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31/12/2014 - La mini finanziaria slitta al 3 gennaio dopo il sì della commissione Bilancio. Approvato il ddl ''salva Pip''. Gli altri precari dovranno ancora attendere.

PALERMO Con 48 voti a favore e uno contrario l' Ars ha approvato ieri sera il disegno di legge che garantisce ai precari ex Pip gli stipendi per dicembre 2014. Lo stanziamento previsto è di due milioni e la norma entrerà in vigore lo stesso giorno della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Gli stipendi dei quattro mesi successivi saranno finanziati con l' esercizio provvisorio, il cui testo, come stabilito dai capigruppo ­ dovrebbe essere esaminato dall' Ars nella seduta del 3 gennaio. In quella sede si dovrebbe procedere anche all' esame del disegno di legge che proroga di un anno la durata dei contratti dei precari degli enti locali, compresi quelli che lavorano in comuni in dissesto o in pre ­dissesto. A chiedere che si approvasse subito il disegno di legge per gli ex Pip è stato lo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta. «Occorre salvaguardare ­ ha detto in apertura di seduta ­ il contributo a loro favore, dal momento che si pone il problema della co pertura del mese di dicembre». «Siamo stati severi ­ ha aggiunto ­ rispetto agli abusi del passato, ma rispetto ad un lavoro svolto e certificato e ad un diritto acquisito, rivolgo l' invito a sanare questa situazione. Il bacino è già definito per legge, stiamo solo chiedendo lo spostamento di un capitolo di bilancio». Intanto la commissione Bilancio, a conclusione di una seduta fiume iniziata lunedì e terminata intorno alle 6,30 di ieri mattina, ha completato l' esame del testo del disegno di legge che autorizza il governo all' esercizio provvisorio del bilancio. In realtà, visti i numerosi emendamenti, diversi dei quali di carattere sostanziale, quello approvato dalla commissione è un mini ­bilancio per la durata di quattro mesi. Tant' è che il pre sidente dell' Ars Giovanni ardizzone, nell' annunciare l' iscrizione all' ordine del giorno, ha avvertito che articoli e commi approvati in commissione sarebbero stati esaminati anticipatamente dagli uffici della presidenza e quelli non in linea con la norma generale che disciplina il ricorso all' esercizio provvisorio sarebbero stati accantonati per quando si discuterà il bilancio vero e proprio. La scelta di approvare subito il ddl per gli ex Pip e rinviare gli altri provvedimenti al 3 gennaio, è stata però contestata in aula dal deputato del Pd Giuseppe Laccoto, secondo cui, oltre al provvedimento concordato dai capigruppo si sarebbe dovuto esaminare e approvare subito anche quello per i precari dei comuni. «I comuni ­ ha avvertito dalla Tribuna parlamentare ­ hanno già convocato le giunte per prorogare i contratti dei precari. Sarebbe il caso, quanto meno, di incardinare anche questa proroga nella giornata di oggi». «Il governo ­ ha subito replicato Crocetta ­ ritiene prioritaria l' approvazione della norma sui Pip perché in principio erano coperti dai Fondi Pac. Ma dopo la legge di stabilità con cui il governo nazionale avoca a sé quei fondi, si è posto il problema della copertura anche per il mese di dicembre». Anche per il deputato del Pd Filippo Panarello, però, si sarebbero dovute discutere subito «anche le altre norme. Non possiamo dare l' immagine ­ ha spiegato ­ di un parlamento che legifera solo in base alle persone che stanno fuori dal Palazzo a chiedere legittimamente delle risposte». «Siamo in una condizione di grande emergenza ­ ha subito replicato il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone ­ e sentire alcuni deputati di maggioranza inserire nuovi elementi di disturbo, quando finalmente abbiamo trovato una soluzione per 2.700 lavoratori Pip, è davvero surreale». «Oggi alcuni oppositori di maggioranza ­ ha spiegato il capogruppo della Lista Musumeci Santi Formica ­ stanno complicando i lavori, già complicati, per mettere una pezza ai ritardi del governo». Gazzetta del Sud


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