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23/12/2014 - Primo sì al bilancio fra i dubbi di Crocetta ''Caro assessore servono più entrate''
MENTRE da Roma arriva una doccia gelata per duemila
precari degli enti locali siciliani che dal 1° gennaio
rischiano di non avere più un contratto, a Palazzo d'
Orleans, nonostante qualche frizione tra il governatore
Crocetta e l' assessore Baccei, arriva il via libera della
giunta a un bilancio che prevede soltanto il pagamento
di stipendi per regionali e dipendenti di enti controllati
fino ad aprile. Adesso all' Ars scatta una corsa contro il
tempo senza precedenti per approvare l' esercizio
provvisorio entro il 31 dicembre ed evitare che a
gennaio la macchina amministrativa si fermi del tutto a
causa della mancanza di fondi.
Ieri il supertecnico dell' Economia, Alessandro Baccei,
ha portato in giunta il Documento di programmazione
economica e il bilancio provvisorio. Sul primo fronte
viene confermata un' analisi durissima sullo stato dei
conti regionali e la previsione di avvio di «tagli
consistenti» in diversi comparti: dal personale alle
società partecipate, dal sistema pensionistico dei
regionali alla riduzione dei fondi per i forestali. Sul fronte
del bilancio provvisorio, considerando il buco da 3,6
miliardi di euro rispetto ai conti 2014, viene previsto a
stento il pagamento degli stipendi dei regionali e dei dipendenti degli enti controllati fino ad aprile.
Baccei ha presentato anche un elenco di riforme da approvare per chiedere poi a Roma un aiuto sui
conti, ma Crocetta non è del tutto soddisfatto del lavoro fatto dall' assessore. Il governatore chiede che,
oltre ai tagli, vengano messe in campo riforme per incrementare le entrate: «Su questo fronte non ho
visto ancora nulla», ha detto al suo staff prima di entrare in giunta.
Dal canto loro i sindacati sono già sul piede di guerra: «Sul bilancio regionale siamo pronti al confronto,
sapendo che i tempi sono brevi e la strada stretta, in ogni caso non consentiremo altra macelleria
sociale dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil non è accettabile infatti che al centro
della spending review ci siano sempre i lavoratori, quando in continuazione emergono scandali che
danno il senso che il vero buco nero della Sicilia e dell' Italia sono la corruzione e l' illegalità e le
mancate riforme».
Per il governo Crocetta si annuncia un inizio d' anno molto caldo. A Palazzo d' Orleans puntano tutto sul
tavolo che dovrà essere aperto a Roma con Palazzo Chigi per cercare di trovare una soluzione al buco
nei conti regionali.
Intanto da Roma arriva una doccia gelata per duemila precari degli enti locali. Al Senato non passa la
deroga per la proroga dei contratti nei Comuni in dissesto o in fase di riequilibrio finanziario: da Catania
a Cefalù una trentina di enti locali rischiano dal 1° gennaio di non poter garantire un futuro ai precari. La
La Repubblica ed . Palermo
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