|
New
|
|
|
13/10/2016 - Lavoratori Asu :Ieri sit-in davanti al parlamento regionale . Rivendicato il diritto alla stabilizzazione.
Indetto dal CSA-Associazione ASU Sicilia e Confintesa, oggi migliaia di lavoratori impegnati in ASU, provenienti da tutta la Sicilia, hanno manifestato in sit-in davanti il Parlamento regionale, per rivendicare il loro diritto alla stabilizzazione.
Purtroppo a distanza di quasi 20 anni dall’inizio del loro servizio negli enti pubblici, direttamente o mediante interposizione di cooperative e associazioni, svolgendo mansioni al pari di tutti gli altri dipendenti, non hanno ancora un contratto di lavoro, percepiscono un assegno di utilizzo pari € 580,00 e nessun contributo versato. Lavorano in nero!
A riceverli in delegazione è stato l’assessore Miccichè, alla presenza dell’on Maggio e dell’on. Milazzo,.
I coordinatori del CSA-Associazione ASU Sicilia, Mario Mingrino e Vito Sardo, hanno chiesto di conoscere almeno le linee guida dell’idea del Governo per arrivare alla stabilizzazione.
L’Assessore ha ribadito le difficoltà economiche in cui versava la Regione e che ora che i conti sono in “salvo”, stanno cercando soluzioni di concerto con il Ministero, che portino ad un riordino delle norme attualmente vigenti inerenti i lavori socialmente utili, che possano sfociare in una stabilizzazione negli anni futuri, collocando i lavoratori in Enti carenti di personale.
Mingrino e Sardo, nonostante avrebbero auspicato che i lavori del Governo in merito alla problematica fossero più avanti, hanno apprezzato la volontà dell’Assessore di voler condividere il percorso normativo, che porterà avanti.
Di concerto con i lavoratori, che hanno riempito la piazza a cui va tutto il nostro apprezzamento per l’impegno mostrato, a cui sicuri che qualora che dopo l'apertura dell'assessore non troveremo risposte sicure e concretete attivare altre forme di protesta. La federazione CSA-Associazione ASU Sicilia resta in attesa di conoscere i prossimi sviluppi, a seguito di interlocuzione fra Regione e Stato, per apportare il proprio contributo.
Sembra superfluo ricordare che questi lavoratori vivono una vera emergenza sociale e che, qualora il Governo regionale non ottempera ai propri doveri in tempi strettissimi, redigendo un piano di stabilizzazione vero in tempi utili per proporlo nella prossima finestra legislativa, che sarà la finanziaria regionale, si potrebbe trasformare in tragedia per oltre 5000 famiglie!
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|