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08/01/2014 - PA: D'ALIA A CGIL, CORTE GIUSTIZIA UE SU PRECARIATO? GOVERNO GIA' INTERVENUTO PER SUPERARLO
Con dl 101 concorsi riservati a precari e nella Pa solo a tempo indeterminato: impossibili stabilizzazioni di massa
''La sentenza della Corte di Giustizia Europea sulla legislazione italiana in materia di precariato pubblico non giunge certo come una novità, visto che il governo nel frattempo è già intervenuto con il decreto 101, convertito in legge, che ha come obiettivo proprio il superamento definitivo del fenomeno del precariato''. Cosi Gianpiero D'Alia, ministro per la Pa e la Semplificazione, risponde alle osservazioni della Cgil sulla sentenza della Corte Europea, che ha dichiarato illegittima la normativa italiana sui precari pubblici.
''Da un lato - spiega D'Alia - abbiamo introdotto il principio secondo cui l'unico modo per accedere nella Pa è a tempo indeterminato, se non per esigenze eccezionali e motivate, pena la nullità del contratto con sanzioni disciplinari ed economiche per il dirigente che viola questa norma. Dall'altro abbiamo previsto, nell'ambito dei posti e delle risorse finanziarie disponibili, un sistema di inserimento stabile e meritocratico nelle Pa attraverso concorsi riservati per quei precari che da almeno tre anni negli ultimi cinque, con il loro lavoro, mandano avanti le amministrazioni''. ''Spiace che nel dare valutazioni - conclude D'Alia - un sindacato come la Cgil non tenga conto dei passi avanti compiuti fino a oggi, in una situazione emergenziale e con risorse ridotte che non consentono certamente stabilizzazioni di massa''.
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