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25/11/2014 - Precari, a rischio il lavoro di 20mila Allarme negli Enti locali siciliani. Le scadenze si avvicinano senza soluzioni
Sono 20 mila i precari degli Enti locali siciliani per i quali è a rischio l’immediato futuro. L’allarme lo lanciano tanti i Comuni quanto i parlamentari siciliani.
“L’Anci Sicilia è presente e continua a rappresentare le difficoltà che affrontano ogni giorno i Comuni siciliani e ancora di più i lavoratori precari e le loro famiglie che non hanno certezze per il loro immediato futuro” , ha dichiarato Leoluca Orlando, presidente di Anci Sicilia.
“Attendiamo risposte urgenti dal Parlamento nazionale e ci auguriamo che si proceda con l’approvazione di un emendamento alla legge di Stabilità che consentirebbe la proroga per un anno dei contratti, quanto memo per un anno”.
“Per discutere di questi temi e per cercare soluzioni idonee ad avviare alla conclusione quest’annosa questione abbiamo convocato – continua Orlando – un Consiglio regionale straordinario”.
“E’ imprescindibile per buona parte dei Comuni siciliani l’approvazione dell’emendamento presentato da diversi Deputati siciliani – ha dichiarato Salvo Lo Biundo, Vice presidente Anci Sicilia con delega alle Politiche del Personale degli Enti locali – proprio perché serve a scongiurare il non avvio delle procedure di stabilizzazione da parte dei Comuni per una buona parte della platea dei precari”.
“Ritengo comunque che sia indispensabile un intervento normativo a parziale modifica del Decreto D’Alia (D. L. 101/2013) – continua Lo Biundo – perché l’eventuale proroga, per quanto sia necessaria, sarebbe semplicemente un rinvio e non la soluzione definitiva del problema”.
Ma preoccupazione arriva anche dai 5 stelle secondo i quali la legge 125 del 2013 e la legge regionale 30 del 2014 dettano la procedura per la stabilizzazione dei lavoratori precari delle pubbliche amministrazioni, ma non tutte le amministrazioni posseggono gli stringenti requisiti previsti dalla normativa ed il Governo regionale non ha ancora reso noto come intenda procedere.
Il Movimento 5 Stelle presenta quindi un’interrogazione all’Ars e sollecita il presidente Crocetta e l’assessore al Lavoro: “Si verifichi, come prima azione, l’effettivo numero di lavoratori precari che potranno essere stabilizzati, numero ad oggi ignorato”. “Ma soprattutto, – aggiunge il capogruppo Valentina Zafarana, prima firmataria dell’atto parlamentare – si pensi sin da ora a trovare soluzioni alternative concrete per quel bacino di lavoratori che non beneficeranno del processo di stabilizzazione prevista dalla legge”.
Le procedure di stabilizzazione dei precari, infatti, prevedono dei vincoli tali per cui moltissimi lavoratori ne resteranno esclusi: intanto il rispetto del patto di stabilità interno; il limite massimo del 50% delle risorse destinate alle procedure assunzionali dall’Ente utilizzatore; nonché il rispetto del vincolo di riduzione della spesa per il personale, come indicato dalla legge n. 296 del 2006.
“La nostra paura – concludono i 14 deputati M5s all’Ars – è che questo governo, anche questa volta, arrivi in ritardo ma, soprattutto, impreparato alla scadenza definitiva dei contratti precari del 31 dicembre. Nulla si muove, e tra i mille proclami di Crocetta non c’è traccia di una paventata soluzione per le migliaia di precari che resteranno senza lavoro tra poco meno di un mese e mezzo”.
http://palermo.blogsicilia.it/precari-a-rischio-il-lavoro-di-20mila-allarme-negli-enti-locali-siciliani/278570/
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