01/07/2013
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Ex pip, raggiunto l’accordo. Lavoratori verso il rientro negli enti
Prima una fase di transizione utilizzando l’indennità di disoccupazione Aspi più l’integrazione regionale attraverso una convenzione tra il ministero del Lavoro, l’Inps e la Regione in via di definizione nei prossimi giorni, finalizzata al reinserimento dei lavoratori negli enti che ne hanno fatto richiesta. Nel contempo, la Regione, sempre attraverso una convenzione con l’Inps, si sta attivando per il prosieguo temporale del personale utilizzando 20 milioni di euro di fondi Pac. In ultimo, governo e sindacati attiveranno un tavolo concertativo per modificare l’art.43 della Finanziaria 2013 nonché un percorso per il futuro inserimento dei lavoratori.
Sono questi i passi definiti durante l’incontro alla presidenza della Regione tra l’assessore regionale al Lavoro Ester Bonafede e le organizzazioni sindacali alla presenza dei dirigenti generali dei dipartimenti Famiglia e Lavoro e dei rappresentanti degli ex lavoratori, per discutere la vertenza ex pip del progetto Emergenza Palermo.
“I lavoratori stanno ricevendo il pagamento dell’Aspi progressivamente alla presentazione della domanda, nonché il trattamento di fine rapporto – ha comunicato in una nota il governatore Crocetta -. Rispetto all’Aspi, si sta stilando una convenzione con l’Inps, che dovrebbe essere alla firma entro un paio di settimane, che prevede l’integrazione al trattamento Aspi per i lavoratori e grazie alla quale gli stessi percepiranno uno stipendio di 833 euro, così come la Regione aveva già garantito”.
“L’incontro ha sortito gli effetti desiderati – ha commentato il segretario generale Fisascat Cisl Sicilia Mimma Calabrò –. Abbiamo, inoltre, appreso con grande soddisfazione che la Prefettura di Palermo, la Questura e il Tribunale del Lavoro hanno richiesto che venisse aumentato il numero dei lavoratori del bacino precedentemente assegnatogli a prova del fatto che “Piano per l’occupabilità dei soggetti svantaggiati dell’area metropolitana della città di Palermo” ha realmente riscattato socialmente le migliaia di persone inserite nel bacino. Tanto è stato fatto ma tanto ancora c’è sicuramente da fare e per questo si è convenuto sulla necessità di attivare un tavolo concertativo tra governo e sindacati per modificare l’art. 43 della Finanziaria 2013. La Fisascat con la propria Rsa vigilerà e attenzionerà tutti i passi successivi per raggiungere l’obiettivo di garantire dignità e stabilità lavorativa alle oltre 3000 persone coinvolte e alle loro famiglie”.
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