|
New
|
|
|
29/05/2014 - Manovrina approvata in salvo gli stipendi di forestali e precari
PALERMO. Clima teso all' Ars nel corso del
dibattito sulla ''manovrina'' che, nella tarda
serata di ieri, è stata approvata da una
maggioranza trasversale: 48 sì, 10 astenuti (i
''grillini''). Nessun voto contrario. Gli animi si
sono accesi sull' emendamento di Giunta
relativo alla riduzione a 160mila euro del tetto
massimo per gli stipendi dei dipendenti
regionali, mentre il dl Renzi a livello nazionale
lo fissa a 250mila. La norma riguarda i
burocrati della Regione e degli enti collegati: in
servizio e in pensione.
Il presidente dell' Ars, Ardizzone, prima di
mettere in discussione l' emendamento, ne ha
rilevato l' incostituzionalità, essendo in
contrasto con l' art. 14 dello Statuto, dove si
stabilisce che l' Ars ha poteri di legislazione
esclusiva anche sullo «stato giuridico ed
economico degli impiegati e funzionari della
Regione, in ogni caso non inferiore a quello
del personale dello Stato». Emendamento che
il presidente dell' Ars avrebbe potuto
dichiarare inammissibile per incostituzionalità.
E tuttavia, l' ha messo in discussioSanità ne,
avvertendo che la norma potrebbe essere
impugnata dal Commissario dello Stato.
Anche la sua retoroattività suscita perplessità.
Il governatore, Crocetta, riconosciuta la fondatezza dei rilievi di Ardizzone, ha preferito andare avanti
avvertendo che, in caso d' impugnativa, la Regione si sarebbe difesa sostenendo che ha abbassato gli
stipendi massimi al di sotto di quelli nazionali a causa delle sue disagiate condizioni economiche.
Una sorta di richiamo alla Costituzione sulla parità dei conti. In ogni caso, la norma è a rischio.
Altro argomento che ha agitato gli animi l' abolizione del vitalizio a favore dei condannati per mafia:
emendamento M5S, bocciato.
Anche in questo caso è sorto il problema della costituzionalità, non essendo di competenza della
Regione legiferare in materia penale.
Si tratta di quello che più comunemente viene chiamato ''caso Cuffaro''. Il voto è stato preceduto da un
duro scontro tra il presidente dell' Ars, Ardizzone, e il capogruppo del M5S, Cancelleri.
Via libera è stata data alla norma sugli sportelli multi funzionali, con un un sub emendamento al testo
sui contratti degli operatori della Formazione che dovranno occuparsi delle azioni del Piano giovani. La norma modifica la natura dei rapporti di lavoro. Dopo la frase «forme contrattuali flessibili» è stata
inserita l' espressione «di lavoro subordinato».
Seicentomila euro euro sono stati destinati al Comune di Lipari per utilizzare gli expumex, che hanno
perso il lavoro a seguito della chiusura delle cave di pomice, in lavori socialmente utili. Approvata la
norma che assegna 109,1 milioni a enti, consorzi e associazioni: il cosiddetto allegato 1. L' art. 9 è stato
votato dopo che i deputati hanno accettato l' invito di Formica (lista Musumeci) al ritiro di tutti gli
emendamenti.
Bocciato un emendamento del Megafono, partito di Crocetta, che stabiliva l' assegnazione al Corfilac di
1.200 mila euro tratti dai fondi globali della Regione. Guerra anche sui fondi destinati agli enti residui
della extabella H. Ardizzone: «C' è tensione in Aula, non c' è unità sui fondi a enti, teatri, centri di
ricerca... Vado avanti mettendo ai voti tutti gli emendamenti».
A quel punto, su ivito di Crocetta, i firmatari hanno ritirato gli emendamenti, eccetto quelli legati al
finanziamento di enti pubblici: «Credo ci sia un' intesa generica per approvare il salva stipendi e il
salva Comuni subito. Mi impegno a trattare gli argomenti oggetto degli emendamenti con la manovra
bis. Ritiriamo, allora, tutto quello che non è rigorosamente destinato agli enti pubblici e saremo in
condizioni, nel giro di qualche giorno, di discutere della nuova manovra». L' ultimo capitolo approvato:
cento milioni a favore dei Comuni in bolletta.
La Sicilia
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|