|
New
|
|
|
07/01/2010 - La stabilizzazione dei precari a rischio con la nuova legge
Barcellona
I precari del Comune, che contavano sul rinnovo dei contratti in scadenza o sulla stabilizzazione nel 2010, sono in agitazione a seguito delle novità introdotte dalla legge regionale n. 13 approvata l'ultimo giorno dell'anno, che riguarda l'autorizzazione di spesa per la prosecuzione delle attività e delle misure di stabilizzazione a carico del Fondo unico per il precariato.
Se, come pare ormai certo, il Comune sforerà il patto di stabilità per l'esercizio 2009, oltre alle penalizzazioni in termini di trasferimenti ordinari, non potrà procedere ad assunzioni di personale, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto, né potrà stipulare contratti di servizio con soggetti privati.
«Sarebbe un fatto gravissimo per i lavoratori precari in servizio al Comune, che attendevano fiduciosi l'avvio del processo di stabilizzazione – sostiene il commissario dell'Udc Carmelo Torre – E ciò è dovuto a una gestione finanziaria non virtuosa. A fronte di una riduzione progressiva dei finanziamenti ottenuti, non si è prestata la dovuta attenzione al contenimento delle spese del personale. Non è stato neppure rispettato il limite di legge per cui i dirigenti esterni non possono superare la percentuale del 10% rispetto agli interni».
Va comunque detto che, in questi anni l'Amministrazione ha avviato, in parte con successo, un percorso di stabilizzazione del personale precario.
A luglio 2008 il Comune ha richiesto all'assessorato regionale al Lavoro 300.000 euro per contrattualizzare 10 dei 59 lavoratori socialmente utili in servizio a Palazzo Longano. Si trattava di un contributo una tantum di 30.305 euro per ogni lavoratore stabilizzato, mentre il Comune aveva impegnato in bilancio la somma di 65.270 euro. L'amministrazione intendeva infatti avviare la stabilizzazione di 10 lavoratori mediante contratto di diritto privato a tempo determinato (5 anni) e a tempo parziale (18 ore settimanali). La nuova legge regionale potrebbe compromettere tale piano, in quanto preclude ai Comuni che hanno sforato il patto di stabilità interno (e Barcellona sarebbe in buona compagnia) la possibilità di procedere alla stipula di nuovi contratti, ammettendo soltanto semplici prosecuzioni di rapporti giuridici già in essere. «Adesso – aggiunge Torre – con le nuove disposizioni introdotte dal ministro Brunetta, che prevedono verifiche trimestrali del bilancio, sarà più difficile gestire determinate operazioni contabili. A questo punto chiediamo all'Amministrazione di accettare il confronto con le forze politiche, sociali e sindacali della città, per evitare che si vada a fondo».
A Milazzo invece l'amministrazione Italiano che ha già stabilizzato tutti i precari, fatta eccezione per 3 Lsu che sono giunti successivamente, sta predisponendo gli atti per proseguire il rapporto cercando anche una integrazione oraria.
In tal senso nella prossima riunione di giunta si procederà alla regolamentazione dell'orario di lavoro di tutti i contrattisti. «Questa Amministrazione dopo pochi mesi dal suo insediamento ha stabilizzato i 26 precari dell'Aias – ha affermato il sindaco Italiano – riuscendo a salvare delle somme che stavano andando perdute. Poi abbiamo stipulato i contratti con gli altri precari garantendo un minimo di certezza. Ora ci attiveremo per dare seguito a quell'impegno e la prossima settimana incontrerò il personale contrattista per informarlo delle iniziative che l'amministrazione sta portando avanti».
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|