12/02/2014 - Trapani : Precari della Provincia, ennesima proroga
L' Assemblea regionale sta accelerando i
tempi per approvare la legge che dà il via
l i b e r a a i l i b e r i c o n s o r z i d e i C o m u n i . I l
c o m m i s s a r i a m e n t o è o r m a i a t e m p o . I l
Parlamento siciliano è chiamato a decidere
entro il 15 febbraio.
Nel frattempo il commissario Darco Pellos ha
fatto la sua parte per l' ennesima proroga dei
precari. Lo scorso 7 febbraio le 17 unità
impegnate nell' attività socialmente utili hanno
ottenuto il disco verde fino al prossimo 31
dicembre. C' è la firma di Pellos anche per i 71
con contratti di diritto privato. Si sono occupati
di progetti di pubblica utilità. Si tratta di attività
tecnicomanutentive
e di pulizia, custodia e
manutenzione degli immobi gati anche per l'
assistenza igienico personale
agli studenti
diversamente abili che sono iscritti negli istituti
di competenza della Provincia. La proroga dei
loro contratti supera le difficoltà che erano
state riscontrate in questo settore quando non
c' erano le condizioni per prorogare i contratti.
La vertenza «precari» entra a far parte, a
pieno titolo, della nuovo assetto istituzionale.
La legge sui consorzi dei Comuni dovrà dire
come verranno utilizzati in attesa che si possa
p o r t a r e a t e r m i n e i l p r o c e s s o d i
stabilizzazione. Il commissario Pellos si avvia a lasciare se
l' Ars completerà l' iter legislativo dei
consorzi di Comuni con
i conti al loro posto. E' stato approvato anche il consuntivo del 2013. Il
rendiconto conferma le difficoltà finanziarie di un ente che ha dovuto fare i conti con i parametri del patto
di stabilità. Rimane invece da definire il futuro delle partecipazioni in enti e società. Pellos ha contributo
a chiudere il capitolo Airgest con la vendita delle azioni alla Regione, ma per il resto, Luglio Musicale,
Biblioteca Fardelliana, soltanto per fare due esempi, ha seguito la linea della dismissione delle quote. Si
è determinata la stessa situazione anche per il Consorzio Universitario. Non avrebbe potuto fare
altrimenti. Le risposte devono arrivare da Palermo e dalla finanziaria bis che l' Ars dovrà approvare
dopo la bocciatura dei conti da parte del commissario dello Stato.
La Sicilia (ed. Trapani)
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