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06/05/2009 - L'estate calda del pubblico impiego

Una volta c'era l'autunno caldo, lo spauracchio che il sindacato sventolava dopo le ferie annunciando gli scioperi imminenti. Adesso c'è poco da minacciare: la crisi ha investito tutti i settori, compreso il pubblico impiego e le amministrazioni sono costrette a tagliare, i sindacati a farsene una ragione, insieme ai lavoratori. Non siamo in autunno, solo in primavera, alla vigilia dell'estate. L'estate calda dell'occupazione pubblica si preannuncia in tutta la sua drammaticità, e sta cominciando a colpire intanto i più deboli, i precari. Era nell'aria ed è arrivata la prima mazzata. A Comiso è intenzione del Comune l'assunzione del personale ex asu, ma i quasi 200 precari che hanno presentato la richiesta di stabilizzazione avranno difficoltà ad essere collocati. Intanto non c'è stata la proroga del contratto che è scaduto il 30 aprile, circostanza che ha spinto la Cgil a chiederla a gran voce fino al 30 giugno, insieme all'avvio di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali, per ''mettere in atto tutte le misure di politica attiva che sappiano costruire percorsi di inserimento lavorativo e di inclusione di quanti sembrano oggi senza speranza di lavoro, dopo aver prestato la loro professionalità per anni per conto del Comune''. In campo anche il Pd che ha chiesto un incontro urgente con il Prefetto di Ragusa per rappresentare la grave tensione sociale che si sta determinando a Comiso per i mancati rinnovi contrattuali per i precari e il rischio licenziamenti in altri servizi gestiti dal comune, e per richiedere un intervento finalizzato a prorogare i contratti per tutti i precari, avviando un percorso concertativo per salvare questi posti di lavoro. Intanto a Modica riprende la vertenza dei dipendenti comunali e le organizzazioni sindacali di categoria, mettono in mora gli amministratori. Chiedono il pagamento degli stipendi di marzo ed aprile, l'avvio della trattativa per il pagamento delle spettanze arretrate, notizie certe in merito alla liquidazione dell' indennità relativa al 2007 ed al 2008. Le organizzazioni sindacali di categoria hanno promosso per venerdì, dalle 10 alle 12, nell'aula consiliare di palazzo San Domenico, un'assemblea dei lavoratori. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente con l'amministrazione comunale entro tempi brevissimi. Gli amministratori, infatti, seppur sollecitati più volte ad un confronto, si sono rifiutati. Qualora dovesse persistere quest'atteggiamento, ammoniscono le organizzazioni di categoria, si potrebbe prefigurare, da parte dell'amministrazione, un comportamento antisindacale. Problemi vecchi e che rimangono insoluti nonostante mesi di trattative con l'amministrazione comunale. Entro il mese di giugno l'Ente dovrebbe introitare le rate di Stato e Regione, per cui solo ad inizio estate si potrebbe sbloccare la situazione degli stipendi, mentre entro il 31 di questo mese, il consiglio comunale deve approvare il bilancio di previsione di quest' anno per potere procedere al pagamento di determinate spettanze contrattuali ai lavoratori. Entro giugno altra boccata d'ossigeno è rappresentata dagli incassi dell'Imposta Comunale sugli Immobili e, entro aprile, i contribuenti hanno pagato la tassa sui rifiuti solidi urbani dello scorso anno, permettendo all'amministrazione comunale di potere racimolare le somme necessarie per erogare due mensilità ai lavoratori della Multiservizi, anche se non sono bastati per coprire l'arretrato. Problemi anche a Pozzallo, dove l'amministrazione ha pagato una sola mensilità ai dipendenti comunali che ne attendono ben tre, mentre già bussano alle porte i dipendenti delle cooperative.


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