Menù









New

13/06/2010 - Precari, Regione al lavoro per la deroga del patto di stabilità

PALERMO. ''Entro 48 ore avremo la stesura definitiva dell'emendamento che il governo siciliano presenterà all'esecutivo nazionale per la deroga al patto di stabilità''. Lo dicono Michele Palazzotto ed Enzo Abbinanti della segreteria di Fp Cgil Sicilia, dopo l'incontro di questa mattina, a Catania, con il presidente della Regione Raffaele Lombardo e la manifestazione indetta a Roma dalla Cgil per contrastare i tagli alla spesa pubblica imposti dalla manovra nazionale. ''Ci troviamo di fronte ad una doppia vertenza - dice Palazzotto - Occorre fare sentire la voce del sindacato sull'isola quanto a Roma. ''L'emendamento abbozzato dal governo regionale - dice Palazzotto - va nella direzione giusta; comunque, abbiamo chiesto 48 ore di tempo per proporre eventuali modifiche migliorative. Oltre a questo intervento politico, Lombardo deve spingere affinché all'Ars si approvi al più presto il disegno di legge che ancora giace in Commissione, altrimenti tutto sarà più difficile. Noi continueremo a fare la nostra parte facendo pressing sulla politica''. ''Abbiamo ribadito a Lombardo - aggiunge Abbinanti - la priorità assoluta di chiudere la ventennale stagione del precariato assumendo un impegno comune che responsabilizzi tanto il governo nazionale che quello regionale in questa direzione''. Proprio questa mattina, a margine dell’incontro, il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, ha dichiarato: “L'argomento dei precari degli enti locali va affrontato con una legge che avvii un processo di stabilizzazione in maniera tale che gli organici, che nel frattempo si sono svuotati perché la gente è andata in pensione e non si sono assunti nuove persone, vengano riempiti utilizzando questo personale che va sottratto alla precarietà. C'é gente – ha concluso Lombardo – che con un rapporto di lavoro precario porta a casa lo stipendio da 22, 20, 19 anni. Da un canto non si può pensare che finisca in mezzo alla strada, dall'altro si sa bene che senza la loro collaborazione i comuni chiuderebbero''.


Motore di Ricerca


Newsletter