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12/05/2009 - Brunetta, 15mila lavoratori precari nella p.a. esclusa la Sicilia

Dall'indagine sui contratti di lavoro flessibile nella P.a., che abbiamo presentato al Parlamento e alle parti sociali, risulta che non siamo certo nell'ordine di 300-400mila precari nel pubblico impiego. Siamo invece nell'ordine dei 10-15mila, esclusa la regione Sicilia”. Così il ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, ha illustrato al Cnel i dati del monitoraggio effettuato dal Formez. Nel rapporto, infatti, si indicano in 15.746 i lavoratori con contratto di lavoro flessibile nella P.a. in possesso dei requisiti previsti per la regolarizzazione; mentre in Sicilia (monitorata separatamente in quanto dotata di una diversa normativa) la stessa tipologia di lavoratori interessa18.521 unità. Il ministro ha sottolineato che “questi 15mila lavoratori sono tutti percorsi di stabilizzazione, realizzabili in tempi brevi”. “Quindi -ha continuato- mandiamo un messaggio di tranquillità e di sicurezza, per chi ha i requisiti voluti dalle due finanziarie Prodi e dalle circolari Nicolais: cioe' i tre anni di servizio e lo svolgimento di un'attività 'gradita’ dagli enti di appartenenza”. “Stiamo mettendo in piedi -ha annunciato il ministro- con l'ausilio del Cnel e dell'Istat un sistema di monitoraggio stabile del lavoro flessibile”. “Ovviamente -ha poi specificato Brunetta- ci metteremo in correlazione alle indagini similari, ancorche' diverse, come quella della Ragioneria Generale dello Stato”. “Non e' certo nostra intenzione -ha aggiunto Brunetta- nascondere le cose: il fenomeno del lavoro flessibile esiste e non e' utile a nessuno sparare numeri a vanvera. La tutela dei lavoratori –ha concluso- sta proprio nel dire le cose come stanno”. “Sui lavoratori precari della P.a. abbiamo fatto un monitoraggio completo e trasparente”. Cosi' Carlo Flamment, presidente del Formez, ha introdotto la presentazione al Cnel del monitoraggio. “In 4.027 amministrazioni -ha detto- hanno inviato i questionari completi e ogni ente ha fornito circa 70 dati sul lavoro flessibile. La Sicilia e' stata invece monitorata a parte perche', in quella regione, il lavoro flessibile ha una legislazione diversa, non comparabile con il resto del Paese”.


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