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02/11/2009 - Cgil vs Comune di Siracusa, dibattito aperto

L’amministrazione comunale respinge l’accusa di ritardi nella ricerca di una soluzione sulla questione dei precari avanzata dal segretario confederale della Cgil, Enrico Tamburella. “I problemi e le risposte da dare a chi chiede certezza per il posto di lavoro sono chiari a tutti ed è intenzione dell’Amministrazione procedere in un clima di serene relazioni sindacali – ha dichiarato il sindaco, Roberto Visentin –. La situazione legislativa è in evoluzione e questo sta comportando un approfondimento da parte degli uffici, che non deve essere letto in alcun modo come un tentativo di ritardare le decisioni. Ci stiamo muovendo nell’assoluto rispetto dei lavoratori, che hanno diritto a risposte concrete, praticabili e per nulla superficiali”. A Tamburella replica anche il presidente del consiglio comunale, Edy Bandiera. “Non capisco sinceramente di quali manovre per creare confusione mi accusi. La sola riunione ufficiale sui precari alla quale ho partecipato – ha detto Bandiera – è la conferenza dei capigruppo che io stesso ho convocato, allargata al sindaco, Roberto Visentin, e al presidente della commissione Personale, Alfredo Romano, proprio per sollecitare l’amministrazione al rispetto dei tempi. Se, poi, l’esponente della Cgil si riferisce all’incontro che ho avuto nei giorni scorsi con una decina di lavoratori dietro loro specifica richiesta, allora è bene chiarire che è stato un invito da me accettato di buon grado, cosa che faccio sempre con chiunque mi voglia esporre qualche problema. Penso che sia mio preciso dovere farlo, a maggior ragione su una questione che riguarda il Comune. Nello specifico – ha concluso Bandiera – quell’incontro mi era stato richiesto per essere aggiornati sul nuovo disegno di legge sulla stabilizzazione dei precari in discussione all’Assemblea regionale siciliana. Proprio sull’argomento, nei giorni precedenti, in occasione di una mia missione a Palermo, avevo incontrato il presidente della commissione Lavoro dell’Ars, Fausto Fagone. Non credo proprio di avere invaso alcun campo o di avere ostacolato le normali relazioni sindacali”.


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