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12/11/2008 - L'accordo tra governo e sindacati permette la revoca dello sciopero dei lavoratori pubblici previsto per venerdì
L’accordo raggiunto a livello nazionale tra il Governo e le Organizzazioni sindacali Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usae, “sblocca”, con largo anticipo, il blocco totale previsto per giorno 14, nei settori della Pubblica Amministrazione, per i comparti della Sanità, delle Regioni ed Autonomie locali, dei Ministeri, degli Enti Pubblici non Economici e delle Agenzie fiscali della Sicilia. A revocarlo la Cisl Fp che, proprio per spiegare le ragioni ed illustrare i termini dell'intesa raggiunta, ha organizzato per domani nell'aula consiliare di palazzo Zanca, un'assemblea, a Palazzo Zanca, alla quale parteciperanno i lavoratori di ruolo e precari del Comune di Messina
L’accordo raggiunto prevede la rapida approvazione di tutti i contratti di lavoro del Pubblico Impiego scaduti da circa dieci mesi e il ripristino dei fondi di amministrazione e dei fondi per il salario accessorio previsti da norme di legge che erano stati cancellati con la legge di programmazione triennale finanziaria (L. 133/2008).
Inoltre, l’intesa prevede l’erogazione di incentivi aggiuntivi a seguito della riduzione dei costi di funzionamento delle Pubbliche Amministrazioni e l’adozione di un nuovo modello contrattuale unico sia per i lavoratori dei settori privati che pubblici che nel tempo garantisca rinnovi contrattuali più veloci e rispettosi delle relative scadenze con incrementi retributivi più adeguati rispetto alla progressiva perdita del potere di acquisto dei salari.
«Riteniamo – sostiene il segretario della Cisl Fp di Messina, Saro La Rosa - sia giunto il momento di impegnare il Governo regionale ad aprire un tavolo di confronto con i sindacati per fare chiarezza sui precari e definire un percorso praticabile e condiviso per la loro stabilizzazione. Abbiamo deciso di costituire il Coordinamento Provinciale dei Lavoratori precari, per rafforzare il ruolo e l’impegno per ridefinire una piattaforma rivendicativa e gestire le iniziative di mobilitazione e di impegno».
Con riferimento al paventato blocco nazionale delle stabilizzazioni del precariato, la Cisl FP ritiene utile precisare che ciò in atto non è previsto in termini esecutivi da nessuna norma e in ogni caso tale innovazione legislativa se introdotta nell’ordinamento nazionale, non produrrebbe effetti automatici in Sicilia che in materia vanta una competenza esclusiva riconosciuta dal proprio Statuto. «Pertanto – conclude - nessun lavoratore precario potrà essere licenziato automaticamente per effetto di nuove e diverse previsioni legislative nazionali».
Elena De Pasquale
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