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26/03/2010 - I cento contrattisti della Provincia: chi, come e quanto

Qualche giorno fa la giunta provinciale, con determina votata all’unanimità ed immediatamente esecutiva, ha autorizzato il presidente, Nanni Ricevuto a richiedere al competente assessorato regionale al Lavoro la corresponsione del finanziamento per i cento contrattisti in servizio presso la Provincia regionale a tempo determinato ed immessi in servizio il primo luglio 2005 di cui all’ex art. 2, comma 1, L.R. 24/2000. Ma vediamo insieme l’iter che consentirebbe a questi lavoratori di continuare a prestare servizio presso l’Ente. Il loro rapporto con la Provincia pone le radici negli anni novanta, quando specifiche cooperative fornivano prestazioni a supporto delle attività dell’ente. Il richiamato art. 2 della legge regionale 26 novembre 2000, n. 24 ha poi previsto la possibilità di concedere un contributo ripartito in cinque annualità in quote di pari importo, per ogni lavoratore destinatario del regime transitorio dei lavori socialmente utili ed impegnato nelle predette attività con finanziamento a carico del bilancio regionale ed a cui viene assicurata l'occupazione, attraverso le misure di fuoriuscita dal bacino dei lavori socialmente utili previste dalla legislazione vigente, e con un compenso mensile non inferiore a lire 1.300.000 (oggi € 671,39). La giunta provinciale del tempo, con la deliberazione n. 63 del 29 giugno 2004, ha modificato il programma di fuoriuscita di cui all’art.5 della Legge regionale 24/2000, dei soggetti impegnati in attività socialmente utili, già approvato con deliberazione n.211 del 18 giugno 2001, prevedendo la misura dei contratti di diritto privato quinquennale a tempo determinato part-time per 112 unità. La Regione, con decreto assessoriale n.21 del 18 novembre 2004, ha approvato e reso esecutivo il piano di finanziamento delle misure di fuoriuscita concedendo il contributo richiesto per la stabilizzazione di 109 lavoratori attraverso contratti di diritto privati quinquennali, poi stipulati. E’ però l’art.2, comma 3, della legge regionale 31 dicembre 2007, n.27 che sancisce la possibilità di corrispondere per un ulteriore quinquennio i contributi già concessi dalla 24/2000, indicando nelle risorse del Fondo unico per il precariato di cui all’art.71 della legge regionale 17/2004 il riferimento economico per far fronte al relativo onere. La giunta provinciale, nella delibera proposta congiuntamente dal presidente e dall'assessore al Personale, Rosario Catalfamo, ha dato l’ok allo stesso Ricevuto per avanzare la richiesta per la corresponsione del contributo annuo di 619.748 euro per cinque anni (2010-2015), per un ammontare complessivo d 2.088.697,70 euro, dando atto che le risorse finanziarie necessarie per la corresponsione delle retribuzioni, degli oneri diretti e riflessi dei contrattisti, dall’1 luglio 2010 (il precedente contratto ha scadenza giugno 2010), troverà copertura per la quota della Provincia nel bilancio di previsione 2010. Al contempo, si specifica che il trattamento economico mensile per ogni lavoratore non è e non sarà inferiore a 671,39 euro, così come previsto dalla legge. Attenzione però, per alcuni contrattisti il trattamento riconosciuto è certamente superiore a questa cifra, e qui veniamo alla “composizione” delle cento unità. Tra questi certamente le 14 unità appartenenti alla categoria giuridica D1, funzionari direttivi, possessori di laurea. Le altre unità sono così ripartite: 67 unità categoria C, 9 categoria B1, 10 categoria A. Sulla questione del rinnovo del contratto si erano interessati nei giorni scorsi alcuni consiglieri provinciali, che hanno poi manifestato la propria soddisfazione. I pro sono dettati dalla continuità amministrativa definita con la prosecuzione dell’attività e dalla possibilità per tali cento soggetti (in precedenza i contrattisti in servizio erano centonove, pertanto si registrano nove rinunciatari), ai quali sono legati altrettante famiglie, di potere avere una garanzia economica. Di contro si respira un certo malcontento tra i corridoi dell’ente, soprattutto in quegli impiegati che hanno preso servizio dopo aver vinto un concorso e magari sono avanzati di posizione grazie ad altrettanti concorsi interni, mentre oggi si vedono “economicamente” scavalcati da una parte di questi contrattisti. Se la richiesta, come sembra, dovesse andare a buon fine, il nuovo contratto scadrebbe in prossimo 30 giugno 2015, data nella quale l’attuale giunta non dovrebbe più essere al timone di palazzo dei Leoni. Ciò nonostante sembrerebbe che Ricevuto abbia promesso, per quanto nelle sue possibilità, il massimo impegno verso una definitiva stabilizzazione. L’elenco completo dei cento contrattisti: Giovanna Affè, Felicia Alizzi, Francesca Arigò, Antonia Astini, Mario Baccelliere, Anna Baratta, Giovanni Barone, Lucia Barone, Anna Barrella, Francesca Bicchieri, Santi Bonanno, Anna Bonsignore, Antonino Brancato, Natala Briguglio, Roberto Bucolo, Maria Cacciola, Salvatore Calarco, Francesco Cannistraci, Zaira Canoby, Giovanni Cantio, Maria Carrabbotta, Maria Carroccio, Rita Ceccio, Maria Celona, Antonina Colonna, Maria Assunta Conti, Maria Cordaro, Rossella Costa, Ermanno Costanzo, Graziella Currenti, Antonino Currò, Maria Pia Olimpia Cuticole, Antonio D’Angelo, Concetta De Leo, Lucia Denaro, Nunziatina Di Gennaro, Giacomina Falliti, Graziella Feliciotto Lapa, Fortunato Foti, Rosa Foti, Santo Fucile, Caterina Furnari, Domenica Galletta, Domenica Giacobbe, Carmela Giordano, Stefano Giorgianni, Carmela Grimaldi, Matilde Iemmo, Massimo Inferrera, Antonino Infondenti, Rossella La Corte, Grazia La Fauci, Gaetana Anna La Rosa, Rosaria Landro, Michele Leanza, Margherita Liotta, Giacomo Antonino Lo Castro, Caterina Lo Presti, Grazia Magazzù, Giuseppe Maggio, Alessandra Maiorana, Natala Mancuso, Caterina Marino, Francesca Melita, Patrizia Meo, Giovanni Merenda, Mario Micali, Grazie Carmela Micalizzi, Silvano Milone, Carmela Morgante, Giuseppe Nascè, Rosa Orioles, Antonio Panarello, Carmelo Pavone, Corinne Pellizzeri, Nunziatina Pino, Vittoria Previti, Carmelo Quattrocchi, Maria Raffa, Andrea Rao, Rosario Restuccia, Pietro Ruggeri, Tiziana Ruggeri, Antonino Santo Russo, Giuseppe Russo, Salvatore Russo Papo, Donatella Sabatino, Maddalena Saccà, Rosa Saija, Flavia Sciutteri, Filippa Settineri, Domenica Siciliano, Carmelina Sidoti, Francesco Sigillo, Sergio Soraci, Francesca Todaro, Margherita Trimarchi, Matteo Venuto, Francesca Zafarano. Emanuele Rigano


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