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29/05/2014 - Quotidiano di Sicilia : ''Salvagente'' per gli ex Pip: sale a 40.000 il tetto del reddito per restare nel bacino
In 2.641 sono ufficialmente ''salvi'' all' interno
del bacino degli ex Pip. La Regione ha appena
varato la nuova graduatoria di chi ha diritto a
rimanere all' interno dell' esercito di precari
formato a suo tempo dal Comune di Palermo e
che da qualche anno è passato sotto la
gestione della Regione. Ma questa lista è stata
definitiva solo per qualche ora.
Infatti già da domani l' assessorato regionale al
Lavoro dovrà rimettere mano a tutto a seguito
dell' approvazione della norma ''Salva Pip''
votata dall' Ars, una sorta di sanatoria che farà
rientrare nel bacino di Emergenza Palermo
alcuni dei precari espulsi nei mesi scorsi.
L' aula ha votato un emendamento di riscrittura
presentato dal governo che modifica il tetto del
reddito familiare pari a 20 mila euro, introdotto
nell' ultima finanziaria regionale con una
norma voluta dal M5s. La soglia di 20 mila
euro di reddito Isee familiare sale a 40 mila
euro, mentre sono fatti salvi anche i lavoratori
con reddito individuale personale inferiore a 20
mila euro.
Prima dell' emendamento del governo, l' aula
aveva bocciato una norma dei grillini che
lasciava così com' era la normativa. Non solo:
è partita una concertazione con i sindacati per
chiarire anche la posizione di altri esclusi per
ragioni non di reddito ma di carichi penali
pendenti.
Anche qui l' intenzione sarebbe quella di fare rientrare tutti quelli inizialmente esclusi dal governo per
''gravi reati penali''.
Insomma, alla fine la manovra del governo di fare piazza pulita di alcuni precari è svanita come neve al
sole.
In parole povere delle 335 unità al momento escluse dal bacino la stragrande maggioranza rientreranno
anche perché quasi tutti hanno redditi inferiori ai 40 mila euro. Addio quindi ai risparmi che sarebbero
potuti maturare per le casse della Regione: i 4 milioni di euro l' anno si ridurranno a qualche centinaio di
migliaia di euro, nulla di più.
''Quanto votato dall' Ars sostiene la deputata regionale Mariella Maggio rende giustizia a quanti erano
stati esclusi perché conviventi con il nucleo familiare originario sia da single che come famiglia, così
come le tante donne che nel frattempo si sono sposate. Penso anche che sia giunta l' ora di avviare una
riflessione per fare uscire questi soggetti dalla dimensione di fruitori di assegno sociale e pensare ad
uno status diverso''.
Quindi da precari esclusi perché fuori dai parametri previsti dalla legge a potenziali stabilizzati: tipica
storia tutta in salsa siciliana.
Michele GiulianoOra sarà rielaborata la nuova graduatoriaAlla luce di questa novità introdotta dall' Ars l'
assessorato regionale al Lavoro sarà chiamato a rivedere le posizioni di tutti e 3 mila gli ex Pip, anche di
quelli quindi esclusi. Motivo per cui sarà varata nei prossimi giorni una nuova graduatoria che terrà
conto dei più ampi parametri inseriti in materia di reddito. Dal momento in cui ci sarà la pubblicazione
saranno dati i canonici 10 giorni per presentare eventuali opposizioni o ricorsi direttamente alla Regione
per segnalare eventuali errori di calcolo degli uffici. Il Presidente della Commissione Affari istituzionali
dell' Ars, Antonello Cracolici, parla di ''ingiustizia sociale'': ''Il legislatore ha deciso, a distanza di 12 anni,
di modificare le modalità di trattamento introducendo una regola diversa.
Purtroppo in Sicilia il sistema dei trattamento di sostegno al reddito è abbastanza diffuso ma noi
abbiamo fatto una norma che riguarda solo gli ex Pip, non abbiamo norme che regolano il reddito di
inserimento, ad esempio''. (mg)
Quotidiano di Sicilia
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