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20/02/2015 - Ars – V commissione : Resoconto della seduta del 18/02/2015 . Gli Asu pronti a ritornare nei Beni culturali della Regione Sicilia
Di seguito il resoconto della seduta del 18/02/2015 della V Commissione, Cultura formazione e lavoro , che al secondo punto all’ ordine del giorno, ha trattato le problematiche del personale ASU,utilizzato presso il dipartimento regionale beni culturali:
1. Audizione dell’Assessore regionale per i beni culturali e l’identità
siciliana e dell’Assessore regionale per le autonomie locali e la funzione
pubblica in ordine alla vertenza relativa ai vincitori del concorso per
operatore tecnico presso l’Assessorato medesimo;
2. Audizione dell’Assessore regionale per i beni culturali e l’identità
siciliana in or-dine alle problematiche del personale ASU utilizzato presso il
dipartimento re-gionale beni culturali;
3. Audizione dell’Assessore regionale per i beni culturali e l’identità
siciliana in or-dine alle problematiche del Parco archeologico di Selinunte e
all’attuazione dell’articolo 20, comma 12 della legge regionale n. 20 del
2000.
4. Esame per il parere, per le parti di competenza, dei seguenti disegni di
legge:
- n. 911 Bilancio di previsione della Regione siciliana per l’esercizio
finanziario 2015 e bilancio pluriennale per il triennio 2015-2017 (Seguito);
- n. 912 Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2015. Legge di
stabilità regionale (Seguito);
5. Esame del disegno di legge n. 855 Recepimento della legge 7 ottobre 2013,
n. 112 e successive modifiche ed integrazioni (Seguito).
Testo del Sommario
La seduta inizia alle ore 11:55.
Il PRESIDENTE dichiara aperta la seduta e passa alla
trattazione del primo punto all’ordine del giorno,
recante ‘Audizione dell’Assessore regionale per i beni
culturali e l’identità siciliana e dell’Assessore
regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica
in ordine alla vertenza relativa ai vincitori del
concorso per operatore tecnico presso l’Assessorato
medesimo’.
Il PRESIDENTE constata l’assenza di entrambi gli
Assessori nonché dei soggetti interessati e aggiorna la
materia ad altra eventuale seduta da tenersi in avvenire.
Il PRESIDENTE passa alla trattazione del secondo punto
all’ordine del giorno, recante ‘Audizione dell’Assessore
regionale per i beni culturali e l’identità siciliana in
ordine alle problematiche del personale ASU utilizzato
presso il dipartimento regionale beni culturali’.
L’on. Giovanni GRECO stigmatizza l’assenza degli
Assessori dei competenti Rami dell’Amministrazione che
malgrado l’invito non si sono presentati. Critica la
gestione della vicenda degli ASU in quanto vi sono
lavoratori inutilizzati per colpe non loro ma
riconducibili a coloro che dovrebbero organizzare le
attività e si sono rivelati incapaci di riuscire
nell’intento a fronte di siti archeologici spesso chiusi
con pubblico scandalo.
Il PRESIDENTE ricorda all’on. Giovanni Greco che
l’Ufficio di Presidenza della Commissione, di cui il
medesimo on. Giovanni Greco è parte, si è sempre
prodigato per assicurare la presenza degli Assessori ai
lavori della Commissione. Tuttavia il prof. Purpura,
Assessore regionale per i beni culturali e l’identità
siciliana, ha comunicato che in data odierna ha dovuto
attendere ad un importante impegno della sua carica che
gli ha impedito di presenziare ai correnti lavori di
Commissione. Malgrado ciò ritiene che l’audizione possa
egualmente essere proficua in quanto sono presenti il
Direttore generale del competente Dipartimento
dell’Assessorato per i beni culturali e l’identità
siciliana, dott. Giglione, e il Capo di Gabinetto
dell’Assessore Purpura, d.ssa Vitalba Vaccaro, nonché la
d.ssa Li Volsi espressamente delegata a partecipare alle
presente seduta dalla d.ssa Corsello a mezzo nota.
Il sig. GRECO, rappresentante UGL, si duole della
mancanza degli interlocutori politici del Governo.
Precisa che il tema dell’audizione consiste nell’analisi
della situazione di 14 lavoratori rimasti privi di ente
che in un primo tempo furono sospesi mentre in un secondo
momento sono stati reintegrati nell’elenco unico.
Rammenta che vi sono soggetti che non percepiscono il
sussidio da aprile in violazione di una circolare
ministeriale. Riporta il problema rappresentato dal
mancato pagamento dei premi assicurativi contro gli
infortuni sul lavoro e contro la responsabilità civile.
Riferisce che i lavoratori sono disposti a fare sacrifici
pur di mantenere la sicurezza di quel reddito che, seppur
esiguo, rappresenta la loro fonte di reddito. Ritiene
paradossale che alcuni lavoratori rimangano a casa per il
mancato pagamento di premi assicurativi per un minuto
ammontare di poche migliaia di euro complessivi.
Il sig. MALLIA, presidente associazione ASU, si rammarica
per l’assenza degli Assessori competenti ed afferma che i
lavoratori non chiedono altro che poter lavorare.
Il sig. SARDO, portavoce associazione ASU, censura
duramente la lentezza della burocrazia regionale. Ricorda
che i lavoratori ASU hanno il diritto ad accedere ad un
percorso di stabilizzazione. A proposito del mancato
pagamento dei premi chiede di capire se mancano i fondi e
se vi sono problemi di altra natura. Puntualizza che i
lavoratori sono disponibili a ricollocarsi presso altri
enti del bacino ASU.
Il sig. MANGANO, rappresentante associazione ASU Sicilia,
propone di utilizzare i lavoratori ASU anche nelle
biblioteche. Si sorprende che esistano enti i quali
ritengano di non dover pagare i premi assicurativi a
fronte di un’estrema chiarezza normativa. Richiama
l’articolo 5 della legge n. 255 del 1997. Ribadisce che
gli ASU desiderano lavorare ed aiutare la Sicilia ad
aumentare l’attrattività turistica.
Il sig. BORRELLI della UIL riprendendo il tema del
mancato pagamento dei premi assicurativi precisa che tale
inadempienza riguarda solo i lavoratori privi di ente,
mentre ovviamente coloro che risultano ordinariamente
ingaggiati presso un ente non vivono questo problema.
Afferma che occorre distribuire meglio il personale sul
territorio evitando lunghe trasferte a persone che
percepiscono redditi bassi talché le spese di viaggio
erodono la consistenza del sussidio percepito. Suggerisce
di utilizzare i lavoratori ASU per aprire i musei nelle
domeniche e nei festivi.
Il PRESIDENTE rammenta che l’Assessore Purpura in altra
sede aveva espresso l’indirizzo di valorizzare le risorse
umane del bacino ASU con il fine di aumentare le aperture
domenicali e festive.
L’on. PANARELLO chiede di conoscere dove abbiano prestato
la propria attività i 14 lavoratori ASU rimasti senza
ente e chi li abbia mandati presso tale utilizzatore.
Il sig. GRECO, rappresentante UGL, riferisce che prestano
l’opera presso l’amministrazione dei beni culturali e che
li ha ivi mandati il competente centro per l’impiego.
L’on. PANARELLO esprime stupore per una simile decisione
del centro per l’impiego che rischia di creare un
pericoloso precedente in quanto tale centro ha inviato
presso un utilizzatore pubblico soggetti che non fossero
ingaggiati presso un ente o una cooperativa aggirando
così uno schema di riferimento individuato dalla legge.
Riflette sul fatto che, ove a tale situazione non venisse
posto immediato rimedio, nell’imminente futuro potrebbero
crearsi altri meccanismi di elusione dell’obbligo di
inquadramento presso un ente che rivesta la qualità di
datore di lavoro anche ai fini del pagamento degli oneri
assicurativi.
La dott.ssa LI VOLSI, dirigente di servizio presso
l’Assessorato per la famiglia, le politiche sociali e il
lavoro, compie una precisazione tecnica limitando il
ruolo del centro per l’impiego che è solo quello di
indirizzare i lavoratori a fronte di una richiesta,
mentre l’aspetto dei controlli compete all’Ispettorato
del lavoro. Ove dovessero emergere incongruenze nelle
ispezioni, come in effetti talvolta è accaduto, si
provvede di conseguenza. Precisa in ogni caso che
l’assegnazione presso il settore dei beni culturali è
stata provvisoria e non elide la distinzione tra il
soggetto utilizzatore e il soggetto che formalmente
riveste la qualifica di datore di lavoro. Riconduce le
ipotesi di utilizzazione presso il settore dei beni
culturali a tre diversi casi. Descrive i passaggi
necessari per giungere alla sottoscrizione dei protocolli
d’intesa. Ricorda che a partire dal decreto n. 81 del
2000 in tale ambito non vi sono più i progetti sostituiti
dagli atti di prosecuzione delle attività socialmente
utili per tutte le finalità individuate dal soggetto
utilizzatore.
L’on. PANARELLO ribadisce che era stata stabilita
l’impossibilità di rapporti diretti tra uffici pubblici e
ASU sicché è doveroso il tramite dell’ente o cooperativa.
Il sig. BORRELLI della UIL condivide l’opinione espressa
dall’on. Panarello poiché a pensare diversamente si
finirebbe per aggirare il compito delle cooperative
ponendo ogni onere a carico dell’Amministrazione.
La dott.ssa LI VOLSI aderisce all’opinione prospettata
dall’on. Panarello e condivisa dal sig. Borrelli,
segnalando che le precedenti precisazioni avevano solo
carattere tecnico senza scopo di infirmare il criterio
fondamentale che l’utilizzatore, specie se appartenente
alla sfera pubblica, non può coincidere con il datore di
lavoro.
L’on. Giovanni GRECO manifesta meraviglia per l’accaduto
e chiede che gli Uffici dei competenti Assessorati
forniscano copia degli atti adottati.
La dott.ssa LI VOLSI aggiunge che nel momento in cui il
centro per l’impiego collocò quei lavoratori presso i già
ricordati uffici non era ancora emerso che i lavoratori
fossero rimasti privi di ente e, per effetto di ciò,
privi di coperture assicurative.
Il sig. GRECO, rappresentante UGL, richiamando una
precedente risoluzione adottata dalla Commissione,
sottolinea l’imprescindibilità dell’inquadramento presso
un ente per tutti i lavoratori.
L’on. ZAFARANA afferma che occorre procedere con equità
verso tutti i soggetti interessati evitando
discriminazioni. Chiede al Governo di fare chiarezza sui
numeri e sui passaggi burocratici che hanno retto queste
fasi di transito dei lavoratori.
Il dott. GIGLIONE, Dirigente generale dipartimento
regionale beni culturali e identità siciliana, descrive
l’operato del Dipartimento da lui diretto partendo dalla
quantificazione degli operatori necessari nei diversi
siti e inviando la richiesta di 336 persone al
Dipartimento Lavoro. Illustra le regole poste a base
dell’utilizzazione. Sennonché aggiunge che l’iter si è
arrestato quando è emerso il problema del mancato
pagamento dei premi assicurativi per l’INAIL e per la
responsabilità civile. Spiega che tale questione dei
premi assicurativi non consiste né nell’ammontare della
somma né tanto meno in un intoppo burocratico, bensì
rappresenta un rilevante problema di titolarità giuridica
del rapporto e di imputazione di responsabilità sul
soggetto che giuridicamente riveste la figura di datore
di lavoro. Quando il Dipartimento ha avuto notizia del
fatto che i lavoratori fossero privi di copertura ha
immediatamente sospeso l’utilizzazione. Esorta tutti a
non sottovalutare tale notevole problema. Precisa che da
parte dell’Assessorato, permanendo l’esigenza, non vi
saranno ostacoli a riavviare la procedura non appena i
soggetti interessati avranno nuovamente le coperture
assicurative.
L’on. PANARELLO, rilevando che le parole del dott.
Giglione si inquadrano perfettamente nella questione
giuridica posta poc’anzi, reputa che il ruolo del centro
per l’impiego debba essere quello di inviare innanzitutto
i lavoratori rimasti senza ente presso una cooperativa o
altro soggetto che funga da datore di lavoro.
Il sig. MANGANO propone di aprire la mobilità all’interno
della categoria dei lavoratori ASU presso i diversi enti.
Il PRESIDENTE, poiché dall’ampio ed approfondito
dibattito sono emersi i punti nodali, invita tutte le
parti a compiere il proprio compito.
Il PRESIDENTE passa alla trattazione del terzo punto
all’ordine del giorno recante ‘Audizione dell’Assessore
regionale per i beni culturali e l’identità siciliana in
ordine alle problematiche del Parco archeologico di
Selinunte e all’attuazione dell’articolo 20, comma 12,
della legge regionale n. 20 del 2000′.
Il PRESIDENTE, rilevata l’assenza dell’Assessore per i
beni culturali e l’identità siciliana, rinvia la materia
ad una successiva seduta.
Il PRESIDENTE passa alla trattazione del quarto punto
all’ordine del giorno recante l’esame per il parere, per
le parti di competenza, dei seguenti disegni di legge: n.
911 Bilancio di previsione della Regione siciliana per
l’esercizio finanziario 2015 e bilancio pluriennale per
il triennio 2015-2017 (Seguito) e n. 912 Disposizioni
programmatiche e correttive per l’anno 2015. Legge di
stabilità regionale (Seguito).
Il PRESIDENTE ricorda che tali disegni di legge verranno
posti all’ordine del giorno, secondo regolamento, per
l’intera sessione di bilancio finché non verrà espresso
il parere. Segnala che ancora il Governo non ha reso
nota la propria definitiva posizione sul tratto che
intende conferire alla manovra finanziaria che dovrà
essere comunque approvata entro la scadenza dell’attuale
fase di esercizio provvisorio. Riporta che in data 17
febbraio 2015 si è tenuto un vertice di maggioranza che
dovrebbe aver definito con il Governo l’orientamento in
ordine agli strumenti finanziari. Pertanto, in attesa
degli sviluppi aggiorna la materia ad altra successiva
seduta.
Il PRESIDENTE passa alla trattazione del quinto punto
all’ordine del giorno recante l’esame del disegno di
legge n. 855 Recepimento della legge 7 ottobre 2013, n.
112 e successive modifiche ed integrazioni (Seguito).
Il PRESIDENTE comunica che sul disegno di legge in
discussione la IV Commissione legislativa ha espresso
parere favorevole come risultante dalla nota distribuita
dagli Uffici a tutti i Commissari. La stessa IV
Commissione ha designato quale relatore per il parere
l’on. Giorgio Assenza. Inoltre informa che nel corso
dell’esame svoltosi in quella sede, è stato rilevato che
la formulazione del testo è eccessivamente ampia in
quanto il fine del disegno di legge è il recepimento
soltanto dell’articolo 7, comma 8 bis, della legge
nazionale. Tale rilievo è stato condiviso in quella sede
tanto dal Governo quanto dallo stesso presentatore del
disegno di legge on. Fazio il quale per le vie brevi ha
chiesto a questa Presidenza di poter conseguentemente
emendare il testo ed ha consegnato 2 emendamenti.
Indi il PRESIDENTE, preso atto della richiesta dell’on.
Fazio, ritenendone utile l’accoglimento e reputando,
tuttavia, opportuno assegnare a tutti i Deputati la
possibilità di presentare emendamenti, stabilisce di
assegnare un termine per gli emendamenti fino alle ore
13:10 di oggi. Precisa che la correzione del testo è
oltremodo necessaria affinché l’Esecutivo, al quale è
stata chiesta la relazione tecnica, possa formularla in
modo puntuale sul reale oggetto dell’intervento
legislativo. Aggiunge che tale termine per presentare gli
emendamenti non impedisce la riapertura a futuri
emendamenti del testo che potranno essere presentati più
avanti quando si svolgerà l’esame degli articoli secondo
l’ordinaria procedura.
Si svolge un veloce dibattito tra gli On.li Giovanni
Greco, Zafarana, Ciancio e Cascio che condividono
l’orientamento della Presidenza.
Il PRESIDENTE comunica che allo scadere del termine
risultano presenti in Commissione solo i 2 emendamenti a
firma dell’on. Fazio di cui già si era data notizia.
Indi il PRESIDENTE passa all’esame degli emendamenti
ponendo in votazione il primo emendamento che riformula
il titolo della legge.
Si procede alla votazione.
L’emendamento è approvato.
Il PRESIDENTE pone in votazione il secondo emendamento
che corregge il rinvio – presente nella rubrica e nel
testo dell’articolo 1 – alla legge 7 ottobre 2013, n. 112
limitandolo al solo articolo 7, comma 8bis.
Si procede alla votazione.
L’emendamento è approvato.
La COMMISSIONE dà mandato al Presidente per il
coordinamento del testo.
La COMMISSIONE, inoltre, tenuto conto che su tale
disegno di legge di iniziativa parlamentare era stata
richiesta, al fine di verificare se comporti nuove o
maggiori spese ovvero diminuzione di entrate per il
bilancio regionale, la relazione tecnica prevista
dall’art. 67 ter del Regolamento generale dell’ARS,
delibera di richiedere al Governo regionale la verifica
e la quantificazione degli oneri finanziari derivanti
dal testo risultante dal coordinamento con gli
emendamenti approvati in data odierna.
Il PRESIDENTE, non avendo altri chiesto di parlare,
dichiara chiusa la seduta.
La seduta è tolta alle ore 13.20.
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