|
New
|
|
|
08/06/2010 - SICILIA: LOMBARDO, NON CHIEDIAMO SOLDI A STATO PER STABILIZZARE PRECARI
PALERMO, 8 giu 2010 (SICILIAE) - ''Convengo che il complicato
problema del precariato degli enti locali siciliani, che riguarda
oltre 22.500 persone, vada affrontato con il massimo della
convergenza tra le forze politiche e sociali e con grande senso di
responsabilita' da parte dei governi nazionale e regionale. Va
precisato, a scanso dei tanti equivoci emersi nelle dichiarazioni
di tanti politici, in questi giorni, che la Regione non chiede un
euro allo Stato, ma deroghe che consentano di affrontare le
anomalie legate al sistema delle proroghe contrattuali, alle quali
va posta una volta per tutte la parola fine''.
Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Raffaele
Lombardo, condividendo il riferimento al senso di responsabilita'
delle istituzioni politiche espresso dal presidente dell'Assemblea
regionale siciliana, Francesco Cascio, dopo l'incontro con il
sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, alla
presenza di Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari
istituzionali.
''I primi contratti dei 22.500 precari - precisa il presidente
della Regione - risalgono a oltre venti anni fa e, come abbiamo
detto, si tratta di figure indispendabili per la funzionalita'
degli enti locali, le cui piante organiche, nel frattempo - anche
per il blocco delle assunzioni sul quale questo governo ha
deliberato fin dai primi giorni successivi al suo insediamento e
su cui l'Assemblea regionale ha legiferato a fine 2008 - si sono
impoverite per l'esodo di migliaia di dipendenti''.
''La Regione, avvalendosi del disegno di legge che da domani
sara' esaminato in commissione Bilancio, d'accordo con gli enti
locali, dovra' prevedere la stabilizzazione, in modo da archiviare
l'idea stessa di precariato, che si accompagni a un piano di
impiego produttivo di questi lavoratori e a un programma che,
nell'arco di un congruo periodo di tempo porti anche in Sicilia il
rapporto tra dipendenti pubblici e popolazione agli stessi livelli
delle regioni in questo senso piu' virtuose, tenuto ovviamente
conto delle competenze e dei poteri derivanti dall'Autonomia
speciale della Sicilia''.
sl
081359 Giu 10 NNNN
(08 Giu 2010)
|
|
|
|
|
|
|
Motore di Ricerca
Newsletter
|
|