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20/05/2009 - SICILIA: FAGONE PROPONE NORME PER STABILIZZAZIONE PRECARI

Si intitola “Norme per la stabilizzazione del personale in servizio con contratto a tempo determinato o impegnato in attività socialmente utili” il disegno di legge presentato dal deputato regionale, Fausto Fagone, all’Assemblea Regionale Siciliana. “Una Regione che vuole investire sul proprio futuro – spiega Fagone – non può non investire su una potenziale e concreta risorsa umana, qual è il personale precario che ha maturato competenze e professionalità in 20 anni di servizio prestato all’interno delle varie Amministrazioni Locali, Provinciali, Regionali, Enti e Istituti pubblici comunque denominati, sottoposti a controllo tutela e vigilanza dell’Amministrazione regionale”. Questo l’obiettivo primario della proposta di legge che si propone di non incidere nella già difficile situazione finanziaria regionale, giungendo nel contempo a una stabilizzazione definitiva dei precari attraverso una rimodulazione della spesa e un miglior impiego delle risorse economiche e umane disponibili. Ed è in particolare al precariato siciliano, quello dei 18mila articolisti in servizio con contratto a termine negli enti locali, che si rivolge il ddl. “Si ritiene indispensabile – continua Fagone – procedere da loro al fine di attuare misure di fuoriuscita reali e definitive nel tempo, riconoscendo dignità lavorativa e compiendo un sacrificio economico che abbia come fine la creazione di economie nel tempo, attraverso un corretto utilizzo delle risorse che trovano riscontro in una maggiore produttività e qualità dei servizi resi alla collettività”. Un tema, insomma, quello del precariato ritenuto dalla Regione prioritario sulla scorta delle ultime disposizioni legislative nazionali, della legge 6 agosto 2008, n.133 e delle disposizioni contenute nelle leggi finanziarie 2007, 2008 e 2009. “Il principio economico cardine del disegno di legge – conclude il deputato – si sviluppa attraverso un percorso articolato, che mira ad una gestione più oculata e proficua del personale in forza, da impegnare per il mantenimento, la crescita e l’attivazione di nuovi servizi o per dotare di un organico proprio gli Enti di nuova costituzione nati da consorzi, unioni di comuni o altro”.


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