornale di Sicilia
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