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23/10/2008 - Concertazione con i 26 precari Pietraperzia.

Pietraperzia. Si è aperta la concertazione tra i 26 articolisti e l'amministrazione comunale. Problema dell'incontro è stata la stabilizzazione sul posto di lavoro per gli articolisti che da circa un ventennio sono in uno stato di precarietà. L'unica conquista fatta in questo lungo lasso di tempo è stata la durato dell'orario di lavoro che da 18 ore e passato a 24 ore. La delegazione comunale è stata formata dal sindaco Caterina Bevilacqua l'assessore Michele Corvo e Giuseppe Vancheri, addetto al ramo; mentre per i 26 articolisti sono stati presenti: Giovanni Zarba, Rocco Vinci, Graziella Taibi, Lucia Alù, Filippina Miccichè, Giovanni Falzone e Adriana Puzzo. Il sindaco Caterina Bevilacqua a fine lavori ha dichiarato: «Per quanto dipende da noi diamo la disponibilità perché agli articolisti venga concessa la stabilizzazione. Mi sembra umanitario che a queste persone che hanno vissuto un ventennio di precarietà venga data la giusta tranquillità a loro ed alle loro famiglie. Per la stabilizzazione c'è un iter da seguire, quindi con i nostri uffici e con la loro presenza e collaborazione andremo avanti con sinergia». «Il dialogo - dichiara Giovanni Zarba, uno degli articolisti - è stato propositivo e franco; abbiamo trovato terreno fecondo nel sindaco Caterina Bevilacqua; ora in un contesto sinergico faremo la trafila per portare a compimento lo spinoso problema». «Per quanto riguarda gli adempimenti del consiglio comunale - dichiara il presidente Michele Bonaffini - noi siamo d'accordo a fare la nostra parte. Il problema va risolto con la collaborazione di tutti e vogliamo agire seriamente per trovare la giusta soluzione». Gli articolisti sono esasperati del loro stato e quindi con un loro documento hanno lanciato un appello a tutte le forze politiche e sindacali, dove affermano: «Si chiede a tutti di farsi carico del problema e di dare una risposta a degli "ex giovani" che sono invecchiati aspettando una sistemazione che come dice la nostra Costituzione "assicuri al lavoratore un'esistenza libera e dignitosa. Vogliamo e cerchiamo l'impegno di tutti per dare risposte concrete alle nostre famiglie». Giuseppe Carà


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