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16/02/2010 - STABILIZZAZIONE PRECARI ASP. RAGUSA, Distefano: “I vertici aziendali si attivino per dare giusto riconoscimento”
Il Comune di Ragusa ha stabilizzato a suo tempo 240 contrattisti. La Provincia regionale cento unità. Il Comune di Comiso ha avviato pure le procedure per la stabilizzazione. E l’Azienda sanitaria provinciale di Ragusa? E’ quanto si chiede il consigliere comunale del Pdl, a Ragusa, Emanuele Distefano. “Con la pubblicazione del bando sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 29 gennaio scorso – afferma Distefano – l’Asp intende stabilizzare con contratto a tempo indeterminato 4 infermieri, 4 cuochi e 8 ausiliari. Apprezziamo tantissimo lo sforzo che i vertici dell’azienda stanno compiendo nei confronti di questi lavoratori in possesso delle qualifiche dettate dal bando. Quest’ultimo, però, non ha tenuto conto delle altre figure professionali che tutti i giorni risultano essere in prima linea a dare sostegno ai pazienti, quali tecnici di laboratorio analisi (quasi tutti sono con contratto a tempo determinato), i fisioterapisti, i tecnici di radiologia e il personale amministrativo. Proprio per il personale amministrativo, nel maggio del 2008 era stato avviato il processo di stabilizzazione, la Commissione per l’impiego aveva già approvato la modifica dei contratti quinquennali in contratti a tempo indeterminato, il 4 novembre 2008 era stato approvato e reso esecutivo il finanziamento per le misure di fuoriuscita. Però, il piano di rientro ha bloccato di fatto l’iter di stabilizzazione di questi lavoratori”. Il consigliere Distefano chiarisce che la stabilizzazione non comporterebbe costi aggiuntivi per l’Ente in quanto il finanziamento esiste già. “A meno che – aggiunge – il blocco fatto in precedenza non abbia comportato la perdita di tali risorse economiche. Di fatto, il personale è già utilizzato a tempo pieno in azienda. Chiediamo che i vertici aziendali, in testa il manager, Ettore Gilotta, il direttore sanitario Pasquale Granata, il direttore amministrativo, Maria Sigona, si attivino per dare un giusto riconoscimento al lavoro di queste persone”.
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