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12/11/2009 - I precari dei Consorzi di Bonifica di Sicilia chiedono aiuto alla chiesa e alla politica per realizzare il sogno della stabilizzazione
E’ stato un incontro proficuo, ricco di contenuti e finalizzato all’orientamento, quello consumato nella serata di lunedì sera nel salone del convento di Santa Maria del Gesù a Ispica, dove si è affrontato il problema sociale che cruccia i lavoratori precari dei Consorzi di Bonifica Siciliani. Erano presenti al convegno, i rappresentanti del movimento cattolico della diocesi di Noto, i deputati Regionali Roberto Ammatuna del P.D.
e Orazio Ragusa dell’UDC, il Sindaco di Ispica Avv. Piero Rustico, oltre ai numerosi precari dei Consorzi di Ragusa, Siracusa, Enna, Messina e Catania. Ad aprire il tavolo dei lavori con una premessa, il moderatore Don Stefano Trombadore della diocesi di Noto : “ la Chiesa non si pone come un soggetto politico, bensì per unire, collegare per dare spazio, è questo il senso della convocazione odierna''. La comunità - prosegue Don Stefano Trombadore – rappresenta una possibilità affinché tutti possiate esprimervi per realizzare il vostro problema. In nome della democrazia abbiamo formato un comitato spontaneo dei lavoratori precari dei Consorzi Siciliani – spiega il Presidente del comitato Rustico – prerogativa fondamentale per proseguire nel nostro progetto di stabilizzazione. Lo scorso luglio siamo riusciti con la nostra tenacia a farci inserire in un disegno di legge all’Ars, “norme urgenti per lo sviluppo” – continua Rustico – che, ci consentisse di lavorare per tutto il periodo dell’anno, come il personale amministrativo di cui all’art. 3 della L.R. 76/95. Bene, - termina Giovanni Rustico - il governo Lombardo ha accantonato l’art. 8, riguardante il personale dei Consorzi, dando priorità all’agrodolce e alle fiction televisive, inventandosi una “lettera denominata H”, per finanziare feste e sagre di associazioni per un importo complessivo di 60 milioni di euro. Questa sera mancano i sindacati – dice Antonio Ferrara responsabile dell’Azione Cattolica – per noi è fondamentale, è essenziale e non riesco a spiegarmi il motivo. Parliamo di bene comune, della gestione efficace delle acque, abbiamo bisogno di loro che rappresentano il baluardo del territorio. Manca il piano generale delle acque, strumento importantissimo per il rilancio della Bonifica Siciliana. I lavori proseguono con la regia di Don Stefano Trombadore che, chiama all’intervento la parte politica. A parlare per primo il deputato dell’Udc, Orazio Ragusa che, rivolto alla platea dei lavoratori afferma: “Vengono coinvolti i lavoratori con le rispettive famiglie, dove per tanti anni i Consorzi di Bonifica hanno utilizzato e adesso vogliono scaricare''. I Consorzi sono indispensabili- continua Ragusa – poiché offrono servizi essenziali e danno linfa vitale al settore dell’agricoltura. Non possiamo cancellare con un colpo di spugna i lavoratori dei Consorzi perché ci sono ed esistono. Questa battaglia si deve vincere tutti insieme, coinvolgendo anche i sindacati che, sono certo li troveremo. A seguire l’intervento del deputato del P.D. Roberto Ammatuna che afferma: “ la Chiesa cerca di interpretare i bisogni veri, tuttavia sono fiducioso nel pensare che in Sicilia dobbiamo focalizzare tre, quattro problemi importanti, dando la priorità all’eliminazione del precariato nell’isola''. Dobbiamo smettere – continua Ammatuna – questo scandalo delle assunzioni, presupposto fondamentale senza il quale non si può andare da nessuna parte. Tenete alta la schiena – termina Ammatuna rivolto ai lavoratori – non siate servi, bensì degli uomini per combattere, perché sono certo che tutti uniti insieme ai sindacati e all’apparato della chiesa ci riusciremo. Lapidario l’intervento del Sindaco della città, Avv. Piero Rustico che dice: “ mi auguro che Ispica possa essere un faro di speranza per tutti voi, da parte mia avrete solidarietà, sostegno e impegno per eliminare ogni forma di precariato''. Subito dopo è il vicario generale della diocesi di Noto Don Salvatore Cerruto a portare il contributo della Chiesa: “siamo disposti a produrre un’azione congiunta delle diocesi Siciliane, stilare un’interrogazione vescovile e di presentare il documento all’Ars, e ancora con spirito di umiltà chiede ai deputati presenti: Cosa vi attendete da noi? Perché non siete soli che cosa vi possiamo dare?. Secondo il mio modesto parere - termina Don Salvatore Cerruto - per raggiungere l’obbiettivo il nostro campo di battaglia deve essere il bilancio con la prossima finanziaria''. I deputati Regionali Ammatuna e Ragusa, rispondendo al vicario di Noto, concordano sul fatto che la Chiesa può fare molto per risolvere il problema, aggiungendo: noi deputati abbiamo orecchie molto attente al richiamo della Chiesa. Ammatuna e Ragusa hanno assunto l’impegno di riportare all’attenzione dell’Assemblea Siciliana il disegno di legge n°. 431 del 23 luglio “ norme urgenti per lo sviluppo”, recante all’ottavo punto la stabilizzazione dei precari dei consorzi di Sicilia, impegnandosi inoltre a coinvolgere anche tutti gli altri deputati della Provincia di Ragusa. Infine l’intervento di padre Stracquadanio che, pronuncia con rammarico il motivo della mancanza dei sindacati. Presso i sindacati – termina padre Stracquadanio – si è instaurata una forma di corporativismo, come dire oltre a loro, nessuno, e questa non è democrazia.
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