|
New
|
|
|
30/05/2014 - MF : Manovra tampone Via libera al pagamento degli stipendi.
Una manovra bis approvata dall' Assemblea
regionale siciliana che serve a mettere un
freno alla' emergenza stipendi dei 55 mila
lavoratori degli enti collegati alla Regione
Siciliana ma che, di certo, non risolve i
problemi finanziari della Sicilia. In tutto 233
milioni di euro (100 da destinare a forestali e
comuni provengono dalla minore spesa
sanitaria prevista per l' anno) che serviranno
per pagare gli stipendi degli enti collegati alla
Regione i cui dipendenti non ricevono
compensi da gennaio scorso. Ma sarà
comunque una manovra di scarso respiro,
come si diceva, dal momento che servirà a
pagare solo fino a giugno. Poi sarà necessaria
una manovra correttiva da preparare dopo il
giudizio di parifica da parte della Corte dei
conti.
Introdotto nella norma anche il tetto di 160 mila
euro ai dirigenti dell' amministrazione
regionale e delle società partecipate mentre
anche l' Assemblea regionale siciliana sta
preparando i tagli ai dirigenti ma anche del 5%
alle forniture in atto. Una norma dello Statuto,
infatti, prevede l' aggancio ai dirigenti statali il
cui tetto è stato fissato da Renzi a 240 mila
euro. Si tratta di una prima riforma di un
pacchetto elaborato dal presidente della
Regione Rosario Crocetta all' indomani del risultato elettorale per le Europee e che dovrebbe mettere in
campo leggi a favore della sburocratizzazione, dei testimoni di giustizia, dell' acqua pubblica,
semplificazione delle attività produttive e legge sui consorzi. «Le prime quattro leggi sono pronte,
alcune già per l' aula, altre per le commissioni», ha detto Crocetta, «ma andiamo veloci. La Sicilia ne ha
bisogno. L' esempio di ieri, dove in 48 ore si sono approvate cose importantissime che attendevano da
tre mesi, dimostra che se c' è la volontà unitaria in Assemblea, il miracolo di cambiare la Sicilia dal
profondo non è così lontano. Grazie a tutti i deputati che hanno mostrato senso di responsabilità e
sbloccato la legge. Adesso con coraggio proseguiamo su questa strada».
Soluzioni che però servono a tamponare un' emergenza ancora non risolta nelle sue cause come ha
sottolineato il segretario generale della Cgil Sicilia, Michele Pagliaro, «i problemi si ripresenteranno,
assieme a quelli che restano irrisolti, praticamente subito. Il governo e la politica non dormano dunque
sugli allori e trovino le soluzioni, sennò la situazione non potrà che peggiorare». Pagliaro aggiunge che
«a Crocetta, Cgil Cisl e Uil hanno già chiesto l' avvio di un confronto sulla revisione del bilancio, la lotta
agli sprechi e all' evasione fiscale, sulle strade insomma per reperire risorse per cofinanziare in primo
luogo gli interventi della programmazione europea».
Dello stesso tono le reazioni della Uil che continua «a sollecitare un atto di responsabilità a una politica
impegnata troppo spesso a litigare». Ma anche il sindacato guidato nell' Isola da Claudio Barone è dell'
avviso che «a giugno, infatti, questi problemi si ripresenteranno e i lavoratori vivranno ancora una
condizione di emergenza». «È necessario», si legge in una nota a firma del segretario regionale,
«avviare il percorso di riforma del settore della Formazione professionale, troppe volte annunciato, e
mai realizzato. Per i lavoratori forestali non è più rinviabile la definizione di progetti di forestazione
produttiva e di tutela dell' ambiente, necessari a evitare ogni anno le consuete emergenze nell' Isola.
Bisogna ancora procedere al percorso di stabilizzazione dei precari dei Comuni e fare ripartire l' attività
di teatri ed enti culturali, fondamentali per la nostra regione. Per questo la Uil Sicilia manterrà lo stato d'
agitazione».
Fonte
ANTONIO GIORDANO MF ed. Sicilia
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|