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28/04/2009 - Statali/ Brunetta: 85% precari regolarizzabili, soldi ci sono -2-
Roma, 28 apr. (Apcom) - ''Il fenomeno - sottolinea il documento con la sintesi dei risultati del monitoraggio - risulta assolutamente nei limiti fisiologici (fatte alcune eccezioni, la situazione dei comuni siciliani in particolare). Il personale con i requisiti previsti dalle leggi vigenti è mediamente inferiore al 2% degli organici per oltre il 95% delle amministrazioni e comunque inferiore al 5% degli organici anche considerando i contratti di limitata anzianità, le collaborazioni, ecc''. Nella sola Sicilia i lavoratori precari già regolarizzati o da regolarizzare sono oltre 2 mila (2.333), mentre quelli in possesso dei requisiti in Sicilia superano il numero dell'intera Italia (18.521 contro 15.746). E ancora, mentre in Italia la percentuale del personale regolarizzabile arriva all'85%, in Sicilia sale al 97%. Le posizioni disponibili in dotazione organica per le stabilizzazioni sono significativamente numerose in tutto il paese, meno numerose in Sicilia. Il maggior numero di unità di personale in possesso dei requisiti è dipendente dalle aziende sanitarie e ospedaliere, in particolare nelle regioni della Puglia, Sicilia, Campania, Calabria e Marche. Nel 19% dei casi le amministrazioni non hanno intenzione di assumere a tempo indeterminato personale che pure possiede i requisiti (13% in Italia, 23% in Sicilia). In conclusione, dal monitoraggio è emerso che ''il problema del precariato non è un problema legislativo e ogni ulteriore slittamento generico dei tempi non affronta nè aiuta la soluzione dei problema. Si tratta di un problema, più che legislativo, di organizzazione o in via secondaria di risorse. Fatti salvi alcuni casi specifici, nella grande maggioranza dei casi, le amministrazioni con personale regolarizzabile hanno posti in pianta organica e risorse economiche sufficienti, ma sono complessi gli strumenti attuativi''.
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