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07/04/2014 - Problematiche Asu : Resoconto della seduta della Commissione lavoro del 27/03/2014

Ordine del Giorno 1) Audizione dell'Assessore regionale per il lavoro e del Dirigente generale del dipartimento del lavoro in ordine alle problematiche dei lavoratori ASU e PIP, ex emergenza Palermo; 2) Audizione del richiedente comitato regionale ASU Sicilia in ordine alle problematiche dei lavoratori ASU; 3) Audizione dei richiedenti lavoratori PIP ex emergenza Palermo decaduti ex provvedimento n. 14962 del 17 marzo 2014. Testo del Sommario Argomenti Trattati La seduta inizia alle ore 10.45. Il VICEPRESIDENTE MARIELLA MAGGIO passa al primo punto all'ordine del giorno. Sollecita una riflessione sulla norma che prevede la presentazione del reddito ISEE per i lavoratori ex emergenza Palermo ritenendo che la stessa possa essere fonte di distorsioni per i lavoratori in date situazioni, citando, ad esempio, la problematica dei figli conviventi con genitori. L'arch. BONAFEDE, assessore regionale per la famiglia, le politiche sociali ed il lavoro, premesso che il Governo ha previsto in finanziaria un percorso di tre anni al fine dell'inserimento lavorativo di questi soggetti, nelle more di potere intercettare altre opportunità, non essendo immaginabile pensare di poterli sostenere in eterno con un sussidio, data la attuale situazione finanziaria, evidenzia come la norma relativa al reddito ISEE sia stata approvata dal Parlamento e che il Dipartimento per il lavoro non abbia fatto altro che applicarla. Esclude ogni intenzione di penalizzare la platea dei soggetti interessati. L'onorevole GIOVANNI GRECO, considerato un grave errore l'approvazione dell'emendamento sulla presentazione del reddito ISEE, ritiene che lo stesso sia fonte di ingiustizia in quanto fa riferimento al reddito familiare e non personale. Chiede al Governo di reperire una soluzione. La dott.ssa CORSELLO, dirigente generale del Dipartimento istruzione e formazione professionale ed ad interim del Dipartimento Lavoro, premesso che i lavoratori ex emergenza Palermo percepiscono un assegno di sostegno al reddito correlato ad uno stato di indigenza, rileva che l'unico strumento che consente di verificare eventuali situazioni che non corrispondono a tale situazione di svantaggio economico sociale è dato dal reddito ISEE. Rilevato, altresì, che esiste una norma di legge che il Dipartimento è obbligato ad applicare, sottolinea che la stessa norma non è stata applicata retroattivamente, non potendosi che fare riferimento al reddito dell'anno precedente in base ai principi generali. Evidenziato che è stata prevista anche la presentazione di un autocertificazione sul reddito individuale, fa rilevare che in nessun caso il reddito individuale ha denotato una situazione di svantaggio diversa da quella ISSE e che dalle verifiche effettuate non risultano casi di soggetti esclusi in quanto figli di famiglia . Aggiunge che, come è stato chiarito al Commissario dello Stato, il quale aveva richiesto dei chiarimenti a riguardo, la fattispecie consiste nella corresponsione di un sussidio nell'ambito di una politica attiva, non trattandosi di un vero e proprio rapporto di lavoro, e che ciò rende pertanto necessaria la presentazione del reddito ISEE. Rileva che, agli atti, su circa 3300 lavoratori, ne sono stati esclusi circa 85. L'on. GRECO dissente sulla inesistenza nella fattispecie di un rapporto di lavoro, effettuando un analogia con i dipendenti degli sportelli multifunzionali. La dr.ssa CORSELLO, a riguardo, nota che i dipendenti citati sono dipendenti di enti privati. L'onorevole LENTINI, ritenuto che non si tratti più di sussidiati ma di lavoratori, ritiene errata l'approvazione della norma de qua. Invita l'Assessorato ad istituire, piuttosto, un nucleo di controllo. L'onorevole PANARELLO ritiene che il reddito da valutare sia quello del 2014, richiamando un ordine del giorno presentato dall'on. Cracolici. L'assessore BONAFEDE ribadisce la insindacabilità del modello ISSE come indicatore dello svantaggio economico sociale e l'impossibilità da parte del Governo di disapplicare una norma di legge. Stigmatizza che da parte della società Social Trinacria siano stati conclusi contratti a tempo indeterminato, non avendo la stessa fondi propri ed essendo previste risorse solo fino al 2012. L'onorevole TAMAJO invita a tenere in considerazione il reddito individuale e non quello ISSE, citando una circolare precedente del Dipartimento. L'on. FIGUCCIA concorda, non ritenendo il reddito individuale indicativo del disagio sociale. La dr.ssa CORSELLO precisa di non avere mai inteso sostituire il criterio del reddito individuale a quello ISSE con le precedenti direttive ma di avere richiesto, piuttosto, la produzione anche del reddito individuale per i soggetti che superavano la soglia del reddito ISEE indicata dalla legge. L'onorevole CIANCIO ritiene che la norma approvata sia di assoluto buon senso e che tuteli le persone effettivamente svantaggiate che rientrino nel tetto previsto, date le risorse finanziarie limitate. Ricorda che la norma si applica su tutto il territorio siciliano. Il VICEPRESIDENTE MAGGIO passa al secondo punto all'ordine del giorno. L'assessore BONAFEDE rappresenta che l'assolvimento dell'obbligo richiesto è legato alla previsione normativa di un percorso di stabilizzazione che ha reso necessario verificare l'esistenza di determinati requisiti, come richiesto, pertanto, più volte in questi anni dalla stessa categoria dei lavoratori ASU. La dott.ssa CORSELLO, in merito alla problematica ASU, evidenzia che la richiesta del reddito ISEE, in questo caso, origina da una esplicita richiesta della Corte dei conti che ha fatto rilevare alla Regione, in sede di indagine sulle politiche attive del lavoro e sul precariato in Sicilia, come carenti siano stati i controlli sui soggetti impegnati in attività socialmente utili, invitando a provvedere entro sei mesi di tempo. Aggiunge, in ordine ai tempi, che la richiesta de qua è la naturale conseguenza della norma prevista in finanziaria che, nel prevedere un percorso di stabilizzazione, ha stabilito a carico del Dipartimento, un termine per la redazione dell'elenco degli aventi diritto. Ritiene singolare di essere chiamata a chiarire perchè sono in corso quei medesimi accertamenti che i suoi predecessori hanno omesso di compiere. Considera che i lavoratori in regola non hanno nulla da temere in quanto le verifiche sono effettuate nell'interesse della intera categoria dei soggetti ASU. L'on. Giovanni GRECO contesta il provvedimento adottato sia con riferimento al merito che ai tempi. L'onorevole PANARELLO, evidenziato come nella circolare posta in essere, non sia previsto alcun riferimento normativo, considera che ciò genera preoccupazione e allarmismo nei lavoratori. Rileva come ai lavoratori ASU contrattualizzati nel passato non sia stato richiesto il reddito ISSE. L'onorevole ALLORO ritiene il provvedimento in controtendenza con la recente normativa che ha previsto un percorso di stabilizzazione. Posto che il reddito ISSE fa riferimento a situazioni di reddito familiare e patrimoniali, ritiene che le stesse possano rilevarsi non indicative di uno stato di effettiva povertà. Considerato che i controlli richiesti dalla Corte dei conti vadano effettuati sulla base di quanto la legge prevede, rileva che nessuna norma prevede la presentazione del reddito ISEE. La dr.ssa CORSELLO, rappresentato che quanto posto in essere rientra nei poteri generali di vigilanza e controllo attribuiti, per legge, al Dipartimento del lavoro, tiene ad evidenziare che la direttiva non prevede alcun provvedimento di decadenza correlato ad una precisa soglia ma ha una finalità essenzialmente conoscitiva, le cui risultanze saranno rassegnate al Governo per le conseguenti decisioni di natura politica. Ribadisce, comunque, che l'esistenza di un disagio economico sociale è condizione necessaria per l'erogazione degli assegni previdenziali. (Alle ore 14.10 assume la presidenza il vicepresidente Giovanni Greco) Il VICEPRESIDENTE GIOVANNI GRECO passa al secondo punto all'ordine del giorno. (I rappresentanti sindacali UGL - ALE, CUB FLAICA, Comitato regionale ASU, ALBA e Associazione comitato regionale ASU entrano nella sala riunioni) I rappresentanti sindacali dei lavoratori ASU espongono la preoccupazione della categoria in ordine ai recenti provvedimenti. L'assessore per il lavoro BONAFEDE ribadisce quanto evidenziato nella precedente audizione dal Dirigente generale in ordine alla portata conoscitiva della richiesta. (I rappresentanti sindacali UGL - ALE, CUB FLAICA, Comitato regionale ASU, ALBA e Associazione comitato regionale ASU escono dalla sala riunioni) Il VICEPRESIDENTE GIOVANNI GRECO passa al terzo punto all'ordine del giorno. (I rappresentanti dei lavoratori PIP ex emergenza Palermo entrano nella sala riunioni) I rappresentanti dei lavoratori PIP ritengono ingiustificato il provvedimento di esclusione, sollevando, in particolare, la questione della portata retroattiva con riferimento del criterio del reddito 2013. La seduta è tolta alle ore 15.30.


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