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29/12/2009 - MUSUMECI(LA DESTRA): IN SICILIA 4MILA PRECARI A RISCHIO

«In Sicilia a rischio quattromila precari. Chiediamo al presidente Lombardo di intervenire subito per evitare un vero e proprio dramma sociale». È il grido d’allarme di Nello Musumeci, dirigente nazionale de La Destra, dopo un incontro avuto a Scordia con una rappresentanza di lavoratori socialmente utili, il cui contratto, in scadenza il 31 dicembre prossimo, rischia di non poter essere rinnovato. Una nota dello scorso ottobre della presidenza della Regione Siciliana evidenzia come, non essendo stato chiuso l’accordo Stato-Regione la cui firma era prevista entro il 31 marzo 2009, gli Enti Locali siciliani debbano necessariamente applicare le norme nazionali in materia di Patto di stabilità, in particolare per quanto riguarda la stabilizzazione dei lavoratori precari, gli ex Lsu. Saltato l’accordo con Roma, all’Ars si è reso necessario abrogare l’art. 8 delle Legge regionale 6/2009, che prevedeva che le somme previste per la stabilizzazione dei precari non venissero considerate spesa corrente ai fini dello sforamento del Patto di stabilità. “Siamo solidali con i lavoratori precari, costretti da vent’anni a vivere nella incertezza del domani. Serve una deroga urgente, che metta i Comuni nelle condizioni di mantenere il rapporto di lavoro.”«La conseguenza di tutto – nota il consigliere provinciale Giuseppe Mistretta de La Destra-Alleanza Siciliana – è che al 31 dicembre non possono essere rinnovati migliaia di contratti, molti dei quali proprio in provincia di Catania». Per Enzo D’Agata, a capo del gruppo Con Nello Musumeci per la Provincia «a questo punto occorre una presa di posizione del presidente Giuseppe Castiglione. Il nostro gruppo, quindi, presenterà un ordine del giorno quale atto di indirizzo al presidente chiedendogli appunto di intervenire presso gli organi competenti al fine di scongiurare il rischio che va profilandosi per tanti padri di famiglia, alcuni dei quali si sono riuniti in assemblea permanente al Comune di Acireale, dove sono andato a trovarli per esprimere la mia più sincera solidarietà». «Il rinnovo di fine mese – puntualizza Mistretta – diventa fondamentale per i lavoratori coinvolti nella vicenda anche perché se non c’è continuità contrattuale non si può essere stabilizzati».


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