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23/03/2010 - Contrattisti Provincia. La Giunta ''autorizza'' Ricevuto a chiedere il finanziamento regionale

Il presidente chiederà la corresponsizione del tributo annuo di oltre seicentomila euro per i cento precari a tempo determinato immessi in servizio il primo luglio 2005 di cui all'ex art.2, comma 1, L.R.24/2000 Svolta sulla questione dei contrattisti in servizio alla Provincia, la cui questione del contratto in scadenza era stata attenzionata nelle ultime settimane da sindacati e consiglieri provinciali. La Giunta di Palazzo dei Leoni, con determina votata all’unanimità ed immediatamente esecutiva, ha autorizzato il presidente, Nanni Ricevuto, a richiedere al competente assessorato regionale al Lavoro la corresponsione del contributo annuo di seicentodiciannovemila 748,00 euro (cinque anni) per i cento contrattisti in servizio presso la Provincia regionale a tempo determinato ed immessi in servizio il primo luglio 2005 di cui all’ex art. 2, comma 1, L.R. 24/2000. In precedenza i contrattisti in servizio erano centonove, pertanto si registrano nove rinunciatari. Alla riunione di Giunta erano presenti gli assessori: Michele Bisignano; Daniela Bruno; Rosario Catalfamo; Giuseppe Di Bartolo; Renato Fichera; Giuseppe Martelli; Mariella Perrone; Nino Terranova e Rosario Ventimiglia. La delibera è stata proposta congiuntamente dal presidente della Provincia, Nanni Ricevuto e dall'assessore al Personale, Rosario Catalfamo. Soddisfazione per il provvedimento della Giunta provinciale è stata espressa dal consigliere Rosario Sidoti, capogruppo Udc, che ieri si era fatto promotore di una mozione coofirmata dai colleghi di partito per impegnare il Presidente Ricevuto ad intraprendere le iniziative necessarie per il rinnovo dei contratti, in scadenza il 30 giugno prossimo, e garantire, così, la continuità del posto di lavoro al personale precario in atto in servizio presso la Provincia Regionale di Messina. Sull'argomento era intervenuto anche il consigliere provinciale di Italia dei Valori, Maurizio Palermo sottolineando l'importanza di scongiurare il venir meno, per le circa 100 famiglie dei lavoratori interessati al rinnovo, del relativo reddito mensile che la temporanea sospensione potrebbe provocare. Emanuele Rigano


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