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09/11/2008 - 500 dipendenti sono troppi, stabilizzazione non per tutti
«Il Comune non può permettersi di assumere personale di cui non ha bisogno». Questa la parte fondante dell’incontro tra il sindaco Giuseppe Alfano (nella foto), ed il personale precario in forza all’ Ente. Ad oggi nei fatti, il comune di Comiso dispone di circa 250 dipendenti di ruolo, 98 ex ASU, e circa 200 contrattisti assunti dalla passata amministrazione.
Il primo cittadino, dopo aver dato atto ai rappresentanti sindacali di aver avviato la fase di concertazione, ha indicato le linee guide del percorso di stabilizzazione.
«Chiarezza e correttezza mi impongono di premettere che la situazione economico-finanziaria del nostro Comune è tutt’altro che florida. Inoltre, attualmente l’Ente dispone di circa 500 unità lavorative: un numero sicuramente esorbitante che non trova riscontro nemmeno alla Provincia Regionale di Ragusa e in nessun altro comune ibleo – ha detto il sindaco Alfano -. Tuttavia è intenzione di questa Amministrazione procedere alla stabilizzazione del personale precario, sia ex Asu sia contrattisti a vario titolo, nel modo più ampio possibile, ovviamente secondo ciò che consente e dispone la normativa vigente».
Il primo cittadino ha pertanto enumerato i requisiti essenziali: «Anzitutto occorre che il nostro Comune rientri nei parametri previsti dalla legge per quanto riguarda la copertura finanziaria» – ha spiegato il sindaco. Ciò vuol dire che la spesa per il personale non deve superare il 46 per cento della spesa corrente del bilancio comunale.
«Attualmente si sfora questo parametro, pertanto bisogna rientrarvi; il che vuol dire che si dovrà essere disponibili a qualche piccolo sacrificio.» Ha aggiunto Alfano. Per quanto attiene ai requisiti richiesti dalla legge, occorre che ciascun precario abbia maturato i tempi previsti dalla normativa nei termini in essa indicati. Fermo restando che la stabilizzazione del personale precario dovrà avvenire attraverso un concorso o una selezione pubblica giacché lo specifica la stessa legge sulla stabilizzazione in osservanza del principio generale riconosciuto nel nostro ordinamento giuridico secondo il quale alla Pubblica Amministrazione si accede attraverso un concorso. «Sicuramente si dovrà tener conto delle figure professionali che necessitano all’Ente, perché il Comune non può permettersi di assumere personale di cui non ha bisogno, dell’anzianità maturata, della professionalità acquisita nel corso degli anni.»
Avviandosi alla conclusione, il sindaco ha quindi anticipato che entro poche settimane, sicuramente entro il prossimo mese, si avrà un quadro completo della situazione. «Inutile nascondersi dietro sciocche ipocrisie: non tutti i precari sono in possesso dei requisiti richiesti dalla legge, pertanto non tutti potranno essere stabilizzati». Questo processo dovrà comunque essere concluso entro il primo semestre del 2009, poi ci saranno soltanto contratti a tempo indeterminato. Al fine di procedere alla più ampia stabilizzazione possibile si potrà studiare anche una immissione flessibile del personale. «E’ mia intenzione – ha detto infine il sindaco Alfano – procedere ai concorsi esterni, riservando una aliquota della pianta organica del Comune a ciò. Ovviamente al concorso esterno può partecipare anche il personale precario che non possiede i requisiti per essere stabilizzato. Intanto posso annunciare che sono stati pagati gli stipendi del personale ex Asu mentre lo saranno al più presto quelli degli altri contrattisti».
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