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05/06/2010 - PRECARI: LETTERA DI LOMBARDO AI PARLAMENTARI ELETTI IN SICILIA
PALERMO, 5 giu 2010 (SICILIAE) - Come concordato con i sindaci e
i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, il presidente
della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha inviato oggi una
sua lettera personale a tutti i parlamentari eletti in Sicilia,
corredata da una bozza di emendamento alla manovra finanziaria che
andra' in discussione la prossima settimana.
Lo scopo, dichiarato, e' quello di costituire un fronte politico
trasversale, comune a tutte le forze politiche, a sostegno
dell'ipotesi di regolarizzazione della posizione dei 22 mila e 500
lavoratori ''atipici'' impegnati negli enti locali siciliani.
Ieri, a Roma, Lombardo aveva consegnato al sottosegretario alla
presidenza del consiglio, Gianni Letta, una circostanziata scheda
tecnica che riassumeva la storia e i dati del precariato in
Sicilia.
La vertenza, sostenuta da tutti i sindaci dell'isola, prevede,
da una parte, il superamento dei limiti imposti alla spesa degli
enti locali dal ''patto di stabilita''' nazionale.
Dall'altra, l'approvazione da parte dell'Assemblea regionale
siciliana del disegno di legge - attualmente al vaglio della
commissione bilancio - che permette agli enti locali di
stabilizzare i lavoratori atipici impegnati nelle amministrazioni,
grazie all'estensione del contributo della Regione.
''La storia del precariato
siciliano, oggi al centro del dibattito politico - scrive Lombardo
nella lettera inviata ai parlamentari eletti in Sicilia - ha
origini remote, che si possono fissare nel marzo del 1988.
Riprenderne il significato e occuparsi degli effetti che ha
generato, e' compito responsabile della classe dirigente.''
''Il profilo professionale dei nostri precari dichiara un
malessere sociale che non puo' essere contenuto entro i margini di
un meccanismo tecnico come la verifica del patto di stabilita': si
tratta infatti di persone con una eta' media di 50 anni, 20/25
anni di anzianita' di servizio, un grado di scolarizzazione
generalmente elevato.''
''Persone che hanno costruito la loro vita su due ''disvalori'':
l'incertezza della stabilita' del lavoro e l'insufficienza del
salario percepito che, pero', ha costituito l'unica fonte di
reddito, utile a soddisfare le primarie esigenze sociali.''
''Gli enti locali si avvantaggiano della prestazione
professionale di questi lavoratori: se le piante organiche fossero
state aggiornate, avrebbero trovato una giusta collocazione. E
senza il loro apporto molti servizi essenziali, oggi, non
potrebbero essere garantiti.''
''Il governo regionale ha affrontato il problema del precariato,
imponendo il blocco delle nuove assunzioni e avviando i processi
di stabilizzazione e di adeguamento delle piante organiche:
l'ultimo intervento in ordine di tempo e' stato inserito nella
finanziaria del 2010''.
''Una riforma complessiva delle
funzioni degli enti locali e del sistema del loro finanziamento,
in vista della riforma federalista dello Stato - scrive il
presidente della Regione nella sua lettera ai parlamentari - e'
tra le priorita' dell'agenda del governo regionale: gia'
mercoledi' iniziera' il dibattito in aula, all'Assemblea
regionale, su questi temi''.
''Impedire l'espulsione di questi lavoratori dagli attuali
circuiti occupazionali, costituisce un obbligo morale per tutte le
forze politiche e sociali, senza distinzione di schieramento. E
rappresenta un atto di giustizia sociale e un dovere nei confronti
delle comunita' locali.''
''La Regione - conclude il presidente Lombardo - fara' la sua
parte. E a tutti noi e' richiesto un atto di responsabilita': per
porre in essere ogni iniziativa utile ad ottenere l'adeguamento
delle decisioni assunte dal governo nazionale.''
''In parlamento la tematica deve essere rappresentata con forza.
Il governo regionale, pronto a qualsiasi confronto, e' pronto ad
assumersi le proprie responsabilita'.''
(Fine).
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