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29/06/2010 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 -
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 1 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
COMUNE DI CAPO D’ORLANDO
PROVINCIA DI MESSINA
Copia di delibera del Consiglio Comunale
DELIBERA N. 15 del Reg. DEL 15-06-2010 Proposta N. 18 del 08-06-2010
OGGETTO: ISTANZA DI DEROGA AI PARAMETRI DI SPESA DETTATI IN
MATERIA DI PERSONALE, LIMITATAMENTE AI COSTI SOSTENUTI
PER LA STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE PRECARIO IN FORZA
ALL'ENTE.
L’anno duemiladieci il giorno quindici del mese giugno alle ore 19:00 e seguenti nella casa
Comunale e nella consueta sala della adunanze, alla seduta disciplinata dalle LL.RR. 26/08/92,
n.7 art. 19, 01/09/93 n.26 art. 17 e dell’art. 10 dello Statuto vigente, in sessione Straordinaria,
che è stata partecipata ai signori Consiglieri a norma dell’art. 48 dell’ordinamento, risultano
all’appello nominale:
SANFILIPPO S. GAETANO P MARCAZZO' LOREDANA P
TIMPANARO P. GIANFRANCO P RISCIFULI CARLA MARIA G. P
INGRILLI' FRANCESCO P DAMIANO DONATELLA P
GALIPO' CARMELO P MERENDINO CARMELO A
MILONE ROSARIO A LIPARI DARIO P
FARDELLA MASSIMILIANO P MARICI DOMENICO P
COLOMBO FABIO P MANGANO AURELIO P
RUSSO CONO P TRUGLIO CARMELO P
MONASTRA SALVATORE P VELARDI GIANFRANCO M. P
BUSACCA CARLO P LETIZIA SALVATORE P
Presenti : 18 - Assenti : 2
Risultato legale, ai sensi dell’art. 30 della L.R. 6/3/1986 n.9, così come modificato dall’art. 21
della L.R. 1/9/93 n. 26, il numero degli intervenuti assume la presidenza SIG. INGRILLI'
FRANCESCO nella sua qualità di PRESIDENTE
Assiste il Segretario del Comune Sig. DOTT. GIOVANNI MATASSO.
Ai sensi dell’art. 184 – ultimo comma – dell’ordinamento regionale EE.LL. vengono scelti gli
scrutatori nelle persone dei consiglieri:
La seduta è Pubblica
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 2 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
Premesso che sulla proposta di deliberazione relativa all’oggetto sono stati espressi i
sottoelencati pareri ai sensi dell’art. 53 della legge 8/6/1990 n. 142 recepito con la L.R. n. 48
dell’11/12/1991:
_____________________________________________________________________________
Parere del responsabile del servizio in merito alla regolarità tecnica :
Si esprime parere Favorevole
IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO
COLICA ANTONINO
CAPO D’ORLANDO, lì 08-06-2010
_____________________________________________________________________________
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 3 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
Il Presidente del Consiglio legge la seguente proposta n.18 dell’8.06.2010, dallo stesso
sottoscritta, che riporta quanto richiesto dal Segretario Generale della O.S. MGL Regione
Autonomie Locali:
“IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE
VISTA la nota prot. n. 290/10, a firma del segretario generale dell'O.S. M.G.L - Regione Autonomie Locali,
Giuseppe Cardenia, pervenuta a questo Ente in data 21.05.2010, con la quale si manifesta la concreta e reale
preoccupazione sul mantenimento dei livelli occupazionali intrattenuti dagli Enti Locali presenti sul territorio della
Regione Siciliana con il personale proveniente dal c.d. regime transitorio delle Attività Socialmente Utili,
contrattualizzato in ossequio a precise normative regionali in materia di stabilizzazione; per mancata deroga ai
parametri di spesa in materia di personale dettati con decreto legge 112/2008 convertito in legge n. 133/2008;
EVIDENZIATO che nel corso dell'ultimo ventennio questo Ente non ha dato corso ad alcuna procedura
concorsuale che determinasse l'assunzione di nuovo personale, ma ha qualificato il personale interessato,
investendo in termini di professionalità e competenza, assegnando loro responsabilità per il buon funzionamento
della macchina amministrativa nell'erogazione di servizi resi alla collettività;
RITENUTO che, un mancato rinnovo contrattuale o una preclusa possibilità di stabilizzare ulteriore personale già
in forza a questo Ente, pone a rischio la reale e concreta funzionalità dell 'Ente medesimo con ripercussioni sulla
collettività in termini di mancata erogazione di servizi;
PRESO ATTO che ad oggi la Regione Sicilia non ha riscontrato positivamente nella conferenza Stato - Regione, la
condizione di derogare ai parametri di spesa personale dettati con decreto legge 112/2008 convertito in legge
n.133/2008, limitatamente ai costi sostenuti per la stabilizzazione del personale interessato, ponendo in forse la
prosecuzione delle attività;
MANIFESTA la disponibilità ad intraprendere ogni iniziativa utile per una risoluzione immediata del problema che
oltre a riconoscere un diritto ai lavoratori dia serenità alle tante famiglie interessate;
PROPONE
DI IMPEGNARE e dare mandato al Sindaco di fare valere le rivendicazioni fatte dai lavoratori interessati per
un'occupazione stabile e a tutela delle professionalità e competenze maturate presso questo Ente in venti anni di
servizio prestato, presso la presidenza della Regione Siciliana e sua Ecc.za il Prefetto dell'UTG competente per
territorio.
Il Presidente del C.C.
f.to Dott. F. Ingrillì “
Il Presidente chiarisce che il superiore o.d.g. è aperto ad ogni contributo. Ricorda che sul punto
c’è stata una sollecitazione, tramite un comunicato stampa, da parte del Consigliere Galipò.
Chiede ed ottiene la parola il Consigliere Mangano il quale preannuncia di concordare
sull’iniziativa intrapresa presso le istituzioni preposte al fine di dare risposte certe ai lavoratori
precari. Ritiene che in un momento particolarmente difficile limitare l’azione politica di
sensibilizzazione alla semplice richiesta della deroga al patto di stabilità potrebbe portare non
nella direzione della soluzione dell’annoso problema ma, senza ritorno, in un vicolo cieco e
vanificare l’iniziativa intrapresa. Fa presente che occorre percorrere altre vie per dare risposte
certe ai lavoratori precari che negli anni hanno acquisito professionalità, dando prova, anche, del
senso del dovere nell’espletamento delle mansioni svolte nell’ambito lavorativo presso la
pubblica amministrazione . A tal uopo, richiama l’attenzione dell’Aula sulla articolata
normativa che, se correttamente applicata, potrebbe consentire agli organismi preposti, tecnici e
politici, di percorrere seriamente la strada della stabilizzazione dei lavoratori precari, i quali
rappresentano una reale e drammatica emergenza sociale dai risvolti imprevedibili . Al riguardo
auspica che possa avvenire una contrattualizzazione a 36 ore e a tempo indeterminato come per i
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 4 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
colleghi regionali, nonché di porre in essere quelle procedure attuate dagli Enti Pubblici nelle
altre province della regione siciliana. Dà lettura di un documento di integrazione alla superiore
proposta, testè letta dal Presidente, redatto dallo stesso, che integralmente si riporta:
“I sottoscritti Consiglieri Comunali
PREMESSO
Che il C.C. convocato in seduta straordinaria per giorno 15 giugno 2010 alle ore 19,00 dovrà trattare tra l’altro la
proposta di delibera n. 18 del 08/06/2010, avente ad oggetto: “istanza di deroga ai parametri di spesa dettati in
materia di personale, limitatamente ai costi sostenuti per la stabilizzazione del personale precario in forza
all’ente” (Allegato “A”);
Che la particolare congiuntura economico-finanziaria che sta attraversando l’Italia sull’onda della crisi mondiale
potrebbe determinare un nuovo esercito di disoccupati derivanti da enti locali che da anni li annoverano tra le loro
dipendenze, quali contrattisti a tempo determinato, e che in assenza di una seria e lungimirante programmazione si
potrebbe determinare la definitiva espulsione dal mondo produttivo, degli stessi, in considerazione dell’età e del
particolare status socio-giuridico,
CONSIDERATO
Che la stabilizzazione occupazionale del personale ASU di cui alla L.R. 24/2000 e successive modifiche ed
integrazioni e dei contrattisti di cui alla L.R. 16/2006 e all’art. 25 della L.R. 21/2003, non si realizza con una
generica deroga al “Patto di Stabilità”, ma con una coraggiosa armonizzazione della normativa nazionale e
regionale in materia, rispettosa delle previsioni della manovra economica “Tremonti” che nelle prossime
settimane sarà approvata dal Parlamento Nazionale, al fine di:
· superare le incomprensibili differenziazioni salariali, a trentasei ore per i regionali, a ventiquattro ore per
quelli della L.R. 16/2006 e a diciotto ore per quelli dell’art. 25 della L.R. 21/2003;
· rimuovere gli ingiustificati ostacoli al riconoscimento della professionalità, nonostante le “variazioni
delle ASU” siano autorizzate dalla CRI, ai sensi dell’art 5 del D.Lgs 81/2000, per le attività di cui all’art.
3 dello stesso decreto;
· istituzionalizzare i tavoli concertativi a livello locale, coinvolgendo le parti sociali e territoriali e le
rappresentanze legali e aziendali, al fine di agevolare la gestione delle procedure di individuazione dei
servizi ASU, le modalità di gestione degli stessi, le misure di stabilizzazione dei lavoratori ASU e i criteri
di selezione, così come previsto dalla C.A. n. 4/2000 pubblicata sulla GURS n. 58 del 16/12/2000 e dalla
C.A. 21/2002 pubblicata sulla GURS n. 48 del 18/10/2002;
nonché riattivando immediatamente le procedure previste dalla C.A 89/2008 “Programma Regionale di
Stabilizzazione”, che si sono bloccate alla prima fase e segnatamente al monitoraggio del personale ASU e agli
inutili colloqui di orientamento, che attraverso gli operatori degli Sportelli Multifunzionali avrebbero dovuto
individuare l’eventuale fabbisogno formativo dei precari interpellati, per una più qualificata partecipazione alle
ASU nelle more di una futura e gratificante stabilizzazione occupazionale, rispettosa delle effettive esigenze
dell’ente pubblico utilizzatore del personale de qua;
Che gli enti locali, nel corso degli anni a seguito di una miope e strumentale interpretazione, da parte degli enti
competenti, della normativa che disciplina le procedure di “mobilità” e/o di “variazione attività” di cui agli artt. 1
e 5 del D.Lgs 81/2000 e alla C.A 12/2000, di “trasferimento” di cui all’art. 74, o di “ricerca nuovo ente” di cui
all’art. 75, della L.R. 17/2004 e alla C.A. 52/2005, sono stati trasformati da qualificati “Soggetti Pubblici”
promotori dell’occupazione e della formazione professionale, per l’implementazione dei servizi di competenza
istituzionale, previa programmazione di stage e/o tirocini formativi, di cui alla C.A. 255/97 e alla C.A. 21/2002, al
fine di far acquisire quelle appetibili professionalità per una gratificante utilizzazione, in “Aree di Parcheggio” per
percettori di “Sussidio di Disoccupazione”, senza alcuna prospettiva occupazionale o peggio in “Sale d’Attesa”
per raccomandati alla ricerca del “Posto Fisso” nella Pubblica Amministrazione, indipendentemente dalle
professionalità possedute, delle capacità finanziarie degli enti utilizzatori per la stabilizzazione dei “destinatari del
regime transitorio” e/o delle effettive esigenze degli enti utilizzatori, in violazione dei più elementari criteri di
efficacia, efficienza ed economicità, che dovrebbero caratterizzare l’attività delle Pubbliche Amministrazioni;
.
RILEVATO
Che la normativa nazionale e regionale in materia di LSU, per la promozione dell’occupazione, non individuava
solo ed esclusivamente gli enti locali, quali soggetti legittimati alla utilizzazione di personale ASU, finalizzata alla
conseguente contrattualizzazione presso gli stessi, ma una pluralità di soggetti pubblici e privati, numerose misure
di contrattualizzazione e altrettante forme societarie, per la stabilizzazione occupazionale, prestando particolare
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attenzione, anche, alla promozione dell’autoimpiego, alla creazione di imprese composte prevalentemente da
precari e/o società miste per la gestione di servizi di competenza istituzionale, non precedentemente appaltati o
affidati, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli stessi con la stabilizzazione del personale precedentemente
impegnato nelle ASU, valorizzando le professionalità possedute e/o acquisite durante il periodo formativo,
retribuito attraverso il “Sussidio di Disoccupazione”, di cui alla L.R. 24/2000;
Che la Beni Culturali Spa, la Biosphera Spa, la Multiservizi Spa, tutte a capitale pubblico regionale, create
originariamente per la ricollocazione lavorativa dei cassintegrati, dei soggetti in mobilità e successivamente, ai
sensi della L.R. 2/2001, rifinanziate anche per la “Stabilizzazione dei Precari - Destinatari del Regime Transitorio”
previo tirocinio formativo, di cui all’art. 7 comma 12 del D.Lgs. 81/2000, elevato a 24 mesi dalla L.R. 9/2002 e
dalla C.A. 21/2002, ad integrazione del sussidio, spesso eludono le sopraevidenziate finalità statutarie, facendo
ricorso alle “Agenzie di Somministrazione” per il reclutamento di personale dipendente a tempo determinato, o
peggio selezionando il personale precario, in violazione delle procedure di trasparenza amministrativa,
pubblicizzando i “Bandi” e/o gli “Avvisi” esclusivamente sul proprio portale istituzionale;
Che si riscontra obiettiva difficoltà nel reperire l’elenco ufficiale “completo” e “aggiornato” degli enti pubblici
o pubblico-economici legittimati, ai sensi del D.Lgs. 81/2000 e della L.R. 24/2000, alla utilizzazione di personale
ASU e alla stabilizzazione degli stessi;
Che in provincia di Messina a differenza delle altre realtà siciliane, tranne rare eccezioni, il personale ASU è stato,
su suggerimento di miopi ed incoscienti, amministratori, sindacalisti, funzionari dei C.I. e UPLMO, “intruppato”
presso gli enti locali, nonostante la presenza dei precari storici, ex articolo 23, già contrattualizzati a tempo
determinato a 18 o a 24 ore e legittimamente alla ricerca di una stabilizzazione a tempo pieno e indeterminato,
come i più fortunati colleghi regionali, nonché le note difficoltà finanziarie e di disponibilità di posti in pianta
organica per il perseguimento delle stabilizzazioni de quibus;
Che sarebbe stato opportuno, invece, sollecitare le mobilità, di cui agli artt. 1 e 5 del D.Lgs. 81/2000 e C.A.
12/2000, verso quelle pubbliche amministrazioni che nelle altre 8 Province siciliane con maggiore lungimiranza,
hanno utilizzato il personale ASU direttamente o mediante la costituzione di consorzi o società miste, finanziate ai
sensi della C.A. 24/2002 e della C.A. 41/2004, tenendo altresì conto delle professionalità richieste per
l’implementazione dei servizi istituzionali, e che a solo titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano di seguito:
Multiservizi comunali o provinciali per la cura e manutenzione del verde pubblico e delle strade urbane e
interurbane;
Consorzi e/o società miste, promosse dalle Università degli Studi per lo svolgimento di servizi istituzionali
o per l’implementazione degli stessi;
Camere di commercio, ASI, IACP, ERSU, Aziende Ospedaliere, ex ASL oggi ASP, Parchi regionali,
Consorzi di incremento Ittico ecc…
Tutto ciò, premesso, considerato e rilevato
PROPONGONO
di integrare la proposta di deliberazione n. 18 del 08/06/2010 con la presente e conseguentemente di impegnare e
dare mandato al Sindaco, per far valere presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Presidenza della
Regione Siciliana e Sua Ecc.za il Prefetto dell’U.T.G., competente per territorio, le rivendicazioni fatte dai
lavoratori interessati per una occupazione stabile e a tutela delle professionalità e competenza maturate presso
questo ente in venti anni di servizio, prestato con impegno e profitto, nonché per sollecitare, presso gli enti
competenti, le opportune procedure per l’aggiornamento della normativa ASU, come di seguito evidenziato:
· Uniformare tutti i contratti dei soggetti utilizzati negli enti locali, meglio noti ex articolo 23 – L.R. 85/95,
nei termini e nei modi previsti per i colleghi regionali - a tempo indeterminato e a 36 ore, secondo
obiettivi criteri di gradualità, tenendo conto dell’anzianità di servizio e delle effettive disponibilità
finanziarie degli enti utilizzatori;
· Riservare, il 50% dei posti , nei corsi di formazione professionale, al personale ASU e ai contrattisti di cui
alla L.R. 24/2000 e successive modifiche e integrazioni, sia per fare acquisire agli stessi quelle
indispensabili professionalità per l’implementazione dei servizi istituzionali, promossi dagli enti
utilizzatori, che per garantire ai partecipanti una “integrazione del reddito”. Tali procedure
aiuterebbero altresì gli enti di formazione, accreditati e finanziati, a perseguire le finalità istituzionali di
promozione della occupazione;
· Attivare con urgenza i controlli sostitutivi, di cui all’art. 5 comma 2 della L.R. 24/2000 e successive
modifiche ed integrazioni, dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro
e dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica, al fine di verificare le
effettive capacità di stabilizzazione, degli enti locali, con contratti a tempo indeterminato, per la
conseguente redazione di un articolato e realistico programma di fuoriuscita. Ciò rappresenta una
condizione indispensabile per poter avviare, prima il censimento delle ulteriori Pubbliche Amministrazioni
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legittimate alla utilizzazione dei sopramenzionati soggetti e poi le procedure di rito per una futura,
graduale e gratificante stabilizzazione occupazionale, del personale ASU o dei contrattisti quinquennali,
alla ricerca di una contrattualizzazione a tempo indeterminato, previa verifica delle effettive capacità
finanziarie degli enti utilizzatori.
· Riavviare le procedure previste dalla L.R. 16/2006 e dalla C.A. 89/2008, meglio note come “Programma
Regionale di Stabilizzazione”, che si sono bloccate alla prima fase delle quattro previste, in quanto
rappresentano un valido strumento per il perseguimento dei sopramenzionati obiettivi .
· Obbligare tutti gli enti pubblici, legittimati alla utilizzazione di personale ASU, di cui al D.Lgs. 81/2000 e
alla L.R. 24/2000, e tenuti all’ adozione del “ Programma di Fuoriuscita “, di cui alla C.A. 4/2000 a:
1) Rielaborare, entro il 30 settembre di ogni anno, il “Programma di Fuoriuscita” per lo svuotamento del
Bacino Regionale dei Lavoratori “destinatari del regime transitorio”, impegnati nelle ASU, evidenziando
le cause che hanno impedito il rispetto delle previsioni contrattuali, i nuovi servizi e le modalità di
gestione degli stessi, finalizzati alle stabilizzazioni, e le risorse provenienti da fondi strutturali europei e/o
da programmazione negoziata, così come previsto dall’art. 3 comma 2 del D.Lgs 81/2000, che sono state
programmate per il perseguimento di tali obiettivi;
2) integrare lo stesso con il “Piano Triennale per le Assunzioni” e con il “Programma Biennale per la
Formazione e la Riqualificazione Professionale” entrambi sottoscritti dal rappresentante legale ,
evidenziando, i posti disponibili in pianta organica con le relative qualifiche, le professionalità necessarie
e quelle riservate per la stabilizzazione del personale ASU, di cui alla L.R. 24/2000 e successive modifiche
ed integrazioni, da selezionare nel rispetto dei criteri di cui alla C.A. 39/2004, che al punto 1.4 recita
testualmente: “… si rammenta che i predetti criteri selettivi sono i seguenti:
a) soggetti che abbiano rassegnato la disponibilità alla stipula dei contratti in parola;
b) soggetti utilizzati in attività socialmente utili presso lo stesso ente al momento della selezione;
c) soggetti in possesso della professionalità richiesta per il contratto da stipulare;
d) soggetti utilizzati in attività socialmente utili in mansioni uguali, analoghe o connesse a quelle
richieste;
e) maggiore età;
f) carico familiare.
3) aggiornare periodicamente il programma de quo con il “consuntivo annuale”, tenendo conto del personale
ASU destinatario delle procedure di “mobilità”, di cui agli artt. 1 e 5 del D.Lgs 81/2000 o di
“trasferimento”, di cui all’art. 74 della L.R. 17/2004, delle misure di stabilizzazione prescelte, ai sensi
della C.A. 4/2000, della C.A. 39/2004 e della C.A. 89/2008, nonché delle risorse finanziarie, extra bilancio
comunale, programmate e/o impegnate per soddisfare il fabbisogno formativo dei soggetti utilizzati in ASU
o contrattualizzati”.
Il Consigliere Sanfilippo definisce meritorio il lavoro svolto dal collega Mangano e gli
dispiace constatare l’assenza dei lavoratori precari in quest’aula, che definisce “impiegati” .
Riferisce che questi lavoratori per il lavoro che svolgono hanno pari dignità del personale di
ruolo come la minoranza ha pari dignità degli altri gruppi consiliari. Lamenta che il
Presidente non ha ascoltato i capi gruppo prima di portare la proposta all’esame del
Consiglio, negando pertanto alla minoranza la possibilità di dare un contributo alla stesura
della stessa inserendo qualche provocazione o indicazione in più. Prende atto che l’o.d.g. è
aperto ad ogni apporto ma ribadisce il rammarico del mancato preventivo coinvolgimento
delle forze politiche presenti in Consiglio. Ritiene importante attenzionare i passaggi
normativi ma precisa che occorre dare un messaggio politico forte per far si che si
reperiscano i fondi necessari a questo fine. Parla delle bugie e dell’ipocrisia del Presidente
della Regione On.le Lombardo ritenendo che dovrebbe ricordarsi di quello che non ha voluto
fare per stabilizzare i lavoratori precari e delle dichiarazioni pubbliche fatte dallo stesso nel
corso degli anni.
Il Consigliere Mangano chiarisce che l’integrazione richiesta ha un contenuto prettamente
tecnico destinato alle istituzioni preposte alla soluzione del delicato problema e non alla
piazza, sovente strumentalizzata dai politicanti di turno.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 7 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
Il Consigliere Galipò riferisce che è inutile dire che sull’argomento, in linea generale, si trova
d’accordo e che è innegabile che questi lavoratori hanno un ruolo importante per il
funzionamento della macchina burocratica. Fa presente di avere attenzionato la problematica
dei lavoratori precari, poco tempo fa, attraverso un comunicato stampa. Evidenzia che, vista
l’importanza dell’argomento, avrebbe gradito più convergenza nell’istruzione della pratica
per addivenire ad un o.d.g. concordato con tutti i capi gruppo e fa notare la poca delicatezza
del Consigliere Mangano nel presentare solo oggi in Consiglio un ordine del giorno così
argomentato. Propone il rinvio affinchè possa avere la possibilità di integrarlo. Auspica una
riorganizzazione dei servizi per far si che tutti i lavoratori precari esplichino l’attività
lavorativa con spirito di abnegazione in quanto ritiene che una parte di personale precario
non espleta come dovrebbe il proprio lavoro.
Il Consigliere Mangano interviene per stigmatizzare la gratuita affermazione del consigliere
Galipò, puntualizzando che lo stesso piuttosto che limitarsi alla diffusione di un comunicato
stampa, come dichiarato in apertura di seduta dal Presidente del C.C., avrebbe fatto meglio a
predisporre la proposta integrativa nelle forme previste dal regolamento consiliare e non
limitarsi ad una sterile polemica.
Il Consigliere Russo riferisce che la materia che si sta trattando è estremamente delicata
anche perché l’art.1 della nostra Costituzione parla del lavoro. Fa presente che, però, negli
ultimi decenni la classe politica si è inventata il precariato, gli ammortizzatori sociali e le
casse integrazioni per mortificare e avvilire il lavoratore. In questi anni è stata attuata una
logica perversa dove il lavoro anziché dare dignità al lavoratore la toglie. Riferisce che
questa vicenda è stata utilizzata dai politici che hanno utilizzato in termini di voti i precari.
Fa presente che dopo venti anni ancora si ritorna sull’argomento del precariato e si rischia di
fare strumentalità e demagogia con un ordine del giorno, perché ritiene che il Consiglio non
abbia la facoltà di impegnare chi l’obbligo lo dovrebbe sentire da sé. Non crede in questa
iniziativa perché non spetta al Consiglio Comunale legiferare ma compete agli organi di
Governo Regionale e Nazionale che, per obbligo morale, devono dare dignità e certezze a
questi lavoratori. Critica il ruolo dei Sindacati che hanno di fatto sostenuto questo precariato
per utilizzarlo a favore dei politici di riferimento. Conclude nell’invitare il Consiglio a non
presentare l’o.d.g. in quanto ritiene sia mera demagogia.
Il Consigliere Letizia ricorda che Tremonti ha affermato che non è disposto a fare
assistenzialismo e, quindi, la questione non è di facile soluzione. Riferisce che il problema è
capire come fare fronte alla spesa necessaria di circa 250 milioni di euro oltre quella
sostenuta dagli Enti utilizzatori. Evidenzia il poco peso delle norme quando non si ha la
copertura finanziaria. Afferma, comunque, che il C.C. un voto favorevole lo deve dare per
dire ai politici che il problema esiste e che devono dare risposte ai lavoratori.
Il Consigliere Mangano richiama l’attenzione del Consigliere Letizia sull’importanza delle
norme citate nella nota di integrazione alla proposta, indefettibili per giustificare il
reperimento delle necessarie risorse all’interno delle manovre finanziarie sia in ambito
regionale che nazionale . Auspica un ravvedimento del Consigliere Russo, stante
l’importanza dell’argomento in discussione, e pertanto invita lo stesso a votare
favorevolmente l’o.d.g. in esame, atteso che il Consiglio Comunale non ha il potere di
legiferare ma può soltanto limitarsi a sensibilizzare chi di dovere.
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Il Consigliere Sanfilippo riferisce di avere avuto l’impressione che le enunciazioni del
Consigliere Mangano siano sbilanciate verso le cooperative. Propone che l’argomento sia
trattato in altra seduta per poterlo approfondire.
Il Consigliere Mangano assicura che non è un discorso di appartenenza ma riguarda tutti i
lavoratori impegnati in A.S.U. o titolari di contratti quinquennali. Evidenzia che se così fosse
sarebbe riduttivo e mortificante per le intelligenze di questo Consiglio, sensibili alla
definitiva soluzione dell’ ”emergenza precariato”.
Il Presidente interviene per fare alcune precisazioni. Ricorda che durante la conferenza dei
capi gruppo si è parlato dell’o.d.g. proposto. Precisa che lo stesso si trovava nella carpetta da
ben nove giorni e che durante la conferenza è stato detto che era aperto ad ogni modifica.
Riferisce che l’o.d.g. serve come atto di sensibilizzazione e l’inserimento all’interno dello
stesso di elementi tecnici non potrà che sortire effetti positivi. Fa presente che a questo punto
la proposta potrà essere rinviata alla prossima seduta del Consiglio del 25.06.10 per essere
integrata con le valutazioni dei Consiglieri Sanfilippo e Galipò oppure l’o.d.g. potrà essere
integrato durante lo svolgimento di una conferenza dei capi gruppo, previa breve
sospensione dei lavori consiliari. Riferisce di avere portato l’argomento in Consiglio anche
perché stimolato dal comunicato stampa del Consigliere Galipò. Ribadisce che si tratta di un
ordine del giorno tipo da vestire in consiglio. Al Consigliere Letizia riferisce che l’aspetto
preoccupante non è quello finanziario perché si può attingere ai fondi del F.E.R.S.
Il Consigliere Galipò chiede venga messa ai voti la richiesta di rinvio al Consiglio del
25.06.10 per avere la possibilità di integrare l’o.d.g.
Il Consigliere Sanfilippo precisa che il suo gruppo non voterà l’o.d.g. così come formulato.
Fa presente che ha dato atto del lavoro meritorio del Consigliere Mangano ma ribadisce che
il suo gruppo vuole contribuire alla stesura dell’o.d.g.
Il Consigliere Mangano riferisce che l’o.d.g. necessita di una votazione condivisa da tutti e
pertanto se si vuole si può integrare.
Il Consigliere Russo chiede quale possa essere l’utilità di questo o.d.g. come di altri mille
o.d.g. di altri mille comuni.
Il Presidente riferisce che, se c’è la volontà di addivenire ad una unanime condivisione, il
punto potrebbe essere spostato alla fine degli argomenti da trattare e rinviato ad altra data per
essere integrato con altre valutazioni.
Il Consigliere Mangano propone una sospensione dei lavori di dieci minuti per integrare,
eventualmente, con i capi gruppo la proposta, in quanto riferisce che il Consiglio è stato
convocato per questa sera, in seduta straordinaria, per esaminare questo punto.
Il Presidente riferisce che sono state avanzate tre proposte:
1) rinvio del punto al 25.06.2010;
2)rinvio dell’argomento all’ultimo punto dell’o.d.g.;
3) sospensione dei lavori per lo svolgimento di una conferenza dei capi gruppo.
Vorrebbe capire qual è l’orientamento del Consiglio in modo da mettere ai voti la proposta
che potrebbe essere votata all’unanimità.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 9 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
Viene concordata la sospensione dei lavori per integrare l’o.d.g. in conferenza dei capi
gruppo.
Si dà atto che alle ore 21:30 i lavori vengono sospesi per lo svolgimento di una breve
conferenza dei capi gruppo.
Alle ore 21:50 riprendono i lavori alla presenza di n.16 Consiglieri. Risultano assenti i
seguenti Consiglieri: Russo, Merendino, Colombo, Milone.
Il Consigliere Sanfilippo riferisce che a seguito di un confronto sulla problematica i capi
gruppo hanno deciso di emendare i contenuti tecnici dell’integrazione proposta dal
Consigliere Mangano. Dà lettura del seguente emendamento, proposto dai capi gruppo
Sanfilippo, Fardella e Galipò, da inserire nell’integrazione proposta dal Consigliere Mangano
dopo le parole “come di seguito evidenziato”e prima delle parole “Uniformare tutti i
contratti dei soggetti …”: “Sensibilizzare le forze politiche presenti all’ARS ed al Parlamento Nazionale
affinchè possano, pur nell’attuale fase di congiuntura politico economica, armonizzare l’impianto normativo
esistente, anche attraverso la razionalizzazione delle spese in ambito regionale, per dare impulso alla
procedura di definitiva stabilizzazione di tutto il personale precario presente sia negli EE.LL. che negli Enti
Regionali.
Entra il Consigliere Colombo (p.17)
Il Presidente mette ai voti la proposta in esame così come emendata e concordata in sede di
conferenza dei capi gruppo.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Vista la superiore proposta n. 18 dell’8 06.2010;
Visto il superiore emendamento proposto dal Consigliere Mangano;
Visto il superiore emendamento dei capi gruppo Sanfilippo, Fardella e Galipò inserito
nell’integrazione proposta dal Consigliere Mangano;
Udito il dibattito in aula;
Con voti favorevoli n.17 su n.17 Consiglieri presenti, espressi mediante scrutinio palese per
alzata di mano,
D E L I B E R A
Approvare la proposta in esame con le seguenti integrazioni concordate in sede di
conferenza dei capi gruppo espletata durante i lavori d’aula del Consiglio Comunale:
IL CONSIGLIO COMUNALE
PREMESSO
Che il C.C. convocato in seduta straordinaria per giorno 15 giugno 2010 alle ore 19,00 dovrà
trattare tra l’altro la proposta di delibera n. 18 del 08/06/2010, avente ad oggetto: “istanza di
deroga ai parametri di spesa dettati in materia di personale, limitatamente ai costi sostenuti per
la stabilizzazione del personale precario in forza all’ente” (Allegato “A”);
Che la particolare congiuntura economico-finanziaria che sta attraversando l’Italia sull’onda
della crisi mondiale potrebbe determinare un nuovo esercito di disoccupati derivanti da enti
locali che da anni li annoverano tra le loro dipendenze, quali contrattisti a tempo determinato, e
che in assenza di una seria e lungimirante programmazione si potrebbe determinare la definitiva
espulsione dal mondo produttivo, degli stessi, in considerazione dell’età e del particolare status
socio-giuridico,
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 10 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
CONSIDERATO
Che la stabilizzazione occupazionale del personale ASU di cui alla L.R. 24/2000 e successive
modifiche ed integrazioni e dei contrattisti di cui alla L.R. 16/2006 e all’art. 25 della L.R.
21/2003, non si realizza con una generica deroga al “Patto di Stabilità”, ma con una coraggiosa
armonizzazione della normativa nazionale e regionale in materia, rispettosa delle previsioni della
manovra economica “Tremonti” che nelle prossime settimane sarà approvata dal Parlamento
Nazionale, al fine di:
· superare le incomprensibili differenziazioni salariali, a trentasei ore per i regionali, a
ventiquattro ore per quelli della L.R. 16/2006 e a diciotto ore per quelli dell’art. 25 della
L.R. 21/2003;
· rimuovere gli ingiustificati ostacoli al riconoscimento della professionalità, nonostante le
“variazioni delle ASU” siano autorizzate dalla CRI, ai sensi dell’art 5 del D.Lgs
81/2000, per le attività di cui all’art. 3 dello stesso decreto;
· istituzionalizzare i tavoli concertativi a livello locale, coinvolgendo le parti sociali e
territoriali e le rappresentanze legali e aziendali, al fine di agevolare la gestione delle
procedure di individuazione dei servizi ASU, le modalità di gestione degli stessi, le
misure di stabilizzazione dei lavoratori ASU e i criteri di selezione, così come previsto
dalla C.A. n. 4/2000 pubblicata sulla GURS n. 58 del 16/12/2000 e dalla C.A. 21/2002
pubblicata sulla GURS n. 48 del 18/10/2002;
nonché riattivando immediatamente le procedure previste dalla C.A 89/2008 “Programma
Regionale di Stabilizzazione”, che si sono bloccate alla prima fase e segnatamente al
monitoraggio del personale ASU e agli inutili colloqui di orientamento, che attraverso gli
operatori degli Sportelli Multifunzionali avrebbero dovuto individuare l’eventuale fabbisogno
formativo dei precari interpellati, per una più qualificata partecipazione alle ASU nelle more di
una futura e gratificante stabilizzazione occupazionale, rispettosa delle effettive esigenze
dell’ente pubblico utilizzatore del personale de qua;
Che gli enti locali, nel corso degli anni a seguito di una miope e strumentale interpretazione, da
parte degli enti competenti, della normativa che disciplina le procedure di “mobilità” e/o di
“variazione attività” di cui agli artt. 1 e 5 del D.Lgs 81/2000 e alla C.A 12/2000, di
“trasferimento” di cui all’art. 74, o di “ricerca nuovo ente” di cui all’art. 75, della L.R. 17/2004 e
alla C.A. 52/2005, sono stati trasformati da qualificati “Soggetti Pubblici” promotori
dell’occupazione e della formazione professionale, per l’implementazione dei servizi di
competenza istituzionale, previa programmazione di stage e/o tirocini formativi, di cui alla C.A.
255/97 e alla C.A. 21/2002, al fine di far acquisire quelle appetibili professionalità per una
gratificante utilizzazione, in “Aree di Parcheggio” per percettori di “Sussidio di
Disoccupazione”, senza alcuna prospettiva occupazionale o peggio in “Sale d’Attesa” per
raccomandati alla ricerca del “Posto Fisso” nella Pubblica Amministrazione, indipendentemente
dalle professionalità possedute, delle capacità finanziarie degli enti utilizzatori per la
stabilizzazione dei “destinatari del regime transitorio” e/o delle effettive esigenze degli enti
utilizzatori, in violazione dei più elementari criteri di efficacia, efficienza ed economicità, che
dovrebbero caratterizzare l’attività delle Pubbliche Amministrazioni;
.
RILEVATO
Che la normativa nazionale e regionale in materia di LSU, per la promozione dell’occupazione,
non individuava solo ed esclusivamente gli enti locali, quali soggetti legittimati alla utilizzazione
di personale ASU, finalizzata alla conseguente contrattualizzazione presso gli stessi, ma una
pluralità di soggetti pubblici e privati, numerose misure di contrattualizzazione e altrettante
forme societarie, per la stabilizzazione occupazionale, prestando particolare attenzione, anche,
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 11 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
alla promozione dell’autoimpiego, alla creazione di imprese composte prevalentemente da
precari e/o società miste per la gestione di servizi di competenza istituzionale, non
precedentemente appaltati o affidati, con l’obiettivo di migliorare la qualità degli stessi con la
stabilizzazione del personale precedentemente impegnato nelle ASU, valorizzando le
professionalità possedute e/o acquisite durante il periodo formativo, retribuito attraverso il
“Sussidio di Disoccupazione”, di cui alla L.R. 24/2000;
Che la Beni Culturali Spa, la Biosphera Spa, la Multiservizi Spa, tutte a capitale pubblico
regionale, create originariamente per la ricollocazione lavorativa dei cassintegrati, dei soggetti in
mobilità e successivamente, ai sensi della L.R. 2/2001, rifinanziate anche per la “Stabilizzazione
dei Precari - Destinatari del Regime Transitorio” previo tirocinio formativo, di cui all’art. 7
comma 12 del D.Lgs. 81/2000, elevato a 24 mesi dalla L.R. 9/2002 e dalla C.A. 21/2002, ad
integrazione del sussidio, spesso eludono le sopraevidenziate finalità statutarie, facendo ricorso
alle “Agenzie di Somministrazione” per il reclutamento di personale dipendente a tempo
determinato, o peggio selezionando il personale precario, in violazione delle procedure di
trasparenza amministrativa, pubblicizzando i “Bandi” e/o gli “Avvisi” esclusivamente sul
proprio portale istituzionale;
Che si riscontra obiettiva difficoltà nel reperire l’elenco ufficiale “completo” e “aggiornato”
degli enti pubblici o pubblico-economici legittimati, ai sensi del D.Lgs. 81/2000 e della L.R.
24/2000, alla utilizzazione di personale ASU e alla stabilizzazione degli stessi;
Che in provincia di Messina a differenza delle altre realtà siciliane, tranne rare eccezioni, il
personale ASU è stato, su suggerimento di miopi ed incoscienti, amministratori, sindacalisti,
funzionari dei C.I. e UPLMO, “intruppato” presso gli enti locali, nonostante la presenza dei
precari storici, ex articolo 23, già contrattualizzati a tempo determinato a 18 o a 24 ore e
legittimamente alla ricerca di una stabilizzazione a tempo pieno e indeterminato, come i più
fortunati colleghi regionali, nonché le note difficoltà finanziarie e di disponibilità di posti in
pianta organica per il perseguimento delle stabilizzazioni de quibus;
Che sarebbe stato opportuno, invece, sollecitare le mobilità, di cui agli artt. 1 e 5 del D.Lgs.
81/2000 e C.A. 12/2000, verso quelle pubbliche amministrazioni che nelle altre 8 Province
siciliane con maggiore lungimiranza, hanno utilizzato il personale ASU direttamente o mediante
la costituzione di consorzi o società miste, finanziate ai sensi della C.A. 24/2002 e della C.A.
41/2004, tenendo altresì conto delle professionalità richieste per l’implementazione dei servizi
istituzionali, e che a solo titolo esemplificativo e non esaustivo si riportano di seguito:
Multiservizi comunali o provinciali per la cura e manutenzione del verde pubblico e delle
strade urbane e interurbane;
Consorzi e/o società miste, promosse dalle Università degli Studi per lo svolgimento di
servizi istituzionali o per l’implementazione degli stessi;
Camere di commercio, ASI, IACP, ERSU, Aziende Ospedaliere, ex ASL oggi ASP,
Parchi regionali, Consorzi di incremento Ittico ecc…
Tutto ciò, premesso, considerato e rilevato
P R O P O N E
di integrare la superiore proposta di deliberazione n. 18 del 08/06/2010 con la presente e
conseguentemente di impegnare e dare mandato al Sindaco, per far valere presso la Presidenza
del Consiglio dei Ministri, la Presidenza della Regione Siciliana e Sua Ecc.za il Prefetto
dell’U.T.G., competente per territorio, le rivendicazioni fatte dai lavoratori interessati per una
occupazione stabile e a tutela delle professionalità e competenza maturate presso questo ente in
venti anni di servizio, prestato con impegno e profitto, nonché per sollecitare, presso gli enti
competenti, le opportune procedure per l’aggiornamento della normativa ASU, come di seguito
evidenziato:
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 12 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
- Sensibilizzare le forze politiche presenti all’ARS ed al Parlamento Nazionale affinchè
possano, pur nell’attuale fase di congiuntura politico economica, armonizzare l’impianto
normativo esistente, anche attraverso la razionalizzazione delle spese in ambito regionale, per
dare impulso alla procedura di definitiva stabilizzazione di tutto il personale precario
presente sia negli EE.LL. che negli Enti Regionali;
- Uniformare tutti i contratti dei soggetti utilizzati negli enti locali, meglio noti ex articolo 23
– L.R. 85/95, nei termini e nei modi previsti per i colleghi regionali - a tempo indeterminato
e a 36 ore, secondo obiettivi criteri di gradualità, tenendo conto dell’anzianità di servizio e
delle effettive disponibilità finanziarie degli enti utilizzatori;
- Riservare, il 50% dei posti , nei corsi di formazione professionale, al personale ASU e ai
contrattisti di cui alla L.R. 24/2000 e successive modifiche e integrazioni, sia per fare
acquisire agli stessi quelle indispensabili professionalità per l’implementazione dei servizi
istituzionali, promossi dagli enti utilizzatori, che per garantire ai partecipanti una
“integrazione del reddito”. Tali procedure aiuterebbero altresì gli enti di formazione,
accreditati e finanziati, a perseguire le finalità istituzionali di promozione della occupazione;
- Attivare con urgenza i controlli sostitutivi, di cui all’art. 5 comma 2 della L.R. 24/2000 e
successive modifiche ed integrazioni, dell’Assessorato Regionale della Famiglia, delle
Politiche Sociali e del Lavoro e dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali e della
Funzione Pubblica, al fine di verificare le effettive capacità di stabilizzazione, degli enti
locali, con contratti a tempo indeterminato, per la conseguente redazione di un articolato e
realistico programma di fuoriuscita. Ciò rappresenta una condizione indispensabile per poter
avviare, prima il censimento delle ulteriori Pubbliche Amministrazioni legittimate alla
utilizzazione dei sopramenzionati soggetti e poi le procedure di rito per una futura, graduale e
gratificante stabilizzazione occupazionale, del personale ASU o dei contrattisti quinquennali,
alla ricerca di una contrattualizzazione a tempo indeterminato, previa verifica delle effettive
capacità finanziarie degli enti utilizzatori.
- Riavviare le procedure previste dalla L.R. 16/2006 e dalla C.A. 89/2008, meglio note come
“Programma Regionale di Stabilizzazione”, che si sono bloccate alla prima fase delle quattro
previste, in quanto rappresentano un valido strumento per il perseguimento dei
sopramenzionati obiettivi .
- Obbligare tutti gli enti pubblici, legittimati alla utilizzazione di personale ASU, di cui al
D.Lgs. 81/2000 e alla L.R. 24/2000, e tenuti all’ adozione del “ Programma di Fuoriuscita “,
di cui alla C.A. 4/2000 a:
1)Rielaborare, entro il 30 settembre di ogni anno, il “Programma di Fuoriuscita” per lo
svuotamento del Bacino Regionale dei Lavoratori “destinatari del regime transitorio”,
impegnati nelle ASU, evidenziando le cause che hanno impedito il rispetto delle previsioni
contrattuali, i nuovi servizi e le modalità di gestione degli stessi, finalizzati alle
stabilizzazioni, e le risorse provenienti da fondi strutturali europei e/o da programmazione
negoziata, così come previsto dall’art. 3 comma 2 del D.Lgs 81/2000, che sono state
programmate per il perseguimento di tali obiettivi;
2) integrare lo stesso con il “Piano Triennale per le Assunzioni” e con il “Programma
Biennale per la Formazione e la Riqualificazione Professionale” entrambi sottoscritti dal
rappresentante legale , evidenziando, i posti disponibili in pianta organica con le relative
qualifiche, le professionalità necessarie e quelle riservate per la stabilizzazione del personale
ASU, di cui alla L.R. 24/2000 e successive modifiche ed integrazioni, da selezionare nel
rispetto dei criteri di cui alla C.A. 39/2004, che al punto 1.4 recita testualmente: “… si
rammenta che i predetti criteri selettivi sono i seguenti:
g) soggetti che abbiano rassegnato la disponibilità alla stipula dei contratti in parola;
h) soggetti utilizzati in attività socialmente utili presso lo stesso ente al momento
della selezione;
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 13 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
i) soggetti in possesso della professionalità richiesta per il contratto da stipulare;
j) soggetti utilizzati in attività socialmente utili in mansioni uguali, analoghe o
connesse a quelle richieste;
k) maggiore età;
l) carico familiare.
3) aggiornare periodicamente il programma de quo con il “consuntivo annuale”, tenendo conto
del personale ASU destinatario delle procedure di “mobilità”, di cui agli artt. 1 e 5 del D.Lgs
81/2000 o di “trasferimento”, di cui all’art. 74 della L.R. 17/2004, delle misure di stabilizzazione
prescelte, ai sensi della C.A. 4/2000, della C.A. 39/2004 e della C.A. 89/2008, nonché delle
risorse finanziarie, extra bilancio comunale, programmate e/o impegnate per soddisfare il
fabbisogno formativo dei soggetti utilizzati in ASU o contrattualizzati”.
DELIBERA DI CONSIGLIO n. 15 del 15-06-2010 - pag. 14 - COMUNE DI CAPO D'ORLANDO
Il presente verbale, dopo la lettura, si sottoscrive per conferma.
IL PRESIDENTE
f.to INGRILLI' FRANCESCO
IL CONSIGLIERE ANZIANO IL SEGRETARIO GENERALE
f.to SANFILIPPO S. GAETANO f.to DOTT. GIOVANNI MATASSO
_____________________________________________________________________________
CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE
Il sottoscritto Segretario Generale certifica, su conforme attestazione del Messo comunale, che la
presente deliberazione è stata pubblicata all’Albo Pretorio, per 15 giorni consecutivi dal 30-06-
2010 al 15-07-2010 col N............... del Registro Pubblicazioni a norma dell’art. 11 della L.R. n.
44 del 3/12/1991 e che contro la stessa non sono stati presentati reclami.
In fede
Dalla Residenza Municipale, lì 16-07-2010
IL MESSO COMUNALE IL SEGRETARIO GENERALE
f.to f.to DOTT. GIOVANNI MATASSO
_____________________________________________________________________________
Il sottoscritto Segretario Generale attesta che la presente deliberazione è divenuta esecutiva il
- [ ] decorsi 10 giorni dalla data di inizio della pubblicazione, ai sensi di quanto disposto dall’art.
12 della L.R. 03/12/1991 N. 44, giusta Circolare dell’Assessorato degli Enti Locali del 24 marzo
2003, pubblicata sulla G.U.R.S. n. 15 parte I del 04/04/2003;
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to DOTT. GIOVANNI MATASSO
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