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27/05/2010 - Il commento di Marziano sui precari degli Enti Pubblici
Subito in discussione il disegno di legge per la stabilizzazione dei precari negli Enti pubblici, per arrivare ad una rapida approvazione. E’ la richiesta del deputato regionale del Partito Democratico Bruno Marziano che ha sottolineato come “La posizione del governo nazionale sui problemi del precariato storico della Sicilia rischia di determinare una situazione drammatica per cui non solo si potrebbe bloccare il processo di stabilizzazione degli oltre 22 mila precari storici degli enti locali siciliani (contrattisti ex articolo 23), ma potrebbe provocare pure l’impossibilità delle proroghe con il conseguente licenziamento di questi lavoratori”.
Una situazione che Marziano ha definito “assolutamente inaccettabile e che non si può prendere in considerazione neanche per un minuto, stante il fatto che non si sta parlando di precari dell’ultima ora ma di lavoratori che ormai da oltre 20 anni rappresentano il nerbo nell’organizzazione del personale degli enti locali siciliani. E’ perciò indispensabile mettere in campo tutte le azioni necessarie sia da parte del governo e del parlamento regionale, sia da parte degli enti locali e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori affinché, in sintonia tra tutti i soggetti, si determini un movimento per rivendicare la modifica degli orientamenti del governo nazionale.
La quinta commissione dell’Ars ha deciso pertanto di chiedere che il disegno di legge sulla stabilizzazione venga portato in aula, discusso ed approvato rapidamente, in modo da chiarire che il percorso di stabilizzazione, per cui si chiede la deroga al patto di stabilità e alle procedure di inserimento nella pubblica amministrazione, riguarda unicamente questa fascia di precariato e non la moltitudine delle situazioni di precariato esistenti in Sicilia. Il governo regionale – ha detto Marziano che è componente della commissione Lavoro dell’Ars - da parte sua adotti tutti gli atti politici necessari ad ottenere questo risultato nell’ambito degli accordo stato-regioni. I lavoratori mettano in campo una forte mobilitazione, assolutamente necessaria, per la tutela e la difesa di un diritto consolidato, che non può essere disconosciuto. Personalmente condivido convintamente la decisione del partito democratico di essere a fianco dei lavoratori e del movimento sindacale alla prossima manifestazione per il lavoro e l’occupazione”.
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