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29/12/2009 - Regolamentazione del patto di stabilità. Sindaci siciliani, fronte comune per precariato e stabilità

sindaci di diversi comuni dell’Isola (tra i tanti: Acireale, Ramacca, Scordia, Bronte, Licodia Eubea) si sono uniti per far fronte comune e affrontare insieme il problema della prosecuzione dei contratti dei precari e della regolamentazione del patto di stabilità interna degli enti locali. Il coordinamento dei Sindaci è stato costituito a Scordia alla presenza del rappresentante provinciale dell’Anci che si è rivolto al rappresentante regionale perché si faccia portavoce alla Regione Siciliana del problema. Ieri era previsto l’avvio della procedura per l’accordo Stato-Regione a Roma tra i rappresentanti del Governo e quelli della Regione Siciliana con una dichiarazione d’intenti per procedere alla deroga del patto di stabilità interno degli enti locali, procedura che presumibilmente avrà termine entro il mese di febbraio. Per l’immediata proroga dei contratti i sindaci chiedono una nota del Presidente della Regione diretta ai comuni o un’indicazione in tal senso dell’Assessore al lavoro che escluda le spese del personale precario da quelle rilevabili ai fini del computo del patto di stabilità interno anche alla luce dell’abrogazione dell’articolo 8 comma 4 della legge finanziaria regionale 2009, sulla cui legittimità si fonda invece la recente circolare del 4 dicembre 2009 dell’agenzia regionale per l’impiego. Una situazione per la quale aveva protestato il Malp acese che, in attesa di notizie “confortanti” da Roma e da Palermo, “continua l’assemblea permanente fino a quando non saranno adottati tutti i provvedimenti necessari, regionali o comunali, atti a garantire il proseguimento dei contratti con tutto il personale precario del comune di Acireale”.


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