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13/01/2014 - Enna : Sospiro di sollievo per i precari comunali grazie alla proroga triennale dei contratti

I precari siciliani possono tirare un primo sospiro di sollievo, ma non il definitivo. Sabato sera l' Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l' articolo che apre le porte alla proroga dei precari e porta verso la definitiva stabilizzazione. L' approvazione dell' articolo 30 dà il via libera alle proroghe di tre anni (fino al 31 dicembre 2016) dei contratti ai 18.500 lavoratori precari degli enti locali, ai 5.800 Asu e ai 2.200 precari di Asp e ospedali. Il definitivo ok è stato salutato in aula dal deputato ennese Mario Alloro con queste parole: ''La vera novità è che si inquadrano in un' ottica che non si limita alla proroga, ma i n d i v i d u a p e r c o r s i d i s t a b i l i z z a z i o n e e fuoriuscita dal precariato''. Alloro ha inoltre citato in aula l' articolo 36 sui lavoratori Rmi e dei Cantieri di servizio della provincia di Enna che prevede la fuoriuscita dal precariato nel caso di assunzione da parte di privati con contratti a tempo indeterminato o determinato. Tira un sospiro di sollievo anche il consigliere comunale di Enna, Salvatore Di Mattia, che ha seguito l' intero iter da vicino: ''Qualche timore c' è stato per gli Asu, ma per fortuna l' approvazione è arrivata e di questo ringrazio i deputati''. Per Di Mattia l' approvazione dell' articolo 30 (quello sulla proroga dei precari degli enti locali) demanda agli uffici, con un atto successivo alla definitiva approvazione della finanziaria, come approntare la stabilizzazione. ''Per gli Lsu quello superato è solo il primo step e non si può cantare vittoria'' dice Di Mattia predicando cautela: ''Bisogna adesso attendere l' approvazione della finanziaria (che pare scontata ndr), il parere del Consiglio di Stato ed il ritorno nelle Commissioni di merito che stabiliramno i criteri per la stabilizzazione''. Nel frattempo anche il Comune di Enna potrà mettersi in moto per organizzare la stabilizzazione dei propri precari. A disposizione ci sono tre anni, da non considerare assolutamente tanti. Non sarà certamente una stabilizzazione bulgara perchè dovranno essere rispettati dei parametri tenendo innanzitutto in considerazione la pianta organica. Un numero superiore potrebbe arrivare, anticipa Di Mattia, nel caso in cui l' amministrazione favorisca il pensionamento di quei dipendenti che sono sul punto di raggiungere i termini previsti dalla legge. La Sicilia


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